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Barbie
15 Maggio 2020 | 09.33
Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

maurom72
15 Maggio 2020 | 12.12
Crapa
15 Maggio 2020 | 11.57

Non sono d'accordo su molte cose, soprattutto sul modo di presentare i tecnici come gente con un disegno per trasformare la società o che è stata sospesa la Costituzione.... Lasciamo perdere perché direi non è la sede

 

Più  serenamente non capisco invece questa parte:

"Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc!"

Da quello che so io tutte le attività hanno regole e indicazioni, il non rispettarle comporta la chiusura dell'esercizio. Non è cambiato il concetto, la responsabilità e la spada di Damocle c'è sempre stata. Se il calciatore/lavoratore si fa male sul posto di lavoro si valuta se sono state seguite le linee guida di sicurezza, se sì non succede nulla, altrimenti la responsabilità è per forza del datore di lavoro, così è. Idem per il virus, calciatore contagiato nonostante si siano seguiti i criteri non succede nulla al medico/responsabile, se invece ci sono state inadempienze è giusto che paghino.

Quindi in generale si sono ristretti i criteri per rimanere aperti, questo sì. Se non è possibile seguire queste indicazioni lo si dichiara e si rimane chiusi. Ma di certo non è la storia della responsabilità del datore che è cambiata o deve essere contestata

Crapa
15 Maggio 2020 | 11.57

Non sono d'accordo su molte cose, soprattutto sul modo di presentare i tecnici come gente con un disegno per trasformare la società o che è stata sospesa la Costituzione.... Lasciamo perdere perché direi non è la sede

 

Più  serenamente non capisco invece questa parte:

"Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc!"

Da quello che so io tutte le attività hanno regole e indicazioni, il non rispettarle comporta la chiusura dell'esercizio. Non è cambiato il concetto, la responsabilità e la spada di Damocle c'è sempre stata. Se il calciatore/lavoratore si fa male sul posto di lavoro si valuta se sono state seguite le linee guida di sicurezza, se sì non succede nulla, altrimenti la responsabilità è per forza del datore di lavoro, così è. Idem per il virus, calciatore contagiato nonostante si siano seguiti i criteri non succede nulla al medico/responsabile, se invece ci sono state inadempienze è giusto che paghino.

Quindi in generale si sono ristretti i criteri per rimanere aperti, questo sì. Se non è possibile seguire queste indicazioni lo si dichiara e si rimane chiusi. Ma di certo non è la storia della responsabilità del datore che è cambiata o deve essere contestata

Briske
15 Maggio 2020 | 12.08
Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

Crapa
15 Maggio 2020 | 11.57

Non sono d'accordo su molte cose, soprattutto sul modo di presentare i tecnici come gente con un disegno per trasformare la società o che è stata sospesa la Costituzione.... Lasciamo perdere perché direi non è la sede

 

Più  serenamente non capisco invece questa parte:

"Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc!"

Da quello che so io tutte le attività hanno regole e indicazioni, il non rispettarle comporta la chiusura dell'esercizio. Non è cambiato il concetto, la responsabilità e la spada di Damocle c'è sempre stata. Se il calciatore/lavoratore si fa male sul posto di lavoro si valuta se sono state seguite le linee guida di sicurezza, se sì non succede nulla, altrimenti la responsabilità è per forza del datore di lavoro, così è. Idem per il virus, calciatore contagiato nonostante si siano seguiti i criteri non succede nulla al medico/responsabile, se invece ci sono state inadempienze è giusto che paghino.

Quindi in generale si sono ristretti i criteri per rimanere aperti, questo sì. Se non è possibile seguire queste indicazioni lo si dichiara e si rimane chiusi. Ma di certo non è la storia della responsabilità del datore che è cambiata o deve essere contestata

Rudenko
15 Maggio 2020 | 11.34

Allora, intervengo dopo un po' di tempo causa impegni lavorativi e dopo una riflessione sul se scrivere o meno quel che sto per scrivere. Mi scusa se sarò un po' lungo, ma spero non sarò noioso!

Innanzitutto trovo ridicolo che un governo politico si appoggi a vari comitati tecnico-scientifici e poi non abbia la forza di decidere politicamente e autonomamente ma rimanga sempe nel limbo su ogni decisione: decida lui cosa intende fare e lo dica chiaramente: esiste un ministro dello sport, per restare nell'ambito degli argomenti trattati del sito? Ebbene, il ministro si pronunci a chiare lettere su come intenda andare avanti! Ma qui parlano tutti, meno l'unico che dovrebbe! 

