Glenn, niente Liverpool per colpa di un treno…

23-11-2017 19:00 3 C.

Incontriamo Glenn Stromberg al Wanda Metropolitano di Madrid, dove si trovava per commentare la sfida tra Atletico e Roma. Gli incroci con l’Italia, evidentemente, per lui sono cosa frequente. In generale e nell’ultimo periodo. Ma quello che gli sta più a cuore se lo perderà.

“Mi ero già organizzato. Devo andare a Liverpool per commentare la partita dei Reds contro il Chelsea di sabato prossimo, quindi era perfetto. Mi ero organizzato per andare a Liverpool qualche giorno prima e vedere Everton-Atalanta. Ma cosa è successo? A Göteborg verrà presentato un nuovo treno ad alta velocità. Hanno chiesto alla gente come nominarlo. E loro l’hanno chiamato Glenn. Mi hanno invitato, non posso mancare”.

Restando sull’attualità, come ha vissuto la sfida tra Svezia e Italia?

“Sapevo che avrei faticato a stare tranquillo visto che mi chiamavano tante tv e radio, quindi sono andato a visitare mia figlia a Tenerife e ho trovato il modo di viverla più distaccato. Sapevo che non era una partita così squilibrata come dicevano tutti, era un 50 e 50. Per questo non sono stupito come tanti altri”.

In Italia è passata l’idea che la Svezia non sia comunque una squadra di livello…

” Chi ha sempre seguito questa nazionale, però, sa che magari fatica a segnare con le piccole. Ma contro le grandi si esalta. Non siamo mai stati una nazionale che va alle fasi finali di un torneo e lo fa per vincere. Però siamo un avversario ostico per le big, sempre difficile da battere. Il girone di qualificazione con Francia e Olanda lo ha testimoniato.”

Fa specie però pensare che il giocatore svedese dell’anno, dopo il dominio di Ibrahimovic, sia Granqvist…

“Voi lo avete visto al Genoa e anche in nazionale è stato spesso criticato. Ma nel 2017 i migliori sono stati Forsberg, il miglior assistman della Bundesliga, e Granqvist. Alla fine, per quello che ha fatto vedere con il Krasnodar, non si può dire che sia un premio immeritato. Anzi. È diventato capitano e anche in nazionale è stato determinante”.

Lei porterebbe Ibrahimovic al Mondiale?

” Non hai idea di quanto se ne stia parlando in Svezia. Ne parlano tutti senza sapere se lui ha voglia di tornare in nazionale o no. Posso dirti che Zlatan ha fatto qualcosa di grande anche solamente per il fatto di essere tornato in campo in tempi così brevi. Per il Mondiale, però, è presto. Bisogna vedere come starà la prossima primavera.”

Da voi si parla già di convocazioni, da noi si discute della nostra crisi. Colpa di Ventura o di un movimento in flessione?

“Vorrei rispondere nel dettaglio, ma non seguo il campionato italiano con l’attenzione sufficiente per poterlo fare. Si tratta di problemi complessi. E io riesco a seguire solo la mia Atalanta…”.

Se l’aspettava così in alto?

“Se parliamo di adesso, sì. Se parliamo di un anno fa, no. Ma Gasperini è riuscito a convincere un gruppo di ragazzi a giocare con convinzione un calcio coraggioso. E vedere l’Atalanta in Europa non stupisce. Da un anno e mezzo è al top”.

Tra i tanti nomi che si fanno per il futuro della panchina dell’Italia c’è anche quello di Gasperini. Come lo vedrebbe?

” Non posso valutare le altre candidature. Ma posso dirvi quello che ho visto io. Un allenatore che ha plasmato una squadra e l’ha resa grande. Adesso l’Atalanta può risentire un po’ dell’impatto della doppia competizione, però nemmeno tanto. Però va su tutti i campi e gioca sempre a testa alta, impone il proprio gioco. E, questa, è una dote rara.”
 
Fonte: it.eurosport.com
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By Gandalf


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