Ultimi commenti

Magnocavallo vive a Lovere
01 Luglio 2020 | 09.24
Mammaultra
01 Luglio 2020 | 07.59
moreto
01 Luglio 2020 | 08.35
farabundo
01 Luglio 2020 | 08.12
moreto
01 Luglio 2020 | 08.35
assocuori
01 Luglio 2020 | 07.54
ragnorosso
01 Luglio 2020 | 07.09
ReMo
01 Luglio 2020 | 01.10
Il maggiore o il minor livello di soddisfazione, si allinea al grado di maturata militanza nella nostra tifoseria. Per conto mio, i tanti decenni alle spalle, durante i quali si perseguiva esclusivamente il traguardo soffertissimo della salvezza, centrare l'obiettivo è stato il massimo della gioia, naturalmente alternato da varie delusioni, collimanti con dolorose retrocessioni.Questo per quanto concerne il passato remoto, non disgiunto da trascorsi storici abbastanza recenti. Certamente, ora, i tempi sono radicalmente cambiati. Vivere l'epoca aurea ha scombussolato i vecchi riferimenti, sostituendoli con il più sontuoso passaggio alla Champions, preceduto, in ordine di tempo, dall'altra, pur lievemente meno eccelsa competizione europea. Se l'appetito vien mangiando, pur auspicando che la mensa continui ad essere imbandita, il buon senso vuole che non si disperda completamente la sinderesi, anche nel caso che le cose, ora in allineamento perfetto per la CL, dovessero volgere verso la partecipazione alla categoria europea minore. Resterebbe, in effetti un gran peccato e le recriminazioni, si sprecherebbero, ma non potrebbe essere considerato un drammatico evento, soprattutto per chi, di negatività e delusioni sportive, si è fatto larga esperienza. Se l'auspicio continuerà a volgere verso l'alto, vediamo di non dimenticare i periodi passati, soprattutto per le minute soddisfazioni che ci stanno passo, passo accompagnando ancora al limite del sogno. Ormai raggiunto e reale: comunque vada.
Clod1907
01 Luglio 2020 | 01.03
Ora siamo in UCL Il traguardo è alla nostra portata. Guardare questa classifica è gratificante in ogni caso. L'incognita per tutti è l'imprevedibilita' Intrinseca del residuo scorcio di campionato. Questa sera ho visto una iuve tonica e lucida. Una settimana fa pareva asfittica. Dybala, Ronaldo, cuadrado, ma anche Rabiot, De Ligth, Bonucci e comprgnia bella tutti tonici. E dalla panchina Douglas Costa, Higuain pure. Anche la dea ha un'ottima panchina, ma domenica la squadra pareva un po' imballata. Confido nella capacità del Gasp nel trovare soluzioni con gli uomini fidati. Dopo tre partite non percepisco segnali in suo convincimento al ricorso di un turn over che allarghi la rosa dei titolari a Tameze, Sutalo, Cziborra. La sensazione è che voglia mettere al sicuro al piu presto la prossima partecipazione alla UCL utilizzando i 16 titolari di movimento soliti gestendoli gara dopo gara senza pensare a turnazioni La forma psicofisica dei giocatori è un:incognita: Muriel con la Lazio sembrava cotto, Domenica invece brillante. Pasalic ottimo con Sassuolo e spaesato Domenica nonostante 7 giorni di recupero. Djimsiti improvvisamente sulle gambe e confuso domenica. Quindi non è solo questione di gare ravvicinate. Probabilmente è più importante il tempo di recupero delle energie psico-fisiche che non ha tempi e modalità identiche per tutti. Papu, zapata, fruler, Gosens, hateboer De Roon paiono più predisposti degli altri a recuperare piu velocemente le energie. Castagne è pure pronto. E farlo giocare terzino? È l'esterno veloce da schierare contro le squadre che giocano solo di ripartenze. Forza Gasp, continua a stupirci. :dea:
jacomino