Ma questo è nulla. La cosa veramente che mi fa pensare (male) è la modalità di ingaggio che il CTS guidato dal dr Colao da Londra (tutti gli altri sono solo una diramazione settoriale che fanno riferimento a questo) suggerisce per la ripresa delle attività! Ossia segue questo assioma: volete riprendere le varie attività sportive, industriali, commerciali ec.? Ve ne assumete ogni responsabilità seguendo le normative previste da un protocollo (che non è negoziabile perché non è politico, ma tecnico/scientifico) che noi abbiamo redatto, la poltica ha votato e a cui voi siete sottomessi!

Questo, al di la di norme di distanziamento sociale e ristrettive di isolamento (che all'inizio erano giustificati), al di la' di vagheggiati (da esponenti di spicco del cosiddetto CTS) progetti per ridisegnare la società del prossimo futuro con provvedimenti che avranno pesanti ricadute permanenti sulla nostra vita (è il loro disegno recondito, ma nemeno tanto segreto, visto che lo dichiarano pure apertamente) che costoro intendono imporre al di là e, soprattutto, cavalcando il coronavirus; un disegno che che prima del covid19 non avrebbero mai osato nemmeno confessare alla loro madre e che ora gli viene totalemte spianato, con la politica con le mani legate e la società che accetta supinamente ogni decisione da loro presa (chi siamo noi? Loro sono i luminari! E se osi porre qualche dubbio finisci nel girone infernale dei complottisti o terrapiattisti)! Qui non c'è bisogno di chiamare in causa la psichiatria per mettere in allerta dal pericolo di entrare in una fase determinata dal delirio di onnipotenza di qualcuno!

Ma rimaniamo all'oggi: dunque vediamo: il CTS mi lascia la libertà di iniziare, ma mi affibia tutta la responsabilità su una "realtà" che in teoria e anche in pratica è il primo a sapere che non posso controllare (come si può avere pieno conrollo su un virus?)! Questo è un ricatto bello e buono: inizi ma poi sono solo cazzi tuoi! Che responsabilità ha un datore di lavoro se un suo dipendente ha contratto il virus? E come è dimostrabile che il predetto si è contagiato sul posto di lavoro o a casa sua o in strada? E un cliente in un bar? E un giocatore di calcio, o di basket, o di rugby? Capite quanto questa assunzione di responsabilità individuale sia una spada di Damocle sulla testa di imprenditori, commercianti, medici ecc! Ma la cosa più assurda, al limite dell'incostituzionalità - ma, usando le parole di diversi insigni giuristi, il problema non si porrebbe, in quanto la Costituzione sarebbe stata sospesa (e quando? Presidente Mattarella dove sei?) - è che tale disciplina di responsabilità individuale sia stata imposta da un CTS (o Junta?) il cui primo atto è stata proprio la richiesta di immunità (penale, civie e morale) totale e perpetua per ogni deliberazione presa da se stessa! Capite l'assurdo?

Sarà poi un caso che a capo di molte di queste Junte tecnico-scientifiche siano posti membri di spicco delle stesse consorterie (intese in senso legalmente accettato) multinazionali che governano da privati tutto l'apprato di gestione del settore della comunicazione, tecnico/informatico e di sviluppo tecnologico (molti di questi prima era in mano agli stati: telefonia, trasporti, ecc)! Chi scrive non crede alle coincidenze!

Ultimo e non ultimo, la questione virus. Chi scrive lavora in ospedale. Non è medico ma, per ragioni attinenti l'atività lavorativa, segue questioni legate alla medicina. Gli ospedali si stanno svuotando di malati COVID19. Infatti molti che prima necessitavano di ricovero ora hanno un decorso normale e vengono seguiti a casa! Il numero dei morti è tornato a livelli quasi fisiologici (non vorrei mancare di rispetto ad alcuno, ma è questo il termine che viene usato). Mi pare che con tutto questo turbinio di opinioni, notzie, bollettini, polemiche ecc. si sia perso di vista l'obiettivo per cui il governo aveva posto (giustamente) la quarantena. Vale la pena qui ricordarlo: l'obiettivo non era affatto il contagio zero (o il rischio zero, che non esiste mai in nature e in nessun caso della vita umana) ma bensì quello di evitare l'intasamento degli ospedali e particolarmente delle terapie intensive, che evrebbe precluso l'accesso alle cure di molti malati (non solo Covid)! Alla luce di ciò che senso ha allarmare di continuo i cittadini (come fanno quasi tutti i giornali e i media, citando i famosi bollettini giornalieri) per un aumento di poche decine di contagiati? La linea di contagio è per sua natura altalenante e va valutata a distanza di diverso tempo, non giornalmente!  Quale è il reale significato dei bolletini sanitari e dei numeri snocciolati ogni sera? Sarebbe interessante veificare cosa succederebbe se venissero snocciolati i numeri di letalità, mortalità e contagio di altre malattie! Credo che si raggiungerebbe un livello tale di paranoia e di ipocondria che nessuno di noi uscirebbe più di casa e non solo, si alzerebbe in modo assoluto il tasso di suicidi, alcolismo e uso di droga: e chi vivrebbe bene e felice in siffatto universo di paura e morbosità? Temo che questo sia il clima che si stia generando!

