Campionato 2014-2015 l’Atalanta si salva arrivando 17ma con 37 punti, tre in più del Cagliari dopo essere stata per tutto il campionato nei bassifondi della classifica.
A gennaio, per aiutarci nella salvezza, Sartori pesca dal Genoa Mauricio Pinilla che con i suoi goal, spesso spettacolari ed in rovesciata, ci fa raggiungere l’agognata meta.
Edy Reja prende il posto di Colantuono dopo 4 sconfitte consecutive che ci portano a solo +2 punti sulla zona salvezza. Sotto la guida dell’esperto tecnico l’obbiettivo viene raggiunto in anticipo di 3 giornate ed alla 36ma ospitiamo il Genoa di Giampiero Gasperini in lotta per l’Europa (a fine campionato sarà 6° lasciando però il posto nelle coppe alla Samp arrivata alle sue spalle per questioni di mancanza di licenza UEFA).
Come spesso capita nelle partite di fine campionato, quando la differenza la fanno gli obbiettivi da raggiungere, il Genoa ci surclassa vincendo 4-1 al Bortolotti (ndr non è un refuso per me lo stadio non si chiamerà mai atleti azzurri d’Italia).
Ho un ricordo nitido di quella partita, pur abitando a 100 km da Bergamo approfittai della bella giornata e della possibilità di prendere i biglietti all’ultimo, per venire a vederla insieme ad amici. I rossoblù che ci dominano e continuano ad attaccare pur in vantaggio abbondantemente, senza chiudersi. L’esatto contrario delle grandi che appena sono in vantaggio speculano sul risultato smettendo quasi di giocare. Mi ricordo un Bertolacci in versione super (l’anno successivo andrà al Milan) e mi ricordo che mi dissi “come vorrei vedere la mia Atalanta con questa mentalità”.
Ecco, a me piace pensare che tutto cominciò da quella domenica. Antonio Percassi per me si innamorò della mentalità di quel Genoa instillata dal suo tecnico e, secondo i giornali dell’epoca, ci fu anche qualche contratto per portarlo a Bergamo ma Preziosi non lo mollò e sulla panchina nerazzurra l’anno successivo fu confermato Edy Reja. Gasperini, sempre nei pensieri di Antonio Percassi, su ingaggiato la stagione successiva per una serie di congiunzioni astrali. Maran che non viene liberato dal Chievo e Percassi che si fionda sull’agognato tecnico di Grugliasco appena saputo che è in rotta con Preziosi.
Tutto cominciò da qui, a me piace pensarla così.
By brignuca
concordo in toto
Io vado un pò contro corrente, preferisco pensare che tutto ebbe inizio il giorno della retrocessione con il Delio, vedere una tifoseria unita nella”disgrazia” fu fondamentale, diede la chiara immagine di un ambiente dove si poteva lavorare bene anche nei momenti difficili, una rarità nel mondo del calcio…….
Bignuca, finita quella partita ho avuto i tuoi stessi pensieri; grazie a Dio i miei sogni si dono avverati tutti.
Penso che quella partita se la ricordi bene anche Cherubin
Tutto assolutamente giusto Brugnuca.
tutto giusto e corretto . E , aggiungo che fu proprio Preziosi in rotta col GASP che in un incontro a cena con Percassi, caldeggiò la possibilità che il presidenTONE potesse ingaggiarlo come allenatore anche perchè così si liberava del problema di doverlo stipendiare da esonerato. E l’ultima gara del campionato di serie A della gestione Reja, venne disputata a Genova contro il Genoa con nostra vittoria ( 1-2 se non rammento male ) e combaciò con il saluto d’addio del GASP al Grifone.
Come a volte succede, da un male puo’ nascere un bene.
Quella sconfitta 1-4 contro il Genoa, a Bergamo (verso la fine del campionato) ebbe un effetto cosi’ forte (per il gioco espresso dalla squadra di Gasperini) che il Presidente Percasso comincio’ a pensare seriamente di portare Gasperini a Bergamo (nonostante l’opposizione di alcuni).
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Giusto !
Anche io mi ricordo benissimo di quella gara in cui un Genoa giocando un calcio per noi esagerato ci dominò in tutto e per tutto!
Fra me e me dissi: Ammazza che lezione di calcio!
Grande Gasp 👏
il buio rejano…mamma mia che ricordi
Io non sarei così cattivo con Reja, in realtà fu lui che ci traghettò all’era Gasperini con discreti risultati. Ricordo anche un’intervista in cui disse di non capire perché l’Atalanta si tirasse sempre indietro una volta raggiunta la salvezza, facendo capire indirettamente che in quell’epoca forse era la società a tirare il freno in certi momenti. Forse, per vari motivi, non eravamo ancora pronti al salto di qualità.
nessuna cattiveria, è solo etimologia per il record assoluto di 14 partite consecutive senza vittoria.
e comunque quell’anno li ci saremmo salvati anche senza esonero del leggendario stefanuccio da anzio…
a lè cambiat negót col reja
Beh allora con il Cola cos’era?
Per me, invece, come già ampiamente ricordato in diversi articoli, tutto effettivamente iniziò dalla partita di Napoli. Non tanto (o non solo) perchè l’Atalanta venne schierata con giovani e vinse ma perchè è nell’ora della crisi che bisogna avere la forza di credere nelle scelte fatte. Percassi gli diede fiducia… il rischio e la solitudine dell’imprenditore…
beh quella è un’altra storia, la conferma nonostante l’inizio non brillante, io parlo della scelta di portarlo a Bergamo
E pensare che se fosse invece venuto Maran…avremmo sicuramente vinto la Champions! 🙂
Io però mi ricordo che percassi si innamorò di maran….e prese gasperini solo dopo il suo rifiuto di venire a Bg….Sliding doors
fu l’anno dopo come ho scritto. Percassi sondò Preziosi (con cui c’erano buoni rapporti) l’anno prima
È esatto. Fu così come raccontato.
Resta?