30 Giugno 2020 | 22.34
Raindog
30 Giugno 2020 | 22.57
Andreaneroblu
30 Giugno 2020 | 22.16
ragnorosso
30 Giugno 2020 | 21.37
tribunacreberg
30 Giugno 2020 | 21.35
Lorenz67
30 Giugno 2020 | 15.53
qui entrano in gioco variabili contabili e fiscali difficili da comprendere e persino da scoprire... vedi le recentissima denuncia delle Iene per l'affaire Lotito-Zarate... praticamente spesso queste definite come "commissioni" non sono nient'altro che una parte di stipendio pagata per fare una similitudine (nb. non corretta ma che spiega la dinamica) "fuori busta". In poche parole io societa' calcistica mi accordo con te giocatore di pagarti 1 milione all'anno per cinque anni. Se ti pagassi un milione di stipendio i miei costi effettivi della tua opera sarebbero con tasse e contributi prossimi ai 2 milioni l'anno e quindi 10 milioni per tutti i 5 anni di contratto. Se invece, come successe con Zarate, ci accordiamo sempre di farti avere i tuoi 5 milioni per i 5 anni, ma te li paghiamo 500 mila come stipendio e 2.5 milioni come commissione al tuo procuratore, ecco che i nostri costi dei tuoi cinque anni sarebbero 1 milione l'anno (500 mila stipendi + 500 mila contributi e tasse) quindi cinque milioni come stipendio, e poi 2.5 milioni di commissione (sulla quale non pago ne contributi ne tasse). Morale della favola, il giocatore prende sempre i suoi 5 milioni netti come da contratto, la societa' invece tirera' fuori solo 7.5 milioni invece dei 10 milioni della prima ipotesi, con un risparmio netto di 2.5 milioni!! Chiaro che non possono farlo con tutti o troppo spesso altrimenti diventerebbe un chiaro modo di eludere/evadere le tasse e i contributi... ma e' uno dei tanti "sistemi" (come i diritti di immagine, etc.) per risparmiare su tasse e contributi senza violare "palesemente" la legge....
maxibon63
30 Giugno 2020 | 20.43
Lorenz67
30 Giugno 2020 | 15.53
qui entrano in gioco variabili contabili e fiscali difficili da comprendere e persino da scoprire... vedi le recentissima denuncia delle Iene per l'affaire Lotito-Zarate... praticamente spesso queste definite come "commissioni" non sono nient'altro che una parte di stipendio pagata per fare una similitudine (nb. non corretta ma che spiega la dinamica) "fuori busta". In poche parole io societa' calcistica mi accordo con te giocatore di pagarti 1 milione all'anno per cinque anni. Se ti pagassi un milione di stipendio i miei costi effettivi della tua opera sarebbero con tasse e contributi prossimi ai 2 milioni l'anno e quindi 10 milioni per tutti i 5 anni di contratto. Se invece, come successe con Zarate, ci accordiamo sempre di farti avere i tuoi 5 milioni per i 5 anni, ma te li paghiamo 500 mila come stipendio e 2.5 milioni come commissione al tuo procuratore, ecco che i nostri costi dei tuoi cinque anni sarebbero 1 milione l'anno (500 mila stipendi + 500 mila contributi e tasse) quindi cinque milioni come stipendio, e poi 2.5 milioni di commissione (sulla quale non pago ne contributi ne tasse). Morale della favola, il giocatore prende sempre i suoi 5 milioni netti come da contratto, la societa' invece tirera' fuori solo 7.5 milioni invece dei 10 milioni della prima ipotesi, con un risparmio netto di 2.5 milioni!! Chiaro che non possono farlo con tutti o troppo spesso altrimenti diventerebbe un chiaro modo di eludere/evadere le tasse e i contributi... ma e' uno dei tanti "sistemi" (come i diritti di immagine, etc.) per risparmiare su tasse e contributi senza violare "palesemente" la legge....
