Lettera : ”Gentile Signor Giampiero Gasperini”

12-01-2017 15:50 59 C.

Da tifoso di lungo corso dell’Atalanta la voglio e devo ringraziare. Non la conosco, professionalmente parlando se non da quello che si vede in campo ed è proprio per questo che le scrivo.

Non capita spesso che, chiusa una gara con una sconfitta, si sia sereni e con il sorriso sulle labbra, con lei capita, fortunatamente poco.

Non è difficile da spiegare, molti di noi tifosi dell’Atalanta, così come quelli del Genoa dove lei ha praticato la sua arte, sono profondamente legati al territorio e la nostra squadra è per noi qualcosa di più di quanto possa esserlo per un tifoso di Palermo della Juventus o di uno di Pechino dell’Inter. Le nostre peculiarità, magari un po’ sfiorite con la globalizzazione ma sempre vive nello zoccolo duro del tifo, ci portano ad essere un popolo concreto che apprezza molto chi parla poco, soprattutto a sproposito e di contro lavora tanto. Allenatori “glamour” li lasciamo alle cosiddette nobili, a noi interessa che il nostro condottiero lavori, sbagli e metta una pezza, ed a fine partita non trovi sempre una scusa per giustificare una prestazione non proprio brillante.

Sarebbe stato più facile scriverle questa lettera dopo una affermazione brillante od epica (calcisticamente parlando) quale quella del 2 tempo con la Roma ed invece lo voglio fare dopo una sconfitta contro la squadra probabilmente più invisa d’Italia.

Ieri, stando alle notizie che i media avevano diffuso, mi aspettavo in campo una squadra parecchio rimaneggiata ed invece accendendo la tv trovo il meglio possibile. Sembra un dettaglio da poco ma, nell’ottica di quanto scritto sopra, non lo è. Significa crederci, non abbassare la testa davanti a chi è più forte di te in prospettiva di un altro impegno ravvicinato, significa passare il messaggio alla squadra che non esiste una montagna non scalabile.

Poi il primo tempo dei bianconeri con un Dybala versione marziano ha incanalato le cose in un modo a noi poco propizio.

Altri allenatori, sotto 2-0 all’intervallo in casa dei campioni in carica avrebbero tirato i remi in barca, fatto cambi conservativi per far rifiatare i più bisognosi in vista dell’incontro di domenica, lei no, ha ridisegnato la squadra cambiando più volte modulo fino a che, complice anche un calo degli avversari, ha cominciato a metterli all’angolo.

E’ anche di questo che la voglio ringraziare, il punto più difficile, per una realtà come la nostra, è quello di cambiare mentalità e non accontentarsi una volta arrivati ad un risultato minimo (la salvezza) facendo qualche buona partita rivedendo la grinta che una provinciale come noi dovrebe sempre mettere in campo, solo in modo saltuario.

Non voglio parlare di come si è poi evoluto l’incontro, non è significativo ai fini del concetto che voglio passare, è mio desiderio solo sottolineare due ultimi punti: il cambio del Papu rafforza l’idea del “non mollare mai”, il vedere i bianconeri che perdono tempo con tutti il repertorio dei mezzucci e che si rifugiano nell’angolo a coprire la palla, mi ha riempito il cuore di gioia, la Juve, in quel momento, aveva paura di non farcela.

Grazie lo ho scritto all’inizio di questa lettera, e lo confermo, per aver rotto la catena del “gioca il più esperto” e non il più in forma o funzionale al suo gioco, da troppi anni ci eravamo abituati a questo approccio.

Verranno giorni meno buoni, questo è fatale ma questa prima parte di stagione è per gioco, dedizione ed impegno quanto io vorrei sempre vedere da chi indossa la nostra casacca, grazie Signor Giampiero Gasperini.

 

Brignuca

Bookmark (0)
ClosePlease loginn
0 0 votes
Article Rating

By Staff di Atalantini.com


CONDIVIDI SU
Accedi


Iscrviti
Notifica di
59 Commenti
Nuovi
Vecchi
Inline Feedbacks
View all comments

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
59
0
Would love your thoughts, please comment.x