“Quo Vadis Dea?” – Testa al campionato

15-12-2017 04:44 14 C.

FINALMENTE CORSARI

Archiviato nel migliore dei modi il girone di Europa League, imbattuti e primi in classifica, l’Atalanta può concentrarsi sul campionato.

La vittoria in trasferta a Genova, contro il Genoa ben allenato da Ballardini, lontano parente di quello pericolante di un mese fa, può essere la svolta per riprendere quota in classifica. Si tratta della prima vittoria lontano da Bergamo in Serie A quest’anno, ma già dopo la straripante impresa di Liverpool il pareggio di Torino aveva mostrato una inversione di tendenza. Meglio crescere di intensità durante la partita che mostrarsi superiori nel primo tempo e poi mollare la presa, anche se tutti speriamo che il prossimo passo possa essere una tenuta costante di concentrazione per tutti i 90 minuti, anche lontano da Bergamo.

L’Atalanta sembra comunque in un buon momento di forma, dimostrando quanto Gasperini avesse ragione sull’importanza di un solo giorno in più di preparazione tra le diverse competizioni. Gestire energie nel doppio impegno non è mai facile neppure per le grandi squadre e la traballante prestazione dell’Inter capolista contro il Pordenone in Coppa Italia sta lì a dimostrarlo: chissà se avrebbe avuto gli stessi risultati al nostro posto, con tante partite infrasettimanali.

Per questo motivo rimane ancora più prestigioso il cammino dell’Atalanta finora: qualificata alla grande in Europa e vicinissima alla zona Europa anche in Serie A: la lanciatissima Sampdoria, che potrebbe rilanciarsi vincendo il recupero della gara interna con la Roma, al momento è a soli quattro punti di distacco, e accende la speranza dei nerazzurri di tornare in gioco anche per la sesta piazza. Vedremo se la Samp riuscirà a confermarsi come l’Atalanta dell’anno scorso, che a questo punto del campionato molti ancora credevano essere solo un fuoco di paglia.

 

MILAN NEL MIRINO

Il Borussia Dortmund, prossimo avversario in Europa League, fa sicuramente paura ma non attraversa un momento brillantissimo: dovessimo affrontarlo ora avremmo sicuramente buone chance di fare bella figura, ma purtroppo bisognerà aspettare Febbraio. Il calciomercato e la conduzione del nuovo allenatore, che in Germania molti dicono essere destinato a un progetto alla Gasperini, seppure con obiettivi più ambiziosi, sono incognite che potrebbero portarci di fronte ad un avversario tornato a grandi livelli.

E anche l’Atalanta, tra due mesi che Atalanta sarà? Più o meno competitiva? Il valore della sfida potrebbe regalare ai nerazzurri qualche novità di mercato, stavolta positiva, ma c’è ancora del tempo per convincere i Percassi a investire.

Gasperini intanto potrà concentrare la sua attenzione sul campionato e provare a regalare ai bergamaschi un Natale con alte prospettive per il futuro. I prossimi impegni prevedono due grandi sfide, prima a Bergamo contro la Lazio, bestia nera dell’anno scorso tuttavia priva di Immobile e innervosita dagli episodi arbitrali, poi a Milano contro il Milan di Gattuso, tornato a vincere ma non a convincere. Il sogno sarebbe superare proprio i rossoneri e trovarsi settimi, per poi confermare la posizione nell’ultima sfida dell’anno, in casa con il Cagliari. Sarà dura, ma non ci saranno distrazioni, a parte il turno di Coppa Italia contro il Sassuolo, in cui probabilmente si affronteranno le riserve di entrambi: conta passare il turno per regalarsi la sfida a Napoli, ma gli emiliani devono pensare a salvarsi quindi snobberanno la competizione più di noi. Non essendoci l’Europa League fino a Febbraio la precedenza va alla Serie A, che ci regalerà sfide di livello, anche a Gennaio con Roma e Napoli.

Sarà un bel test anche in vista del Borussia: dimostrarsi competitivi con le grandi potrebbe dare morale e fiducia per la grande sfida che ci attende.