95Frank
30 Giugno 2020 | 17.31
CALENDARIO? PREVISIONI? Il giallo al “colonnello”, che a me e’ sembrato assurdo (era l’unico “diffidato) lo rendera’ indisponibile per la delicata partita col Napoli. Grazie Di Bello …… Questo, naturalmente, si aggiunge a quelli che a tanti sono sembrati arbitro-pilotaggi a nostro sfavore, inclusi quelli di Rocchi (Lazio, Inter e Juventus, cioe’, le prime 3 in classifica), Irrati (Sampdoria, e episodi al VAR), e altri. Dopo i recenti (apparenti) arbitro-pilotaggi di Parma-Inter e Lazio-Fiorentina, con Inter e Lazio che stavano perdendo, rimesse in gara da decisioni da voltastomaco (hanno cosi’ vinto entrambe), diventa sempre piu’ chiaro il significato della domanda di Agnelli (in estrema sintesi: e’ giusto che l’Atalanta vada in Champions e la Roma resti fuori?). Probabilmente (col termine “Roma”) Agnelli intendeva una delle “sette sorelle” (che sono in realta’ rimaste sei, dopo il declino della Fiorentina): Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli. Sulla stampa estera la frase di Agnelli ha sollevato indignazione (a puro titolo di esempio, da The Guardian: “con tutti i campioni usciti dal vivaio dell’Atalanta negli ultimi 30 anni, l’Atalanta, se vince sul campo, ha anche piu’ diritto della Juventus di andare in Champions”). Ma FIGC, Lega di serie A, AIA, e altri “carrozzoni”, conosciuti anche (cumulativamente) come “il palazzo”, apparentemente fregandosene di tutto quello che viene detto e scritto anche all’estero, sembrano assolutamente intenzionate a mantenere lo “status quo”. Ci riusciranno? O l’Atalanta si dimostrera’ comunque superiore, alla faccia di tutto? Piu’ che il CALENDARIO, secondo me, questo conta ……..
fortu75
30 Giugno 2020 | 16.21
Mi riconosco in tante cose anche adesso che non vivo piu' in Siicilia, ma io Siciliano d'origine (nato a Palermo, cresciuto a Catania, di madre Messinese) che dal 1985 tifa Atalanta in una regione dove una seconda squadra non e' tabu se si chiama Juve, Milan, Inter, Roma o Napoli ma lo diventa se si chiama Atalanta e non e' una seconda ma una prima squadra, la squadra del cuore. Adesso ho vissuto pure un altro step, vivo a Barcellona in Catalunya da 13 anni, i primi anni dicevi "tifo Atalanta" e molti non sapevano nemmeno che giocasse in Serie A, adesso dico "tifo Atalanta" e anche se hanno Messi e credono di vincere con chiunque mi rispettano dicendomi "siete gia' ai quarti di Champions". E poi ai pochi che davvero gli piace il "futbol" che ho convinto a sedersi sul mio divano a vedere qualche partita della Dea sono usciti commenti del tipo: "que tiki-taka", "vaya golazos que hacen", "juegan rapido a un toque siempre en la otra midad del cespe" (questa ve la traduco: giocano rapidi di prima sempre nella meta' campo avversaria). Adesso ho 45 anni, 35 anni da Atalantino sempre in trasferta, allo stadio tifando Dea in tribuna da solo in Sicilia perche' nel settore ospiti non mi facevano entrare. Ancora non ho visto una partita a Bergamo, avevo i biglietti per Valencia e non mi e' stato possibile rivederla dal vivo, spero presto poter riuscirci e portarci mia figlia 4 anni, nata qui in Spagna, un'altra atalantina in trasferta ma nata atalantina anche senza la maglietta alla nascita. Un abbraccio a tutti!!!