Dobbiamo mantenere sempre viva la forza di ragionare! Il miglior nocchiero è colui che, nonostante la tempesta, sa condurre sempre la nave in porto. E in questo momento "mala tempora currunt"! Teniamo saldi i nervi e sempre viva al luce della ragione e della speranza! 

Ripartiamo anche col calcio!

farabundo
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Cuginus
14 Maggio 2020 | 23.27

Sono molto combattuto, da un lato credo che si debba ripartire in tutto quello che si può. Dall'altro non capisco il senso di far partire una cosa che non interessa.

Stacco dal pallone e faccio un esempio: Quanti di voi pur amando il mare, quest'anno andrebbero in ferie sapendo che: non potranno incontrare e conoscere altra gente, avranno limitazioni in tutto, saranno separati da altri da plastiche e separatori vari, dovranno pagare a peso d'oro un ombrellone per non potersi spostare dallo stesso, non potranno fare una passeggiata sulla battigia, non potranno andare in discoteca o ubriacarsi con gli amici, per entrare ed uscire dalla spiaggia dovranno prenotarsi, non potranno entrare in acqua senza prenotarsi e dovranno farlo con la mascherina, non potranno andare in piscina, quanti di voi spenderebbero soldi per sto schifo??

Quanti di voi amanti degli sci vanno a Selvino sulla pista di plastica? vi divertite come sulla neve?

Quanti amanti della bici si sono esaltati sui rulli invece che andare in giro sulle strade?

Per me il calcio, e tutto, deve riprendere ma SOLO se si può farlo e il più possibile nel modo che conosciamo, non possono cambiare le regole in corso, non possono pensare che ad un certo punto ci si può fermare dopo essere ripartiti, magari nel momento in cui a qualcuno sta bene.

Vogliono regalare a quei merdosi della lazio lo scudetto, visto che non hanno vergogna, dateglielo, se invece si deve riprendere il campionato che lo si riprenda il più possibile con le stesse regole di prima sapendo che se non si potrà concludere si torna alla classifica di oggi, e si deve fare che il prima possibile tornino i tifosi. Altrimenti è meglio il Wrestling in tv.

Cuginus
14 Maggio 2020 | 23.27

Sono molto combattuto, da un lato credo che si debba ripartire in tutto quello che si può. Dall'altro non capisco il senso di far partire una cosa che non interessa.

Stacco dal pallone e faccio un esempio: Quanti di voi pur amando il mare, quest'anno andrebbero in ferie sapendo che: non potranno incontrare e conoscere altra gente, avranno limitazioni in tutto, saranno separati da altri da plastiche e separatori vari, dovranno pagare a peso d'oro un ombrellone per non potersi spostare dallo stesso, non potranno fare una passeggiata sulla battigia, non potranno andare in discoteca o ubriacarsi con gli amici, per entrare ed uscire dalla spiaggia dovranno prenotarsi, non potranno entrare in acqua senza prenotarsi e dovranno farlo con la mascherina, non potranno andare in piscina, quanti di voi spenderebbero soldi per sto schifo??

Quanti di voi amanti degli sci vanno a Selvino sulla pista di plastica? vi divertite come sulla neve?

Quanti amanti della bici si sono esaltati sui rulli invece che andare in giro sulle strade?

Per me il calcio, e tutto, deve riprendere ma SOLO se si può farlo e il più possibile nel modo che conosciamo, non possono cambiare le regole in corso, non possono pensare che ad un certo punto ci si può fermare dopo essere ripartiti, magari nel momento in cui a qualcuno sta bene.

Vogliono regalare a quei merdosi della lazio lo scudetto, visto che non hanno vergogna, dateglielo, se invece si deve riprendere il campionato che lo si riprenda il più possibile con le stesse regole di prima sapendo che se non si potrà concludere si torna alla classifica di oggi, e si deve fare che il prima possibile tornino i tifosi. Altrimenti è meglio il Wrestling in tv.

