Mazzarri in conferenza stampa. Elogi all’Atalanta

21-04-2018 12:53 2 C.

La squadra si presenta a questa partita con defezioni, giocatori in bilico. Tante incognite che si aggiungono alle difficoltà della sfida.

“Per me la coerenza è più importante di altre cose. Se uno è se stesso, porta avanti quello che ha in testa sempre. Da quando sono arrivato ho sempre detto che la prossima partita è sempre la più importante. Bisogna prendere punti ogni singola partita, è inutile fare ragionamenti di lungo termine. Per quanto riguarda l’Atalanta: hanno fatto delle cose meravigliose. Dall’anno scorso hanno intrapreso un percorso incredibile. Dispiace per come sono usciti dall’Europa League perchè, per come hanno giocato, e per quello che hanno fatto nel girone arrivando davanti a Lione ed Everton, meritavano di andare avanti. Non è più l’Atalanta di qualche anno fa, una squadra di media classifica. Ora è una squadra di primissimo livello, sul proprio campo, difficile e caldo. Per noi, è come affrontare una big. Dobbiamo andarci preparatissimi. Mi conforta il fatto che questa squadra ha cominciato a far vedere di essere squadra, di giocarsela con le big. Sono fiducioso. Non mi piace piangere sugli assenti, penso e spero che chi giocherà domani mi farà vedere di meritare la conferma per l’anno prossimo e che in quest’anno avrebbe meritato di più. Ci sono pochi giorni a disposizione, ma i concetti li conoscono anche chi ha giocato bene. Sappiamo che dobbiamo migliorare, cercare sempre di fare qualcosa di più. Ci sono variabili in più, come il giocare di giorno. Il dottore starà attento all’alimentazione, noi alla preparazione tecnico-tattica. Guarderemo tutto, sperando di fare una bella partita”.

“Loro ripartono veloce, ma anche quando partono da dietro sono bravi, si muovono tutti, si muovono tra le linee. Sono giocatori che hanno volume fisico ma anche passo. E’ una partita che affrontiamo con qualche defezione. Penso che chi andrà in campo farà vedere che è all’altezza degli altri”.

La classifica dice che questa è un’occasione irripetibile per alimentare il sogno Europa.

“In matematica siete più bravi voi. Noi dobbiamo pensare ai fatti. Poi se le circostanze giocheranno a nostro favore, ben venga. Altrimenti il lavoro fatto quest’anno sarà produttivo perchè inizieremo a lavorare l’anno prossimo avendo già posto delle basi. L’anno prossimo non credo andranno via tutti, no? Lo zoccolo duro rimarrà, e sapranno già quali sono i nostri concetti di base. Poi finchè la matematica tiene vivo un sogno, sogniamo fino alla fine, che dobbiamo fare. Ma è un discorso vostro, mi ci avete tirato dentro…”

Sul profilo tattico, cambierà qualcosa? L’Atalanta gioca a specchio.

“Se non cambieremo nulla nè io nè Gasperini, ci saranno dieci duelli, a tutto campo. Cercheremo di dare degli input ai giocatori.

Come stanno gli infortunati?

“Iago prova oggi. E’ molto in dubbio. Parleremo col dottore e vedremo. Barreca non ce la fa, ha un problema muscolare e non sarà a disposizione. Poi non ci sono i due squalificati. Obi lo stesso, non sarà a disposizione, per un piccolo stiramento”.

A destra, invece, De Silvestri è squalificato, Barreca non ci sarà. Chi potrebbe giocare? Molinaro probabilmente non ha i novanta minuti nelle gambe.

“Se dovessi far giocare solo chi ha i novanta minuti nelle gambe, non arriverei a undici giocatori. Ad esempio, Niang non li ha. Potrebbero esserci delle scelte di far partire giocatori titolari sapendo già di doverli sostituire ad un certo punto Molinaro? Vedremo. Vedrete domani, all’annuncio delle formazioni, cosa ci inventeremo”.

La sfida nella sfida può essere anche quella tra lei e Gasperini.

“Di me non voglio parlare io, parlatene voi. Di Gasperini invece si può parlare solo bene. Lui ha i fatti dalla sua parte. All’Atalanta ha trovato terreno fertile, in una società che lo ha messo in condizione di fare il suo calcio, e ha fatto cose strepitose. Non si tratta di una sviolinata, non è che ci sentiamo tutti i giorni io e lui. E’ semplicemente prendere atto di quello che succede”.