95Frank
30 Giugno 2020 | 17.31
CALENDARIO? PREVISIONI? Il giallo al “colonnello”, che a me e’ sembrato assurdo (era l’unico “diffidato) lo rendera’ indisponibile per la delicata partita col Napoli. Grazie Di Bello …… Questo, naturalmente, si aggiunge a quelli che a tanti sono sembrati arbitro-pilotaggi a nostro sfavore, inclusi quelli di Rocchi (Lazio, Inter e Juventus, cioe’, le prime 3 in classifica), Irrati (Sampdoria, e episodi al VAR), e altri. Dopo i recenti (apparenti) arbitro-pilotaggi di Parma-Inter e Lazio-Fiorentina, con Inter e Lazio che stavano perdendo, rimesse in gara da decisioni da voltastomaco (hanno cosi’ vinto entrambe), diventa sempre piu’ chiaro il significato della domanda di Agnelli (in estrema sintesi: e’ giusto che l’Atalanta vada in Champions e la Roma resti fuori?). Probabilmente (col termine “Roma”) Agnelli intendeva una delle “sette sorelle” (che sono in realta’ rimaste sei, dopo il declino della Fiorentina): Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli. Sulla stampa estera la frase di Agnelli ha sollevato indignazione (a puro titolo di esempio, da The Guardian: “con tutti i campioni usciti dal vivaio dell’Atalanta negli ultimi 30 anni, l’Atalanta, se vince sul campo, ha anche piu’ diritto della Juventus di andare in Champions”). Ma FIGC, Lega di serie A, AIA, e altri “carrozzoni”, conosciuti anche (cumulativamente) come “il palazzo”, apparentemente fregandosene di tutto quello che viene detto e scritto anche all’estero, sembrano assolutamente intenzionate a mantenere lo “status quo”. Ci riusciranno? O l’Atalanta si dimostrera’ comunque superiore, alla faccia di tutto? Piu’ che il CALENDARIO, secondo me, questo conta ……..
bna75
30 Giugno 2020 | 17.21
fortu75
30 Giugno 2020 | 16.21
Mi riconosco in tante cose anche adesso che non vivo piu' in Siicilia, ma io Siciliano d'origine (nato a Palermo, cresciuto a Catania, di madre Messinese) che dal 1985 tifa Atalanta in una regione dove una seconda squadra non e' tabu se si chiama Juve, Milan, Inter, Roma o Napoli ma lo diventa se si chiama Atalanta e non e' una seconda ma una prima squadra, la squadra del cuore. Adesso ho vissuto pure un altro step, vivo a Barcellona in Catalunya da 13 anni, i primi anni dicevi "tifo Atalanta" e molti non sapevano nemmeno che giocasse in Serie A, adesso dico "tifo Atalanta" e anche se hanno Messi e credono di vincere con chiunque mi rispettano dicendomi "siete gia' ai quarti di Champions". E poi ai pochi che davvero gli piace il "futbol" che ho convinto a sedersi sul mio divano a vedere qualche partita della Dea sono usciti commenti del tipo: "que tiki-taka", "vaya golazos que hacen", "juegan rapido a un toque siempre en la otra midad del cespe" (questa ve la traduco: giocano rapidi di prima sempre nella meta' campo avversaria). Adesso ho 45 anni, 35 anni da Atalantino sempre in trasferta, allo stadio tifando Dea in tribuna da solo in Sicilia perche' nel settore ospiti non mi facevano entrare. Ancora non ho visto una partita a Bergamo, avevo i biglietti per Valencia e non mi e' stato possibile rivederla dal vivo, spero presto poter riuscirci e portarci mia figlia 4 anni, nata qui in Spagna, un'altra atalantina in trasferta ma nata atalantina anche senza la maglietta alla nascita. Un abbraccio a tutti!!!
