Che abbia inizio il blitz Borussia! – by Giuliobas

19-02-2018 17:49 2 C.

Risultati immaginiNegli occhi e nel cuore ancora l’impresa quasi sfiorata dai ragazzi di Gasperini di uscire indenni dal Signal Iduna Park a Dortmund, in testa, non lo neghiamo, la gara di ritorno di Reggio Emilia, nel bel mezzo la venticinquesima giornata di campionato che rappresenta uno scontro diretto per la prossima Europa League.

A Bergamo arriva la Fiorentina di Pioli alla ricerca di una vittoria che la possa rilanciare in corsa per un posto tra le prime sette della classifica. Gasperini opta per un naturale e moderato turnover con qualche cambio imposto dai tanti impegni ravvicinati che la sua formazione dovrà affrontare. In porta Berisha viene rimpiazzato da Gollini che guida la solita difesa a tre in cui nei titolari rispetto a Dortmund viene confermato Caldara al centro(che inizialmente indossa una mascherina speciale dopo il brutto scontro con Batshuayi che gli ha procurato la rottura del setto nasale), che viene affiancato a destra da Mancini e a sinistra da Palomino. Nel cuore pulsante del gioco nerazzurro gli interni di centrocampo sono sempre loro,Freuler e De Roon, mentre le corsie esterne vengono rivoluzionate dove Castagne e Gosens fanno rifiatare Hateboer e Spinazzola. In avanti la coppia Gomez-Petagna guida l’attacco con Cristante a supporto. Una pillola statistica: i due amici per la pelle non giocavano insieme da titolari da fine dicembre, dalla sfida casalinga contro il Cagliari.

La Viola, storica bestia nera per l’Atalanta, scende in campo con il 4-3-3. Davanti all’ ex Sportiello la retroguardia toscana è composta da Milenkovic, Pezzella, Astori e Biraghi.  Badelj si posiziona in mediana con Benassi e Veretout a fungere da mezz’ala ad innescare il trio offensivo formato da Gil Dias, Simeone e Chiesa.

Sotto una leggera pioggerellina,avvolte da un clima freddo,agli ordini del fischietto campano Maresca, le squadre entrano in campo molto intraprendenti e cercano di proporsi in avanti. Al 5′ prima potenziale occasione per la Dea con il cross di Gomez che non viene ben sfruttato dai piedi di Petagna. Ribaltamento di fronte e Simeone, lanciato, mette a sedere Caldara e da buonissima posizione spara dritto in curva Nord con Veretout libero sul dischetto che ancora sta aspettando la palla. Subito un focus sui due protagonisti di quest’azione: il difensore ormai prossimo all’approdo alla Juventus ad inizio gara sembra impacciato, infastidito dalla maschera che infatti toglie quasi subito gettandola fuori dal terreno di gioco, mentre il figlio d’arte è scatenato, forse anche troppo frenetico, irruento quando travolge Mancini e spende male il cartellino giallo. Un provvidimento che a metà frazione potrebbe diventare rosso quando il Cholito fa ostruzione e non permette la battuta di una punizione nerazzurra a De Roon: Maresca (buonissima direzione nel complesso) tira un’occhiataccia all’attaccante, fa prevalere il buon senso (aggiungo giustamente) e lascia correre, anche se da regolamento avrebbe avuto tutti i diritti di estrarre il rosso.

La gara prosegue a ritmi abbastanza elevati con l’Atalanta che inizialmente fatica a trovare i giusti automatismi, le  distanze in campo,i giusti equilibri, la squadra non è corta come al solito e la Fiorentina riesce a giocare in verticale alla ricerca subito delle punte e sfrutta i corridoi liberi che si creano tra i giocatori di casa.
Al 17′ su sblocca il match: Badelj si infila e dal limite prova la conclusione, Gollini si distende alla sua destra, sulla palla arriva Chiesa che non va al tiro ma serve al centro lo stesso numero 5 viola che indisturbato insacca nell’angolino basso.

