“Quo Vadis Dea?” – Fotofinish

17-05-2018 04:44 14 C.

E SE QUEL GOL DI MASIELLO…

Ormai l’Europa è questione di matematica.
Come avevamo previsto in uno dei casi più particolari, la Fiorentina ora può solo raggiungerci ma, essendo il confronto diretto alla pari, conterà la differenza reti, che al momento vede l’Atalanta in vantaggio di sette reti: i viola praticamente hanno le stesse probabilità che aveva il Napoli di vincere lo scudetto una settimana fa.
Capiamo gli scongiuri, ma al momento preferiamo concentrarci sulle probabilità, quelle ancora vive, di arrivare al sesto posto. Chiariamo subito una cosa: qualcuno avrebbe voluto una Fiorentina più agguerrita contro il Milan, proprio per questa ragione, ma in questo modo il rischio di beffa sarebbe aumentato.
Non dimentichiamo che l’Atalanta in questo campionato ha avuto pochi rimpianti. Se pensiamo a Europa League e Coppa Italia qualche pensiero ancora è ben presente. Il passaggio con il Dortmund era ad un passo, e anche in Coppa Italia con un filo di buona sorte in più e un arbitraggio più equo forse avremmo potuto arrivare in finale proprio con il Milan, squadra che si è dimostrata alla portata. Insomma, in questa stagione ci sono dei bivi netti che ci hanno chiuso le porte in faccia, ma in campionato anche le poche partite che potevano costare una stagione, la prossima, sono state ampiamente riscattate.
Una settimana fa la Sampdoria è uscita di scena, l’unica che, seppure in modo non netto, non ci ha concesso nessun punto: vederla perdere il treno per l’Europa ha cancellato le smorfie date da quei risultati.
Ora è toccato alla Fiorentina: dopo il pareggio strappato all’ultimo a Firenze è arrivato un pari piuttosto modesto, in un momento in cui l’Atalanta, senza il pensiero del ritorno con il Borussia, sembrava ampiamente superiore. Beh pensatela come volete, ma vederla fuori dai giochi dovrebbe farci fare un bel sospiro di sollievo. Il Cagliari dopotutto non è una squadra facile, soprattutto in casa, quindi fa piacere sapere che anche una sconfitta non ci toglierà il sogno.
E il Milan? Se non dovessimo riuscire a superarlo all’ultima curva qualche rimpianto forse ci sarà, sia per i punti persi qua e là sia per non averlo battuto nell’ultima in casa. Parliamo della ciliegina sulla torta chiaramente, perché questa stagione è stata fantastica in ogni caso. Eppure il gol di Masiello sembra un segnale: può diventare davvero importante solo se finiremo appaiati ai viola o se ci permetterà di raggiungere il sesto posto. Ci piace pensare che il destino punti a quest’ultimo lieto fine.

