21/02/2025 | 12.44
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Un interessante excursus tra le tre seconde squadre esistenti

Analizziamo un progetto che, da alcuni anni, vede coinvolti bergamaschi, rossoneri e bianconeri e che presto, probabilmente già dalla prossima stagione, vedrà l’ingresso anche dell’Inter. Alla base della costruzione delle squadre cosiddette “B” vi sono tre visioni completamente differenti tra loro, con scopi molto diversi, ne consegue che la struttura delle formazioni e quindi la loro evoluzione differisca molto, non sono tra loro stesse, ma anche con tutti gli avversari della Serie C

Quello dell’Atalanta U-23, possiamo definirlo come un progetto autentico perché impostato come un vero e proprio percorso intermedio verso la prima squadra, cercando di facilitare ancor più un inserimento tra i professionisti, cosa che prima arrivava direttamente dalla primavera. L’Under-23 della Dea è stata costruita proprio come una vera squadra, unendo i tanti giocatori di talento sparsi in giro per l’Italia e creando quindi una rosa forte e di livello per la categoria. All’interno della stessa, il club ha inserito alcuni profili giovani che possono andare in prima squadra e l’esempio perfetto e recente è quello di Marco Palestra. Si possono considerare altri esempi come quello di Giuseppe Di Serio ora allo Spezia che punta alla promozione in Serie A oppure Vanja Vlahovic, il talento che lo scorso anno in 13 presenze ha segnato 5 goal, mentre quest’anno, a metà stagione, in 21 partite, ne ha fatti già 16. Crescere in un contesto di livello per diventare un calciatore vero e andare su con i grandi, con Gasperini.

Il progetto rossonero è davvero interessante, perché il risultato non è il punto focale del Milan Futuro, il proposito reale è quello di arrivare quanto prima ad ottenere calciatori pronti per la prima squadra. I rossoneri, che dopo Roma e Inter, sono tra le squadre che producono più calciatori professionisti, hanno voluto creare un qualcosa di molto ambizioso, una rosa giovanissima, quasi una primavera, che gioca in Serie C. Lo scopo ultimo, come detto, è quello di velocizzare la crescita e l’adattamento dei ragazzi ad un calcio di un certo livello, così da averli pronti, al più presto. La dimostrazione della teoria su descritta è la gestione di talenti quali Francesco Camarda, Mattia Liberali e Davide Bartesaghi che nei primi mesi della stagione hanno fatto la spola con la prima squadra. Il primo mercato estivo, nella giovane storia del Milan Futuro, ha portato giocatori con esperienza in Serie C, ma comunque molto promettenti come il difensore centrale 2003 Gabriele Minotti. Il progetto ha sicuramente anche risvolti rischiosi e la realtà e la classifica deficitaria, hanno mostrato che il divario con il calcio professionistico è forse troppo ampio ed a gennaio è stato necessario intervenire sul mercato, puntando su esperienza e fisicità per rinforzare i vari ambiti della rosa. Il progetto è giovane e sicuramente migliorabile e, trovando il giusto equilibrio, può regalare al Milan calciatori pronti per la prima squadra già in tenera età, come sta accadendo con il 2005 Alex Jimenez.

La Juventus Next Gen potrebbe essere definita una locomotiva che traina un treno porta valori! Un laboratorio dove creare valore da monetizzare e reinvestire. Basti pensare che mai come quest’anno la Next Gen è stata così importante, dato che gran parte del mercato dell’estate scorsa è stato finanziato dalla vendita di calciatori cresciuti nella seconda squadra bianconera. Quindi, senza dubbio creare talenti da portare anche in prima squadra, come gli esempi di Kenan Yıldız e Nicolò Savona ora stabilmente protagonisti in Serie A, ma soprattutto per creare valore! La Juventus Next Gen ha portato infatti nelle casse della società torinese la bellezza di oltre 100 milioni per le cessioni di calciatori quali Matias Soulé alla Roma per 26 mln più 4 di bonus; Nicolò Fagioli alla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto per 20 mln; Samuel Iling-Junior all’Aston Villa per 14 mln; Dean Huijsen al Bournemouth per 15 mln e altri ancora.

passionedelcalcio.it

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By staff
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