Cuginus
14 Maggio 2020 | 23.27

Sono molto combattuto, da un lato credo che si debba ripartire in tutto quello che si può. Dall'altro non capisco il senso di far partire una cosa che non interessa.

Stacco dal pallone e faccio un esempio: Quanti di voi pur amando il mare, quest'anno andrebbero in ferie sapendo che: non potranno incontrare e conoscere altra gente, avranno limitazioni in tutto, saranno separati da altri da plastiche e separatori vari, dovranno pagare a peso d'oro un ombrellone per non potersi spostare dallo stesso, non potranno fare una passeggiata sulla battigia, non potranno andare in discoteca o ubriacarsi con gli amici, per entrare ed uscire dalla spiaggia dovranno prenotarsi, non potranno entrare in acqua senza prenotarsi e dovranno farlo con la mascherina, non potranno andare in piscina, quanti di voi spenderebbero soldi per sto schifo??

Quanti di voi amanti degli sci vanno a Selvino sulla pista di plastica? vi divertite come sulla neve?

Quanti amanti della bici si sono esaltati sui rulli invece che andare in giro sulle strade?

Per me il calcio, e tutto, deve riprendere ma SOLO se si può farlo e il più possibile nel modo che conosciamo, non possono cambiare le regole in corso, non possono pensare che ad un certo punto ci si può fermare dopo essere ripartiti, magari nel momento in cui a qualcuno sta bene.

Vogliono regalare a quei merdosi della lazio lo scudetto, visto che non hanno vergogna, dateglielo, se invece si deve riprendere il campionato che lo si riprenda il più possibile con le stesse regole di prima sapendo che se non si potrà concludere si torna alla classifica di oggi, e si deve fare che il prima possibile tornino i tifosi. Altrimenti è meglio il Wrestling in tv.

Cuginus
14 Maggio 2020 | 23.27

Sono molto combattuto, da un lato credo che si debba ripartire in tutto quello che si può. Dall'altro non capisco il senso di far partire una cosa che non interessa.

Stacco dal pallone e faccio un esempio: Quanti di voi pur amando il mare, quest'anno andrebbero in ferie sapendo che: non potranno incontrare e conoscere altra gente, avranno limitazioni in tutto, saranno separati da altri da plastiche e separatori vari, dovranno pagare a peso d'oro un ombrellone per non potersi spostare dallo stesso, non potranno fare una passeggiata sulla battigia, non potranno andare in discoteca o ubriacarsi con gli amici, per entrare ed uscire dalla spiaggia dovranno prenotarsi, non potranno entrare in acqua senza prenotarsi e dovranno farlo con la mascherina, non potranno andare in piscina, quanti di voi spenderebbero soldi per sto schifo??

Quanti di voi amanti degli sci vanno a Selvino sulla pista di plastica? vi divertite come sulla neve?

Quanti amanti della bici si sono esaltati sui rulli invece che andare in giro sulle strade?

Per me il calcio, e tutto, deve riprendere ma SOLO se si può farlo e il più possibile nel modo che conosciamo, non possono cambiare le regole in corso, non possono pensare che ad un certo punto ci si può fermare dopo essere ripartiti, magari nel momento in cui a qualcuno sta bene.

Vogliono regalare a quei merdosi della lazio lo scudetto, visto che non hanno vergogna, dateglielo, se invece si deve riprendere il campionato che lo si riprenda il più possibile con le stesse regole di prima sapendo che se non si potrà concludere si torna alla classifica di oggi, e si deve fare che il prima possibile tornino i tifosi. Altrimenti è meglio il Wrestling in tv.

Cuginus
14 Maggio 2020 | 23.27

Sono molto combattuto, da un lato credo che si debba ripartire in tutto quello che si può. Dall'altro non capisco il senso di far partire una cosa che non interessa.

Stacco dal pallone e faccio un esempio: Quanti di voi pur amando il mare, quest'anno andrebbero in ferie sapendo che: non potranno incontrare e conoscere altra gente, avranno limitazioni in tutto, saranno separati da altri da plastiche e separatori vari, dovranno pagare a peso d'oro un ombrellone per non potersi spostare dallo stesso, non potranno fare una passeggiata sulla battigia, non potranno andare in discoteca o ubriacarsi con gli amici, per entrare ed uscire dalla spiaggia dovranno prenotarsi, non potranno entrare in acqua senza prenotarsi e dovranno farlo con la mascherina, non potranno andare in piscina, quanti di voi spenderebbero soldi per sto schifo??

Quanti di voi amanti degli sci vanno a Selvino sulla pista di plastica? vi divertite come sulla neve?

Quanti amanti della bici si sono esaltati sui rulli invece che andare in giro sulle strade?

