Incontriamo Glenn Stromberg al Wanda Metropolitano di Madrid, dove si trovava per commentare la sfida tra Atletico e Roma. Gli incroci con l’Italia, evidentemente, per lui sono cosa frequente. In generale e nell’ultimo periodo. Ma quello che gli sta più a cuore se lo perderà.
“Mi ero già organizzato. Devo andare a Liverpool per commentare la partita dei Reds contro il Chelsea di sabato prossimo, quindi era perfetto. Mi ero organizzato per andare a Liverpool qualche giorno prima e vedere Everton-Atalanta. Ma cosa è successo? A Göteborg verrà presentato un nuovo treno ad alta velocità. Hanno chiesto alla gente come nominarlo. E loro l’hanno chiamato Glenn. Mi hanno invitato, non posso mancare”.
Restando sull’attualità, come ha vissuto la sfida tra Svezia e Italia?
“Sapevo che avrei faticato a stare tranquillo visto che mi chiamavano tante tv e radio, quindi sono andato a visitare mia figlia a Tenerife e ho trovato il modo di viverla più distaccato. Sapevo che non era una partita così squilibrata come dicevano tutti, era un 50 e 50. Per questo non sono stupito come tanti altri”.
In Italia è passata l’idea che la Svezia non sia comunque una squadra di livello…
Fa specie però pensare che il giocatore svedese dell’anno, dopo il dominio di Ibrahimovic, sia Granqvist…
“Voi lo avete visto al Genoa e anche in nazionale è stato spesso criticato. Ma nel 2017 i migliori sono stati Forsberg, il miglior assistman della Bundesliga, e Granqvist. Alla fine, per quello che ha fatto vedere con il Krasnodar, non si può dire che sia un premio immeritato. Anzi. È diventato capitano e anche in nazionale è stato determinante”.
Lei porterebbe Ibrahimovic al Mondiale?
Da voi si parla già di convocazioni, da noi si discute della nostra crisi. Colpa di Ventura o di un movimento in flessione?
“Vorrei rispondere nel dettaglio, ma non seguo il campionato italiano con l’attenzione sufficiente per poterlo fare. Si tratta di problemi complessi. E io riesco a seguire solo la mia Atalanta…”.
Se l’aspettava così in alto?
“Se parliamo di adesso, sì. Se parliamo di un anno fa, no. Ma Gasperini è riuscito a convincere un gruppo di ragazzi a giocare con convinzione un calcio coraggioso. E vedere l’Atalanta in Europa non stupisce. Da un anno e mezzo è al top”.
Tra i tanti nomi che si fanno per il futuro della panchina dell’Italia c’è anche quello di Gasperini. Come lo vedrebbe?
By Gandalf