95Frank
30 Giugno 2020 | 16.56
Il giallo al “colonnello”, che a me e’ sembrato assurdo (era l’unico “diffidato) lo rendera’ indisponibile per la delicata partita col Napoli. Grazie Di Bello …… Questo, natralmente, si aggiunge a quelli che a tanti sono sembrati arbitro-pilotaggi a nostro sfavore, inclusi quelli di Rocchi (Lazio, Inter e Juventus …. cioe’, le prime 3 in classifica ….), Irrati (Sampdoria, e episodi al VAR), e altri. Dopo i recenti (apparenti) arbitro-pilotaggi di Parma-Inter e Lazio-Fiorentina, con Inter e Lazio che stavano perdendo, rimesse in gara da decisioni da voltastomaco (fino a farle vincere entrambe), diventa smpre piu’ chiaro il significato della domanda di Agnelli (in estrema sintesi: e’ giusto che l’Atalanta vada in Champions e la Roma resti fuori?). Col termine “Roma”, probabilmente, Agnelli intendeva una delle “sette sorelle” (che sono rimaste sei, dopo il declino della Fiorentina): Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli. Sulla stampa estera la frase di Agnelli ha sollevato indignazione (a puro titolo di esempio, da The Guardian: “con tutti i campioni usciti dal vivaio dell’Atalanta negli ultimi 30 anni, l’Atalanta, se vince sul campo, ha anche piu’ diritti della Juventus di andare in Champions”). Ma FIGC, Lega di serie A, e altri “carrozzoni”, conosciuti anche (cumulativamente) come “il palazzo”, apparentemente fregandosene adi tutto quello che viene detto e scritto all’estero, sembrano assolutamente intenzionate a mantenere lo “status quo”. Ci riusciranno? O l’Atalanta si dimostrera’ comunque superiore, alla faccia di tutto?
95Frank
30 Giugno 2020 | 16.54
Il giallo al "colonnello", che a me e' sembrato assurdo (era l'unico "diffidato ..... ) lo rendera' indisponibile (squalificato) per la delicata e importantissima partita col Napoli. Grazie Di Bello ...... Questo, natralmente, si aggiunge a quelli che a tanti soni sembrati arbitro-pilotaggi a nostro sfavore, inclusi quelli di Rocchi (Lazio, Inter e Juventus .... cioe', le prime 3 in classifica ....), Irrati (Sampdoria, e episodi al VAR), e altri. Dopo i recenti (apparenti) arbitro-pilotaggi di Parma-Inter e Lazio-Fiorentina, con Inter e Lazio che stavano perdendo, rimesse in gara da decisioni da voltastomaco (fino a farle vincere entrambe), diventa smpre piu' chiaro il significato della domanda di Agnelli (in estrema sintesi: e' giusto che l'Atalanta vada in Champions e la Roma resti fuori?). Col termine "Roma", probabilmente, Agnelli intendeva una delle "sette sorelle" (che sono rimaste sei, dopo il declino della Fiorentina): Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli. Sulla stampa estera la frase di Agnelli ha sollevato indignazione (a puro titolo di esempio, da The Guardian: "con tutti i campioni usciti dal vivaio dell'Atalanta negli ultimi 30 anni, l'Atalanta, se vince sul campo, ha anche piu' diritti della Juventus di andare in Champions"). Ma FIGC, Lega di serie A, e altri "carrozzoni", conosciuti anche (cumulativamente) come "il palazzo", apparentemente fregandosene adi tutto quello che viene detto e scritto all'estero, sembrano assolutamente intenzionate a mantenere lo "status quo". Ci riusciranno? O l'Atalanta si dimostrera' comunque superiore, alla faccia di tutto?
fortu75
30 Giugno 2020 | 16.21
Mi riconosco in tante cose anche adesso che non vivo piu' in Siicilia, ma io Siciliano d'origine (nato a Palermo, cresciuto a Catania, di madre Messinese) che dal 1985 tifa Atalanta in una regione dove una seconda squadra non e' tabu se si chiama Juve, Milan, Inter, Roma o Napoli ma lo diventa se si chiama Atalanta e non e' una seconda ma una prima squadra, la squadra del cuore. Adesso ho vissuto pure un altro step, vivo a Barcellona in Catalunya da 13 anni, i primi anni dicevi "tifo Atalanta" e molti non sapevano nemmeno che giocasse in Serie A, adesso dico "tifo Atalanta" e anche se hanno Messi e credono di vincere con chiunque mi rispettano dicendomi "siete gia' ai quarti di Champions". E poi ai pochi che davvero gli piace il "futbol" che ho convinto a sedersi sul mio divano a vedere qualche partita della Dea sono usciti commenti del tipo: "que tiki-taka", "vaya golazos que hacen", "juegan rapido a un toque siempre en la otra midad del cespe" (questa ve la traduco: giocano rapidi di prima sempre nella meta' campo avversaria). Adesso ho 45 anni, 35 anni da Atalantino sempre in trasferta, allo stadio tifando Dea in tribuna da solo in Sicilia perche' nel settore ospiti non mi facevano entrare. Ancora non ho visto una partita a Bergamo, avevo i biglietti per Valencia e non mi e' stato possibile rivederla dal vivo, spero presto poter riuscirci e portarci mia figlia 4 anni, nata qui in Spagna, un'altra atalantina in trasferta ma nata atalantina anche senza la maglietta alla nascita. Un abbraccio a tutti!!!