Per me il calcio, e tutto, deve riprendere ma SOLO se si può farlo e il più possibile nel modo che conosciamo, non possono cambiare le regole in corso, non possono pensare che ad un certo punto ci si può fermare dopo essere ripartiti, magari nel momento in cui a qualcuno sta bene.

Vogliono regalare a quei merdosi della lazio lo scudetto, visto che non hanno vergogna, dateglielo, se invece si deve riprendere il campionato che lo si riprenda il più possibile con le stesse regole di prima sapendo che se non si potrà concludere si torna alla classifica di oggi, e si deve fare che il prima possibile tornino i tifosi. Altrimenti è meglio il Wrestling in tv.

BSoares
14 Maggio 2020 | 21.29
Raindog
14 Maggio 2020 | 21.57
brunik
14 Maggio 2020 | 21.02

intanto ala Lazio stanno già facendo allenamenti di gruppo in barba a tutti i protocolli

 

"La Lazio di Lotito gioca le partitelle di nascosto": è bufera 440 Arrivano clamorose indiscrezioni che se confermate sarebbero scandalose: “A Formello minisfide 3 contro 3 tra i giocatori sotto gli occhi di Inzaghi”. Il direttore sanitario Pulcini: "Se violate le regole pronto a dimettermi" "La Lazio di Lotito gioca le partitelle di nascosto": è bufera giovedì 14 maggio 2020 2K 440 ROMA - Claudio Lotito paladino della legalità. Ma secondo quanto pubblica il Corriere della Sera, Formello evidentemente sarebbe regno a parte e posto dove si può violare ogni regola. In scena partitella tre contro tre. I verdi sfidano i blu al campo Fersini, lontano da occhi indiscreti. Peccato solo che, secondo le regole del Governo durante l'emergenza Coronavirus, gli allenamenti possano essere svolti solo in maniera individuale, non in gruppo. In breve: violato il protocollo e le normative da parte della Lazio. Inzaghi, con la mascherina, detta le regole a bordo campo: “Tre tocchi e gol di prima”. E poi radiocomanda i suoi, suggerisce i passaggi e cerca anche di abbassare un po’ il ritmo: “Non vi fate male, piano”. Caicedo in grande spolvero, Milinkovic pure: “Eccola Sergio”, urla ancora Inzaghi. Tutto fuorilegge. Il giorno della celebrazione dello scudetto... Lazio: 20 anni fa la sofferta vittoria del secondo scudetto Lotito e il si giochi a tutti i costi. Se fosse vero la Lazio rischia grosso Il plenipotenziario della Lazio in prima persona ha spinto fin da subito per la ripresa in sicurezza. Centro sportivo sanificato, controlli, test. Il via libera c’è stato, ma non agli allenamenti in gruppo. Se la situazione fosse confermata sarebbe imbarazzante e grottesca: si parla di un campo d'allenamento coperto alla buona da occhi indiscreti ma non abbastanza, si parla di indicazioni chiare di Inzaghi, udibili già nella via adiacente, frasi, agonismo, insomma una narrazione difficile da inventare e che se fosse provata metterebbe a serio rischio la società biancoceleste. Eh sì, è di oggi la notizia che la FIGC ha formato un pool per controllare che i club rispettino in pieno le regole del protocollo. Che la Lazio, sempre secondo l'articolo, avrebbe clamorosamente e scandalosamente violato. Di Vaio: "Lazio dello scudetto? Avrebbe dovuto vincere di più" Lazio, il responsabile medico Pulcini: "Se è vero mi dimetto" Ha detto la sua sull'accaduto anche il direttore sanitario della Lazio, il dottor Ivo Pulcini. Ai microfoni su Radio Punto Nuovo, ha ammesso: “Ho letto della questione della Lazio e cerco di vigilare, perché se fosse vero potete immaginare le conseguenze. Sono stato smentito e credo ci sia una smentita ufficiale sulla presunta partitella di ieri, per giunta la foto è vecchia. Non è compito mio, mi sono solo preoccupato di sapere se fosse vero o falso: non corrisponde alla verità ed arriverà comunicazione da parte della società. Un medico non può fare da balia, perché confido nel senso di responsabilità che i giocatori hanno avuto fin dall'inizio. Se fosse vero? Se la situazione sfugge al mio controllo, sarei costretto a dimettermi. Mi assumo le mie responsabilità, ma se sfuggono al mio controllo, come posso? Non sono l'unico medico, c'è tutto uno staff con cui lavoro in totale sintonia e le decisioni le prendiamo collegialmente come giusto che sia. A spada tratta ho difeso la figura del medico, la ripresa degli allenamenti, se devo essere responsabile non posso diventare irresponsabile, se diventa legge non posso andare fuori legge. Finché si tratta di raccomandazioni o proposte, ho il diritto di dire ciò che penso. I giocatori sono lavoratori e come tali sono soggetti alla tutela del datore di lavoro, se sono responsabile in toto di quel che succede, non è che se uno si prende il Covid-19 mi può denunciare perché è colpa mia. In egual modo, non posso obbligare una persona, che non ha nulla, alla quarantena, quale sarebbe il motivo? Mi possono denunciare perché limito la libertà, da professionista mi pongo questo problema. È ovvio che se c'è una legge mi attengo a quella, non sono un oligarchico. Il rispetto della professionalità è sacro, se consideriamo ogni figura del settore come un bellissimo mosaico, ognuno sta al posto suo ed è un quadro perfetto. Ieri non c'ero, avevo altro da fare, siamo quattro medici e come direttore sanitario non vado spesso come gli altri a vedere, sebbene sappia sempre ciò che accade e mi assicurano che vengono rispettate le leggi. Se quel che è stato fatto è fuori legge, faccio mea culpa da parte mia e di tutti. Sono felice della task force di controllo, è importante venga fatto, vuol dire essere tutelati. Ripartenza? E' un pretesto per dire di no. Non è una disfida la mia, ho fatto i complimenti al CTS sulla responsabilità civile e penale. Lo vedo come un messaggio positivo, l'unica cosa che mi permettevo di contestare, per dire la mia come medico, è fare i tamponi ma stare attenti perché i reagenti servono alla popolazione. Poi dicono di isolare tutti se c'è un positivo, allora sono responsabile o irresponsabile? La mia è una richiesta di chiarimento".

