Atalanta bella e imperfetta: è la difesa il punto debole. Con la testa al Borussia
Tra il Borussia e il Borussia c’è la Fiorentina, scrive La Repubblica. Il momento migliore per incontrare l’Atalanta, con la qualificazione in bilico: i bergamaschi all’Europa sono molto più attaccati di buona parte dei candidati alle elezioni e — a propria insaputa — una scelta l’hanno fatta. In Coppa le prestazioni sono sempre notevoli, in Italia talvolta l’Atalanta sembra non crederci. E così ecco la sconfitta con il Cagliari e il pareggio con la Spal. Due risultati ottenuti in casa, oltretutto. Perché all’Atleti Azzurri d’Italia ultimamente i nerazzurri fanno meno risultato. Segno di una squadra che, spinta dal pubblico, guarda avanti, verticalizza e allunga, ma a volte freneticamente, tanto da permettere agli avversari di chiudersi e ripartire.
Di questo Pioli dovrebbe tenere conto. Le cose migliori l’Atalanta le fa spesso tutte assieme, cioè in ogni partita ha una fase più o meno lunga (a Dortmund 20’) di tremendismo, come si diceva del Torino di Radice in cui tutti raddoppiano la velocità, triangolano, tirano, senza dare mezzo secondo di tregua. E questo bisogna impedirlo. La tattica migliore sarebbe ribattere colpo su colpo, ma bisognerebbe avere gli uomini e i mezzi atletici. Ovviamente bisogna tener conto di cosa sceglierà Gasperini in attacco. Se metterà una punta centrale di peso, creargli una gabbia intorno, con più attenzione se sarà Cornelius che unisce peso e velocità, a differenza di Petagna, che svaria meno e segna ancor meno, e semmai fa la torre. Se invece Gasp sceglierà mezzepunte larghe come giovedì, bisognerà impedirgli le sventagliate da una fascia all’altra e al contempo curare bene gli inserimenti centrali dei centrocampisti.
Un aiuto a Pioli potrebbe essere l’assenza di Caldara: lo stopper è il migliore lì dietro, mentre Toloi e Palomino potrebbero trovare difficoltà contro Simeone.
fonte fiorentina.it
By marcodalmen