Come ha visto Molinaro in settimana?

“Sta bene, è un professionista incredibile, ha una cura del fisico maniacale. Non ha i novanta minuti nelle gambe, diciamocelo. Ma è uno che fa una vita religiosa. E’ uno di quelli che, se c’è bisogno, non ci sono dubbi che darà tutto quello che ha”.

Si attende qualcosa in più da Rincon?

“E’ normale che chi ha tirato la carretta tutto l’anno, come lui o Falque, possa avere un momento di calo. Bisogna dargli una mano a fare passare questo momento. Sono due giocatori importantissimi, la squadra deve sostenerli. Prendo ad esempio Baselli: ha avuto un appannamento, poi lo abbiamo tenuto fuori a Verona dandogli un turno di riposo. Da lì è ripartito e pian piano è arrivato alla forma top. Peccato che domani sia squalificato, sarebbe stato importante. Rincon comunque sta bene, oggi c’è l’ultimo sprint della rifinitura. Se andrà in campo, sono convinto che farà meglio rispetto a quanto fatto col Milan”.

Come sta Belotti? Se ci sarà un rigore, lo calcerà lui?

“Ci parlo sempre. A livello psicologico gli ho detto quello che dico a voi, non ho retropensieri. Avendo Donnarumma davanti, che ha una stazza incredibile, quel rigore lo ha tirato in modo giusto. E’ andato con personalità sul dischetto ed è andata male. Se lo avesse tirato in un altro modo, gli avrei detto: te la sei andata a cercare. Invece ha tirato una fucilata, non la poteva parare nessuno. L’unico errore è che ha messo il piede d’appoggio in modo sbagliato e la palla è andata sulla traversa per dieci centimetri. Se tirerà lui i rigori? Prima di tutto voglio che faccia una partita vera, un partitone. Per chi tira i rigori ho delle soluzioni in testa, ne parlerò coi ragazzi. Di solito ho una scaletta: primo rigorista, secondo e terzo. Faremo anche qualche prova oggi, per levare questa cabala degli ultimi tempi sui rigori, anche se da quando ci sono io è stato il primo rigore sbagliato”.

Là dietro ci sono i veterani Burdisso e Moretti che giocherebbero la terza partita: potrebbero esserci delle novità? E davanti, Edera può partire titolare?

“Dietro, numericamente siamo contati. Sono dei professionisti, uomini che fanno una vita da veri professionisti. La maggior parte di loro deve fare un ultimo sforzo. Poi è vero che ho ancora dei dubbi, un paio di decisioni le devo ancora prendere. I giovani che si propongono? Bene che ci siano… Se giocheranno? Non fatemi sbilanciare…”

Dal punto di vista tattico si può pensare ad un Toro che rubi palla per ripartire?

“Contro il Milan si è visto un Toro che ha rubato palla ed è ripartito veloce conquistandosi il corner del gol. Chiaro che un gioco così è dura farlo per novanta minuti. Poi domani è la terza partita in una settimana, tanti le hanno giocate tutte e tre. Poi c’è la variabile dell’orario: alle tre del pomeriggio (non solo per noi ma per tutti) adesso ci sono i primi cambi. Ci sarà da affrontare un discorso di gestione dei momenti della partita. A me piacerebbe fare questo gioco per novantacinque minuti, ma poi bisogna vedere se i giocatori ce la fanno”.

Dopo tre mesi e mezzo di lavoro, che cosa la soddisfa di più?

“Il fatto che i ragazzi mi stanno appresso, si affidano a me. Questo mi fa piacere, dimostra che sono credibile. Non è facile, tutti gli allenatori devono verificare questo per prima cosa, altrimenti è difficile portare in pratica le proprie idee. Per il momento, come ho detto prima, a livello individuale sono contento che Ljajic, dopo l’inizio che ha avuto, faccia il calcio che piace a me. Che faccia ciò che io pensavo potesse fare. Questo va a vantaggio della squadra e di lui stesso. Ora deve farlo sempre, non solo a tratti. Lui deve pensare che questo deve essere il suo modo di essere”.

toronews.net

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By Staff di Atalantini.com


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