Raindog
14 Maggio 2020 | 21.47
farabundo
14 Maggio 2020 | 21.39
Raindog
14 Maggio 2020 | 21.23
BSoares
14 Maggio 2020 | 21.29
EMANUELE-B
14 Maggio 2020 | 21.16
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 16.26

Non voglio passare per freddo, cinico o calcolatore, ma con tutta la simpatia che può suscitare il comunicato, che tocca le corde romantiche di un calcio sempre più "retrò", ci vedo anche tanta retorica pretestuosa (come per quello degli Ultras dell'altro giorno eh ... cambia un po' la forma ma la sostanza è quella), soprattutto quando ci si chiede se si possa giocare mentre alcune di queste "gocce" lottano per il posto di lavoro ... allora prima del virus non esistevano povertà, miseria e disoccupazione forse? Magari qui in Lombardia eravamo abituati bene, in altre zone d'Italia (per non parlare dell'Africa o dell'America Latina) allora non si sarebbe mai dovuto giocare a calcio!

E, proprio a questo riguardo, la tesi sarebbe che, per rispetto dei tifosi che non possono andare allo stadio a manifestare la loro passione, allora debbano perdere il loro posto di lavoro anche tutti quelli che, dietro le quinte del mondo del pallone, lavorano e ci campano? Detto e stradetto ma lo ripeto ... non è certo per le PAY-TY o per il top-player che è giusto ricominciare, ma per tutelare i magazzinieri, i fisioterapisti, i portaborse, gli autisti, i cameramen e chiunque faccia parte dell'indotto del calcio, così come, con tutte le cautele del caso, è giusto che ripartano i bar, i parrucchieri, i ristoranti e chiunque altro. 

Certo, la FIGC, la Lega Calcio e le società sportive non lo fanno principalmente per questo, chiaro ... lo fanno anzitutto per il loro tornaconto, così come lo fanno le fabbriche, che non hanno tenuto chiuso manco quando dovevano non certo per il bene dei loro dipendenti e dei loro terzisti ma per il proprio profitto ... ma poichè in Occidente funziona così almeno dai tempi del MedioEvo se non prima, meglio ricominciare senza pubblico che non ricominciare affatto.

brunik
14 Maggio 2020 | 21.02

intanto ala Lazio stanno già facendo allenamenti di gruppo in barba a tutti i protocolli

 

