Ultimi commenti

beernez3
17 Agosto 2025 | 15.00

Ma davvero nessuno si chiede come mai non ci sia traccia di un vero lavoro di scouting nei mercati dove il talento sboccia e i prezzi restano ancora accessibili? Brasile, Argentina, Olanda, Belgio, Portogallo, Francia, l’Est Europa… sono da anni fucine inesauribili di calciatori pronti a esplodere. Lì si costruiscono le squadre del futuro, lì si trovano i campioni di domani, ma noi sembriamo ignorare quelle rotte come se fossero terre lontane e sconosciute.


E allora sorge spontanea la domanda: il nostro direttore sportivo, Tony D’Amico, che viene profumatamente pagato, cosa fa? Davvero il suo lavoro si riduce ad arrivare agli ultimi giorni di mercato a bussare alle solite porte, chiedendo di Zalewski o Gosens? Per carità, ottimi giocatori, ma non è questa la programmazione che fa crescere un club. Non è questa la visione che distingue un progetto illuminato da uno che arranca.


Basta guardarsi intorno: l’Inter in Argentina ha pescato Lautaro Martínez, il Bologna ha portato a casa due gioielli come Benja Domínguez e Castro, il Genoa due anni fa ha trovato Retegui, e in Brasile Sabatini scoprì Ederson, portandolo poi alla Salernitana. Questo è scouting, questa è la vera locomotiva del calcio. Chi ha il coraggio di guardare lontano costruisce futuro, chi resta fermo sull’usato sicuro rischia invece di invecchiare con lui.


Le grandi di Premier League intanto continuano a investire in Sud America, Olanda, Belgio… lì vanno a caccia dei loro Muniz, come quello del Fulham che oggi guarda caso è pure obiettivo della nostra Dea. E noi? Noi a Zingonia sembriamo aver dimenticato cosa significhi davvero “fare scouting”. Ci affidiamo al mercato dell’ultima ora, quando le scelte sono dettate più dall’urgenza che dalla visione. Ed è questo, forse, il vero peccato: vedere la società che aveva fatto della lungimiranza la sua bandiera, rinunciare al coraggio di guardare oltre.

AfricaUnited1907
17 Agosto 2025 | 13.52
Pasodoble
17 Agosto 2025 | 15.03
beernez3
17 Agosto 2025 | 15.00

Ma davvero nessuno si chiede come mai non ci sia traccia di un vero lavoro di scouting nei mercati dove il talento sboccia e i prezzi restano ancora accessibili? Brasile, Argentina, Olanda, Belgio, Portogallo, Francia, l’Est Europa… sono da anni fucine inesauribili di calciatori pronti a esplodere. Lì si costruiscono le squadre del futuro, lì si trovano i campioni di domani, ma noi sembriamo ignorare quelle rotte come se fossero terre lontane e sconosciute.


E allora sorge spontanea la domanda: il nostro direttore sportivo, Tony D’Amico, che viene profumatamente pagato, cosa fa? Davvero il suo lavoro si riduce ad arrivare agli ultimi giorni di mercato a bussare alle solite porte, chiedendo di Zalewski o Gosens? Per carità, ottimi giocatori, ma non è questa la programmazione che fa crescere un club. Non è questa la visione che distingue un progetto illuminato da uno che arranca.


Basta guardarsi intorno: l’Inter in Argentina ha pescato Lautaro Martínez, il Bologna ha portato a casa due gioielli come Benja Domínguez e Castro, il Genoa due anni fa ha trovato Retegui, e in Brasile Sabatini scoprì Ederson, portandolo poi alla Salernitana. Questo è scouting, questa è la vera locomotiva del calcio. Chi ha il coraggio di guardare lontano costruisce futuro, chi resta fermo sull’usato sicuro rischia invece di invecchiare con lui.


Le grandi di Premier League intanto continuano a investire in Sud America, Olanda, Belgio… lì vanno a caccia dei loro Muniz, come quello del Fulham che oggi guarda caso è pure obiettivo della nostra Dea. E noi? Noi a Zingonia sembriamo aver dimenticato cosa significhi davvero “fare scouting”. Ci affidiamo al mercato dell’ultima ora, quando le scelte sono dettate più dall’urgenza che dalla visione. Ed è questo, forse, il vero peccato: vedere la società che aveva fatto della lungimiranza la sua bandiera, rinunciare al coraggio di guardare oltre.

Alpeggio
17 Agosto 2025 | 14.43
Delpraz68
17 Agosto 2025 | 14.56
Ramsay
17 Agosto 2025 | 14.05
Pasodoble
17 Agosto 2025 | 13.48
AfricaUnited1907
17 Agosto 2025 | 13.52
druido
17 Agosto 2025 | 13.47
AfricaUnited1907
17 Agosto 2025 | 13.49
magallanes1
17 Agosto 2025 | 13.49
Pasodoble
17 Agosto 2025 | 13.48
MiticoCorbani
17 Agosto 2025 | 13.42
kiko07
17 Agosto 2025 | 13.42
farabundo
17 Agosto 2025 | 12.09
Magnocavallo vive a Lovere
17 Agosto 2025 | 13.03
Oiggaiv
17 Agosto 2025 | 12.11
Stetrescur
17 Agosto 2025 | 12.10
marcobuda
17 Agosto 2025 | 12.46
Oetzi Moro
17 Agosto 2025 | 12.40

probabilmente la dirigenza ha i suoi motivi, o strategie e protocolli rigidi da seguire per mantenere la sostenibilitá - ed il mercato sembra sempre complicato e sembra si aspetti sempre la mossa di una pedina per scatenare poi l´effetto domino. Io dal di fuori e da dentro la mia ignoranza in materia, vedo poco coraggio e scelte solo dettate dalla ragione economica e dalla paura di sbagliare (salvo poi andare a cercare il low cost e puntare sul recupero di ginocchia e caviglie e FLESSORI da miracolare - mi sembra manchi quella sana e geniale pazzia che contraddistingue il modus operandi del Gasp (sto solo parlando di filosofia, nessun paragone o critica a Ivan, non ćentra nulla qui il discorso tecnico tattico) - non vedo mai una briciola di rischio, una briciola di pazzia, insomma, sempre un braccino corto e prudente, una certa paura di fare quel mezzo centimetro piú lungo della gamba, non dico un salto mortale con doppio carpato....mi sembra sempre di vedere la tavola di mezzogiorno sempre cola solita polenta e osei e ú cales de ros in del calés, che non sia peró di bottiglia buona, a meno che l´abbia trovata in superofferta, per caso, al supermercato. Il Gasp ci ha dimostrato che a essere coraggiosi e rischiando, si possono si prendere delle imbarcate di quando in quando ma alla lunga il coraggio (e la consapevolezza dei propri mezzi) alla lunga ripaga moltiplicando l´investito - viceversa, penso se la preoccupazione e il calcolo esasperato al centesimo detti la stategia di mercato, beh, allora anche i risultati non possono che essere che il frutto di quello che metti nel tuo investimento....se non succede nulla ci aspetta, a meno che anche Ivan sappia fare i miracoli e sia un pazzo scatenato e impavido come il suo predecessore (basterebbe nche qualcosa di meno) , un campionato di risparmio e calcoli. Tocca a voi fare i bravi e tenerci vicini, per tenerci vicini basta poco: una partita alla volta, senza calcoli, senza paura, senza skefe, con i mezzi e la consapevolezza di poter affrontare chiunque, divertendoci e facendo divertire. Il resto viene da se.

patatinaliscia
17 Agosto 2025 | 12.15
SudatoDinverno
17 Agosto 2025 | 12.05