Lorenz67
30 Giugno 2020 | 15.53
qui entrano in gioco variabili contabili e fiscali difficili da comprendere e persino da scoprire... vedi le recentissima denuncia delle Iene per l'affaire Lotito-Zarate... praticamente spesso queste definite come "commissioni" non sono nient'altro che una parte di stipendio pagata per fare una similitudine (nb. non corretta ma che spiega la dinamica) "fuori busta". In poche parole io societa' calcistica mi accordo con te giocatore di pagarti 1 milione all'anno per cinque anni. Se ti pagassi un milione di stipendio i miei costi effettivi della tua opera sarebbero con tasse e contributi prossimi ai 2 milioni l'anno e quindi 10 milioni per tutti i 5 anni di contratto. Se invece, come successe con Zarate, ci accordiamo sempre di farti avere i tuoi 5 milioni per i 5 anni, ma te li paghiamo 500 mila come stipendio e 2.5 milioni come commissione al tuo procuratore, ecco che i nostri costi dei tuoi cinque anni sarebbero 1 milione l'anno (500 mila stipendi + 500 mila contributi e tasse) quindi cinque milioni come stipendio, e poi 2.5 milioni di commissione (sulla quale non pago ne contributi ne tasse). Morale della favola, il giocatore prende sempre i suoi 5 milioni netti come da contratto, la societa' invece tirera' fuori solo 7.5 milioni invece dei 10 milioni della prima ipotesi, con un risparmio netto di 2.5 milioni!! Chiaro che non possono farlo con tutti o troppo spesso altrimenti diventerebbe un chiaro modo di eludere/evadere le tasse e i contributi... ma e' uno dei tanti "sistemi" (come i diritti di immagine, etc.) per risparmiare su tasse e contributi senza violare "palesemente" la legge....
fortu75
30 Giugno 2020 | 16.21
Mi riconosco in tante cose anche adesso che non vivo piu' in Siicilia, ma io Siciliano d'origine (nato a Palermo, cresciuto a Catania, di madre Messinese) che dal 1985 tifa Atalanta in una regione dove una seconda squadra non e' tabu se si chiama Juve, Milan, Inter, Roma o Napoli ma lo diventa se si chiama Atalanta e non e' una seconda ma una prima squadra, la squadra del cuore. Adesso ho vissuto pure un altro step, vivo a Barcellona in Catalunya da 13 anni, i primi anni dicevi "tifo Atalanta" e molti non sapevano nemmeno che giocasse in Serie A, adesso dico "tifo Atalanta" e anche se hanno Messi e credono di vincere con chiunque mi rispettano dicendomi "siete gia' ai quarti di Champions". E poi ai pochi che davvero gli piace il "futbol" che ho convinto a sedersi sul mio divano a vedere qualche partita della Dea sono usciti commenti del tipo: "que tiki-taka", "vaya golazos que hacen", "juegan rapido a un toque siempre en la otra midad del cespe" (questa ve la traduco: giocano rapidi di prima sempre nella meta' campo avversaria). Adesso ho 45 anni, 35 anni da Atalantino sempre in trasferta, allo stadio tifando Dea in tribuna da solo in Sicilia perche' nel settore ospiti non mi facevano entrare. Ancora non ho visto una partita a Bergamo, avevo i biglietti per Valencia e non mi e' stato possibile rivederla dal vivo, spero presto poter riuscirci e portarci mia figlia 4 anni, nata qui in Spagna, un'altra atalantina in trasferta ma nata atalantina anche senza la maglietta alla nascita. Un abbraccio a tutti!!!