"La Lazio di Lotito gioca le partitelle di nascosto": è bufera 440 Arrivano clamorose indiscrezioni che se confermate sarebbero scandalose: “A Formello minisfide 3 contro 3 tra i giocatori sotto gli occhi di Inzaghi”. Il direttore sanitario Pulcini: "Se violate le regole pronto a dimettermi" "La Lazio di Lotito gioca le partitelle di nascosto": è bufera giovedì 14 maggio 2020 2K 440 ROMA - Claudio Lotito paladino della legalità. Ma secondo quanto pubblica il Corriere della Sera, Formello evidentemente sarebbe regno a parte e posto dove si può violare ogni regola. In scena partitella tre contro tre. I verdi sfidano i blu al campo Fersini, lontano da occhi indiscreti. Peccato solo che, secondo le regole del Governo durante l'emergenza Coronavirus, gli allenamenti possano essere svolti solo in maniera individuale, non in gruppo. In breve: violato il protocollo e le normative da parte della Lazio. Inzaghi, con la mascherina, detta le regole a bordo campo: “Tre tocchi e gol di prima”. E poi radiocomanda i suoi, suggerisce i passaggi e cerca anche di abbassare un po’ il ritmo: “Non vi fate male, piano”. Caicedo in grande spolvero, Milinkovic pure: “Eccola Sergio”, urla ancora Inzaghi. Tutto fuorilegge. Il giorno della celebrazione dello scudetto... Lazio: 20 anni fa la sofferta vittoria del secondo scudetto Lotito e il si giochi a tutti i costi. Se fosse vero la Lazio rischia grosso Il plenipotenziario della Lazio in prima persona ha spinto fin da subito per la ripresa in sicurezza. Centro sportivo sanificato, controlli, test. Il via libera c’è stato, ma non agli allenamenti in gruppo. Se la situazione fosse confermata sarebbe imbarazzante e grottesca: si parla di un campo d'allenamento coperto alla buona da occhi indiscreti ma non abbastanza, si parla di indicazioni chiare di Inzaghi, udibili già nella via adiacente, frasi, agonismo, insomma una narrazione difficile da inventare e che se fosse provata metterebbe a serio rischio la società biancoceleste. Eh sì, è di oggi la notizia che la FIGC ha formato un pool per controllare che i club rispettino in pieno le regole del protocollo. Che la Lazio, sempre secondo l'articolo, avrebbe clamorosamente e scandalosamente violato. Di Vaio: "Lazio dello scudetto? Avrebbe dovuto vincere di più" Lazio, il responsabile medico Pulcini: "Se è vero mi dimetto" Ha detto la sua sull'accaduto anche il direttore sanitario della Lazio, il dottor Ivo Pulcini. Ai microfoni su Radio Punto Nuovo, ha ammesso: “Ho letto della questione della Lazio e cerco di vigilare, perché se fosse vero potete immaginare le conseguenze. Sono stato smentito e credo ci sia una smentita ufficiale sulla presunta partitella di ieri, per giunta la foto è vecchia. Non è compito mio, mi sono solo preoccupato di sapere se fosse vero o falso: non corrisponde alla verità ed arriverà comunicazione da parte della società. Un medico non può fare da balia, perché confido nel senso di responsabilità che i giocatori hanno avuto fin dall'inizio. Se fosse vero? Se la situazione sfugge al mio controllo, sarei costretto a dimettermi. Mi assumo le mie responsabilità, ma se sfuggono al mio controllo, come posso? Non sono l'unico medico, c'è tutto uno staff con cui lavoro in totale sintonia e le decisioni le prendiamo collegialmente come giusto che sia. A spada tratta ho difeso la figura del medico, la ripresa degli allenamenti, se devo essere responsabile non posso diventare irresponsabile, se diventa legge non posso andare fuori legge. Finché si tratta di raccomandazioni o proposte, ho il diritto di dire ciò che penso. I giocatori sono lavoratori e come tali sono soggetti alla tutela del datore di lavoro, se sono responsabile in toto di quel che succede, non è che se uno si prende il Covid-19 mi può denunciare perché è colpa mia. In egual modo, non posso obbligare una persona, che non ha nulla, alla quarantena, quale sarebbe il motivo? Mi possono denunciare perché limito la libertà, da professionista mi pongo questo problema. È ovvio che se c'è una legge mi attengo a quella, non sono un oligarchico. Il rispetto della professionalità è sacro, se consideriamo ogni figura del settore come un bellissimo mosaico, ognuno sta al posto suo ed è un quadro perfetto. Ieri non c'ero, avevo altro da fare, siamo quattro medici e come direttore sanitario non vado spesso come gli altri a vedere, sebbene sappia sempre ciò che accade e mi assicurano che vengono rispettate le leggi. Se quel che è stato fatto è fuori legge, faccio mea culpa da parte mia e di tutti. Sono felice della task force di controllo, è importante venga fatto, vuol dire essere tutelati. Ripartenza? E' un pretesto per dire di no. Non è una disfida la mia, ho fatto i complimenti al CTS sulla responsabilità civile e penale. Lo vedo come un messaggio positivo, l'unica cosa che mi permettevo di contestare, per dire la mia come medico, è fare i tamponi ma stare attenti perché i reagenti servono alla popolazione. Poi dicono di isolare tutti se c'è un positivo, allora sono responsabile o irresponsabile? La mia è una richiesta di chiarimento".