Gli orobici per la terza gara consecutiva in una settimana vanno sotto nel punteggio e devono rincorrere il risultato. Al 20′ una magia di Gomez di tacco libera Cristante che però sul tiro viene prontamente stoppato in area da Astori. Comincia un asfissiante ma sterile giro palla per gli uomini di Gasperini che però faticano a superare una Fiorentina schierata a difesa del vantaggio tutta dietro la linea della palla,e un po’ sulle gambe e meno lucidi del consueto sbagliano qualche passaggio di troppo con Chiesa & C. che ripartono in contropiede, cercando di colpire in velocità la retroguardia. Al 28′ infatti Simeone orchestra la ripartenza, attende e serve Gil Dias che tenta il colpo da biliardo sul secondo palo ma il tentativo termina out. Nel finale altalena di emozioni: al 39′ Cristante si libera in area e mette al centro una palla insidiosa che attraversa tutto lo specchio della porta ma Gomez in ritardo non ci arriva; al 41′ Chiesa viene chiuso in corner da un attento Mancini e due minuti più tardi Astori da angolo di testa va vicinissimo al raddoppio. Proprio sul finire di primo tempo mentre il pubblico si lamenta del solo minuto di recupero concesso dal direttore di gara, Castagne conquista una punizione sulla destra, Gomez batte e Petagna senza nemmeno saltare di testa torna al gol e  firma in extremis l’1-1.

Nella ripresa l’Atalanta attacca sotto la Curva Pisani (tra l’altro ricordato poco prima del fischio d’inizio a 21 anni di distanza dalla sua morte ricorsa lo scorso 12 febbraio) sull’onda dell’entusiasmo parte forte con la convinzione di poter ribaltare la pratica, ma uno svarione difensivo regala un brivido agli oltre 17 mila sugli spalti con Benassi che contrastato da Palomino finisce a terra in area: tutto regolare, anzi Maresca ammonisce la mezz’ala di Pioli reo di simulazione. Al 58′ da una punizione come in occasione della rete del pari Gomez dalla destra mette dentro, sempre Petagna va con la testa ma Sportiello stavolta la toglie dall’incrocio. Al 62′ Castagne prova dal limite ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Al 71′ dentro il mattatore di Dortmund, Ilicic, che rileva Cristante e poco più tardi Gasp prova a cambiare inserendo Hateboer per Mancini (appena ammonito) e passando alla difesa a 4. Al 76′ Biraghi mette paura ai nerazzurri con un tentativo potente dai 35 metri che non va tanto distante dall’eurogol. Al 78′ anche il Papu rischia di siglare una rete strepitosa direttamente da cross ma Sportiello smanaccia. Tra l’83’ e l’86’ Milenkovic con due falli su Gomez viene cacciato scatenando l’ingiustificata reazione del tecnico ospite Pioli: rosso ineccepibile. Atalanta che chiude con l’uomo in più e con Freuler con un diagonale velenoso sfiora il palo alla destra di Sportiello. Nel recupero paradossalmente è la Fiorentina ad avere la migliore palla gol con Badelj che approfitta di un errore in disimpegno di Hateboer, serve Falcinelli che da posizione defilata spedisce alto.Sul versante opposto Ilicic fa fuori due uomini avversari, si accentra, tenta il gol dell’ex ma il suo sinistro è troppo debole.

Finisce dunque in parità il primo posticipo, come nella gara di andata. L’Atalanta conquista un buon punto che muove la classifica(pochi scossoni con la sola vittoria del Milan contro la Samp, mentre Toro e Udinese sono uscite sconfitte dai rispettivi incontri), in rimonta, contro una rivale per l’Europa(che rimane alla debita distanza di 6 punti) che tra l’altro non ha impegni infrasettimanali. Buone risposte dal turnover soprattutto sugli esterni: sia Castagne che Gosens hanno compiuto un ottimo lavoro in entrambe le fasi di gioco con criterio, giusta misura e intraprendenza. Sempre bene Freuler e De Roon che a questo credo nascondano una bombola d’ossigeno infinito sotto la “camiseta” visto e considerato che sono sempre in campo e chiudono sempre tra i primi per chilometri percorsi. In avanti Gomez in ripresa, Petagna finalmente ha trovato una rete importante,infine  nel reparto arretrato  dopo un inizio difficile  Caldara è eroico, convince ancora Mancini, mentre Palomino è a volte frettoloso, gioca di rilancio, i piedi sembrano essere scordinati con il cervello ma nel complesso è efficace.

E allora adesso concentrazione massima, cuore e gambe alla notte di giovedì: Reggio Emilia è pronta ad essere invasa dai bergamaschi che spingeranno all’unisono verso l’ennesima impresa perché come recitava uno striscione apparso ieri in Nord “Uniti non ci può fermare niente”.

Che abbia inizio il blitz Borussia!

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By Staff di Atalantini.com


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