FESTA PER DUE?
Attenzione, perché i risultati di domenica hanno ribaltato la classifica e l’impresa dei sardi li ha riportati in zona salvezza. Ora rischiano soprattutto Crotone, ospite del Napoli, e Spal, che ospita la Sampdoria. Udinese e Chievo, difficilmente torneranno in gioco, anche alla luce del calendario favorevole, così la volata si deciderà su tre campi, tra cui appunto il Sant’Elia.
Visto il favore fatto dal Cagliari, reduce dall’impresa al Franchi, sarebbe bello pensare che, pur onorando la partita fino in fondo, anche per puntare al sesto posto, le notizie provenienti dagli altri campi siano positive e trasformino una giornata decisiva in una festa per entrambe le squadre. Sarebbe un peccato affondare i sardi, vuoi per la simpatia della tifoseria o per il semplice fatto di festeggiare l’Europa in un contesto di umore opposto. Non dimentichiamo che circa una decina di anni fa anche noi vivevamo certe emozioni e non ci avrebbe certo fatto piacere vedere esultare gli avversari per un traguardo prestigioso mentre noi tristemente vivevamo l’incubo retrocessione. Nel caso succedesse ai sardi sarebbe bello mostrare rispetto anche in questo.
L’anno scorso abbiamo sconfitto l’Empoli, ma la qualificazione all’Europa League era ancora da conquistare, proprio grazie a quei punti importantissimi, e l’Empoli si sarebbe giocata tutto a Palermo: situazione completamente diversa.
L’ideale in un mondo utopistico sarebbe giocare spegnendo radio e tabelloni, ma si sa che non è fattibile. L’Atalanta di Gasperini si trova per la prima volta in una situazione del genere e vedremo se onoreremo il campionato fino in fondo: in tutta onestà non ci sarebbe da stupirsi se, con il Milan in netto vantaggio e notizie poco positive per i sardi , il Cagliari riuscisse ad ottenere un risultato positivo. La speranza è che dagli altri campi arrivino buone nuove per entrambi e l’Atalanta possa regalarsi il sesto posto con la sua qualità, senza poi dover trattenere la propria gioia.

IL SORRISO DEL GASP
La squadra avversaria non è affatto scarsa, anzi desta qualche perplessità trovarla nei bassifondi: Pavoletti, Sau, Farias e Joao Pedro sono giocatori di buon livello, ma bisogna saperli sfruttare in un contesto di gioco che probabilmente non è stato trovato. Questo dovrebbe aumentare a dismisura i meriti di Gasperini che, in una stagione dove Chievo e Udinese hanno vissuto un tracollo, nonostante alcune serie positive, e Sassuolo, Genoa e Bologna non sono andati molto oltre, ha riportato in Europa una squadra con il triplo impegno. Tanto di cappello.
Ricordiamo che un anno fa è arrivata una sonora sconfitta in Sardegna, ma la squadra di Gasperini era ancora una roccia da scolpire, quindi difficile fare confronti. Anche in questa stagione i sardi ci hanno battuti, stavolta a Bergamo, ma i nerazzurri erano stati sfortunati e in cuor loro già preparavano l’impresa di Napoli.
Sicuramente la difesa dell’Atalanta sarà a pezzi, con Toloi e Masiello squalificati, ma Mancini, Palomino, Bastoni o, perché no, Del Prato, possono prendere il loro posto senza troppi timori. Anche in questa ottica la tranquillità del risultato quasi acquisito può giocare a loro favore, visto che avranno meno pressione sulle proprie spalle. Dopo tutto li guiderà un certo Caldara, chiamato all’ultimo impegno con la maglia nerazzurra: siamo certi farà di tutto per onorarla fino in fondo.
Negli altri settori sembra scontato pensare alla conferma dei soliti pilastri, con qualche dubbio tra Barrow e Ilicic. Tuttavia non ci stupiremmo nel vedere qualche giovane a centrocampo, dall’inizio o a partita in corso. Tra tutti magari verrà regalato spazio a Melegoni che, dopo aver visto sfumare per neve l’esordio da titolare all’Allianz Arena, ha avuto diversi guai fisici.
Manca una partita e siamo certi regalerà spettacolo come sempre, grazie a quel mago che vorremmo tutti rivedere la prossima stagione sulla nostra panchina. Cominceranno i tormentoni estivi su chi parte e chi resta, ed è normale perché i giocatori nerazzurri fanno a gola a tutti, ma speriamo che presto avremo la conferma più importante. Se giocheremo i preliminari poi, come potremmo avere il tempo di ricominciare tutto da capo tra un mese, con le partite subito decisive? Quasi quasi conviene sperare di non arrivare al sesto posto, se quella fosse la scusa buona per lasciar andare il buon Gasp. Si fa per dire, perché noi sappiamo che in cuor suo certe voci di mercato lo fanno solo sorridere.
Buona ultima giornata a tutti, che la festa abbia inizio.

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By Macciu


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