 

ILICIC E PAPU INSIEME, ORA SI PUO’

Parliamo di tattica. Con il Genoa Gasperini ha scelto di rischiare, come contro il Lione, ma con altri risultati. Fuori casa risulta molto rischioso schierare dall’inizio Ilicic e Gomez, e il gol subito all’inizio sembrava confermare questo disequilibrio. Lo schieramento congeniale per non scoprirsi, e allo stesso tempo essere incisivi in attacco, risulta quello con Cristante trequartista e De Roon e Freuler dietro, come nella partita a Liverpool, magari tenendo Ilicic in panchina per dare la scossa a partita in corso.

Con il Genoa è andata tutto sommato bene, perché Gasperini ha potuto effettuare i cambi in attacco con l’Atalanta già in vantaggio, ma un conto è inserire Ilicic, un altro Cornelius o Orsolini, e lo abbiamo visto a Torino, dove il fantasista sloveno ha ribaltato la partita con le sue giocate. Evidentemente il motivo di tale azzardo risiede nel buon stato di forma dei due davanti, che per la seconda volta consecutiva sono partiti titolari. Rispetto alla prestazione con il Lione Ilicic è calato nettamente nel secondo tempo, mentre il Papu, pur non mostrando grossi lampi in attacco, ha lavorato moltissimo per la squadra anche in fase di ripiegamento.

Ora che le partite infrasettimanali europee sono terminate, per qualche mese potremmo vedere questa formazione tipo, soprattutto contro le grandi squadre dove motivazioni e spazi larghi permettono prestazioni sopra le righe. Oltretutto con la Lazio mancherà De Roon per squalifica, quindi la formazione a spinta anteriore sembra una scelta obbligata, a meno del rilancio di uno tra Kurtic, Schmidt e Haas.

Le fatiche mentali della Coppa esistono e lo dimostra la prestazione negativa di Toloi, che non deve disperare per una piccola pecca dopo tanta applicazione nelle gare precedenti. Guardiamo invece in positivo: Gasperini conosce i suoi giocatori e sa intervenire se vede qualcuno non al meglio, senza aspettare che la frittata sia fatta. L’ingresso di Palomino ha rilanciato invece il gigante argentino, che non aveva brillato per lo stesso motivo in alcune gare precedenti.

Anche Hateboer e Spinazzola non hanno reso al meglio, e qui si potrebbe aprire un capitolo a parte, visto che Castagne e Gosens sembrano buone alternative ma per il mister partono sempre un gradino dietro. Lui li vede in allenamento e avrà le sue ragioni, ma sicuramente le fatiche di Lione pesano maggiormente in chi deve correre avanti e indietro per tutta la partita. Il fatto che il Papu sia stato spostato a destra, lontano dal giocatore con il quale dialoga maggiormente, ovvero Spinazzola, può essere un segnale importante: non è per quel motivo che ha la precedenza sulla fascia sinistra, come tanti avevano ipotizzato.

Ha destato qualche perplessità anche l’ingresso di Cornelius, che nel tempo a disposizione ha combinato davvero poco, perdendo quasi tutti i contrasti in area. Non è Petagna e si vede, ma questa deve essere una indicazione per il mercato: la priorità deve essere una punta di peso capace di tenere il pallone, come sa fare il nostro regista offensivo, e magari segnare qualche gol in più. Ma attenzione, perché il gioco del mister non aiuta chi, come ad esempio Cornelius, sa segnare su cross o lanci in profondità, specialità del danese, quindi serve una specie di Borriello, capace di ricevere pallone spalle alla porta e poi trovare lo spazio per tirare, qualità che al momento manca a Petagna, utilissimo però come assist man.

Il nostro attaccante potrebbe tuttavia tornare alla rete già contro la Lazio, sua vittima preferita l’anno scorso con due gol. Visto come sono terminate quelle partite, penso rimarrebbe volentieri a secco stavolta, in cambio di un risultato positivo.

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By Macciu


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