Sbandato
14 Maggio 2020 | 20.56
EMANUELE-B
14 Maggio 2020 | 20.51
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 16.26

Non voglio passare per freddo, cinico o calcolatore, ma con tutta la simpatia che può suscitare il comunicato, che tocca le corde romantiche di un calcio sempre più "retrò", ci vedo anche tanta retorica pretestuosa (come per quello degli Ultras dell'altro giorno eh ... cambia un po' la forma ma la sostanza è quella), soprattutto quando ci si chiede se si possa giocare mentre alcune di queste "gocce" lottano per il posto di lavoro ... allora prima del virus non esistevano povertà, miseria e disoccupazione forse? Magari qui in Lombardia eravamo abituati bene, in altre zone d'Italia (per non parlare dell'Africa o dell'America Latina) allora non si sarebbe mai dovuto giocare a calcio!

E, proprio a questo riguardo, la tesi sarebbe che, per rispetto dei tifosi che non possono andare allo stadio a manifestare la loro passione, allora debbano perdere il loro posto di lavoro anche tutti quelli che, dietro le quinte del mondo del pallone, lavorano e ci campano? Detto e stradetto ma lo ripeto ... non è certo per le PAY-TY o per il top-player che è giusto ricominciare, ma per tutelare i magazzinieri, i fisioterapisti, i portaborse, gli autisti, i cameramen e chiunque faccia parte dell'indotto del calcio, così come, con tutte le cautele del caso, è giusto che ripartano i bar, i parrucchieri, i ristoranti e chiunque altro. 

Certo, la FIGC, la Lega Calcio e le società sportive non lo fanno principalmente per questo, chiaro ... lo fanno anzitutto per il loro tornaconto, così come lo fanno le fabbriche, che non hanno tenuto chiuso manco quando dovevano non certo per il bene dei loro dipendenti e dei loro terzisti ma per il proprio profitto ... ma poichè in Occidente funziona così almeno dai tempi del MedioEvo se non prima, meglio ricominciare senza pubblico che non ricominciare affatto.

Lorenz67
14 Maggio 2020 | 18.06
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 16.44
Paolo74
14 Maggio 2020 | 17.12
brignuca
14 Maggio 2020 | 14.25
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 16.26

Non voglio passare per freddo, cinico o calcolatore, ma con tutta la simpatia che può suscitare il comunicato, che tocca le corde romantiche di un calcio sempre più "retrò", ci vedo anche tanta retorica pretestuosa (come per quello degli Ultras dell'altro giorno eh ... cambia un po' la forma ma la sostanza è quella), soprattutto quando ci si chiede se si possa giocare mentre alcune di queste "gocce" lottano per il posto di lavoro ... allora prima del virus non esistevano povertà, miseria e disoccupazione forse? Magari qui in Lombardia eravamo abituati bene, in altre zone d'Italia (per non parlare dell'Africa o dell'America Latina) allora non si sarebbe mai dovuto giocare a calcio!

E, proprio a questo riguardo, la tesi sarebbe che, per rispetto dei tifosi che non possono andare allo stadio a manifestare la loro passione, allora debbano perdere il loro posto di lavoro anche tutti quelli che, dietro le quinte del mondo del pallone, lavorano e ci campano? Detto e stradetto ma lo ripeto ... non è certo per le PAY-TY o per il top-player che è giusto ricominciare, ma per tutelare i magazzinieri, i fisioterapisti, i portaborse, gli autisti, i cameramen e chiunque faccia parte dell'indotto del calcio, così come, con tutte le cautele del caso, è giusto che ripartano i bar, i parrucchieri, i ristoranti e chiunque altro. 

Certo, la FIGC, la Lega Calcio e le società sportive non lo fanno principalmente per questo, chiaro ... lo fanno anzitutto per il loro tornaconto, così come lo fanno le fabbriche, che non hanno tenuto chiuso manco quando dovevano non certo per il bene dei loro dipendenti e dei loro terzisti ma per il proprio profitto ... ma poichè in Occidente funziona così almeno dai tempi del MedioEvo se non prima, meglio ricominciare senza pubblico che non ricominciare affatto.

basco67
14 Maggio 2020 | 15.32
ReMo
14 Maggio 2020 | 15.06
dagliStates
14 Maggio 2020 | 14.34