Lorenz67
30 Giugno 2020 | 15.53
qui entrano in gioco variabili contabili e fiscali difficili da comprendere e persino da scoprire... vedi le recentissima denuncia delle Iene per l'affaire Lotito-Zarate... praticamente spesso queste definite come "commissioni" non sono nient'altro che una parte di stipendio pagata per fare una similitudine (nb. non corretta ma che spiega la dinamica) "fuori busta". In poche parole io societa' calcistica mi accordo con te giocatore di pagarti 1 milione all'anno per cinque anni. Se ti pagassi un milione di stipendio i miei costi effettivi della tua opera sarebbero con tasse e contributi prossimi ai 2 milioni l'anno e quindi 10 milioni per tutti i 5 anni di contratto. Se invece, come successe con Zarate, ci accordiamo sempre di farti avere i tuoi 5 milioni per i 5 anni, ma te li paghiamo 500 mila come stipendio e 2.5 milioni come commissione al tuo procuratore, ecco che i nostri costi dei tuoi cinque anni sarebbero 1 milione l'anno (500 mila stipendi + 500 mila contributi e tasse) quindi cinque milioni come stipendio, e poi 2.5 milioni di commissione (sulla quale non pago ne contributi ne tasse). Morale della favola, il giocatore prende sempre i suoi 5 milioni netti come da contratto, la societa' invece tirera' fuori solo 7.5 milioni invece dei 10 milioni della prima ipotesi, con un risparmio netto di 2.5 milioni!! Chiaro che non possono farlo con tutti o troppo spesso altrimenti diventerebbe un chiaro modo di eludere/evadere le tasse e i contributi... ma e' uno dei tanti "sistemi" (come i diritti di immagine, etc.) per risparmiare su tasse e contributi senza violare "palesemente" la legge....
Lorenz67
30 Giugno 2020 | 14.56
sinceramente se guardiamo come hanno vinto le ultime partite lazio e inter ci meriteremmo il secondo posto... aggiungiamo che alla lazio in due partite l'hanno graziata di 4 espulsioni (yoni sul papu, bastos e radu per interventi assassini sui viola e Parolo gia' ammonito graziato ben due volte del secondo giallo).. chiarissimo sintomo che sono alle corde non solo fisicamente ma anche a livello nervoso.. li stanno tenendo a galla quelli del palazzo altrimenti col cactus che vincevano. Roma mi e' parsa in disarmo.. l'unico che puo' fare qualcosa (Dzeko) a san siro e' stato persino sostituito.. impressione di armata brancaleone in disarmo e se non risolvono i problemi societari velocemente potremmo vederne delle belle (se cominciano a non pagare stipendi...). Credo che l'unica squadra attualmente che potrebbe in linea teorica soffiarci il 4o posto potrebbe essere il Napoli.... anche se Gattuso nell'intervista post vittoria contro la Spal si e' messo a ridere quando gliel'hanno detto: "ragazzi sono 12 punti di distacco e l'Atalanta e' in forma.. anche se vincessimo a bergamo non che la situazione cambi di molto...." e personalmente mi auguro che sia cosi... tenete presente che hanno una ghiottissima occasione di qualificarsi per gli ottavi di champions ora che il Barcelona pare nel caos piu' totale... quindi credo poco che puntino a superarci... punteranno sicuramente a far bene e fare piu' punti possibile per prepararsi al camp nou... ma per superarci dovremmo fare una frenatona noi di quelle storiche e vista la carica dei nostri ragazzi ci credo davvero poco... stiamo giocando partite con titolarissimi in panchina o comunque ancora al 50% della loro forma... quindi magari non riusciremo a tenere la media di 1.9 punti a partita ma credo che 15 punti nelle prox 10 partite dovremmo farli... e a quel punto il napoli per superarci ne dovrebbe fare ben 27 ovvero vincerne 9 su dieci... una remota probabilita' esiste ma e' pari a quella che ho io di uscire con la belen...
EMANUELE-B
30 Giugno 2020 | 14.54