Che senso ha Ilicic nell’Atalanta del Gasp?

07-07-2017 13:30 11 C.

Se lo chiede l’ottimo sito ultimouomo.com

Il 5 luglio l’Atalanta ha annunciato l’acquisto dalla Fiorentina di Josip Ilicic dalla Fiorentina, le cifre ufficiali non sono note ma si parla di circa 5.5 milioni di euro, per battere la concorrenza della Sampdoria che non l’ha presa bene. Immaginare il matrimonio tra Ilicic e Gian Piero Gasperini è un’operazione affascinante: il prototipo del calciatore talentuoso ma sommamente incostante, e almeno all’apparenza indolente, che incontra un allenatore che non negozia su intensità, applicazione e continuità.

A questo va aggiunto che la stagione appena trascorsa è stata probabilmente la peggiore in Italia di Ilicic: i numeri grezzi raccontano di soli 5 gol e 4 assist, contro i 13 gol e 6 assist della stagione precedente (senza dubbio la migliore alla Fiorentina). Ilicic ha vinto la non invidiabile classifica dei giocatori che tirano troppo calciando verso la porta avversaria 77 volte per raccogliere solo 3 gol, con una media di quasi 26 tiri per ogni gol, evidenziando anche una cattiva selezione dei tiri stessi visto che, potenzialmente, gli avrebbero fruttato solamente 4.4 xG.

Un tiro così brutto che forse in realtà è un passaggio geniale. Ma molto più probabilmente è un tiro brutto. Difficile capire le intenzione di un giocatore indolente come Ilicic.

Anche per questo Ilicic è stato un serio candidato al titolo di giocatore più fumoso della stagione, dopo che l’anno precedente era stato addirittura inserito nella top 11 della serie A.

Nell’altalena di rendimento delle due ultime due stagioni si possono trovare dei motivi per guardare con ottimismo al futuro di Ilicic con Gasperini. Il rendimento dello sloveno sotto la guida di Paulo Sousa è stato fortemente influenzato da quello dell’intera squadra: nel 2015-16, e in particolare nella prima metà della stagione, la Fiorentina di Sousa ha prodotto forse il miglior calcio dell’intera serie A, molto organizzato e propositivo, e Ilicic ha trovato il contesto ideale per esprimere le sue qualità, mettendo in ombra le sue debolezze.

Questo invece è decisamente un brutto tiro. Da posizione defilata, lontano dalla porta. Di destro. Con due avversari a un metro di distanza.

In fase di possesso palla la Fiorentina disegnava in mezzo al campo un quadrato, costituito dai due interni e dai due trequartisti, con cui dominava il possesso e di cui lo sloveno occupava il vertice avanzato di destra, giocando negli half-spaces dello schieramento difensivo avversario. Le ricezioni a piede invertito di Ilicic preparavano poi il campo alle conclusioni e agli assist, favoriti dall’ottimo movimento senza palla dei compagni. In fase di non possesso la Fiorentina tendeva a difendere in avanti e Ilicic in posizione di trequartista nel 4-4-1-1 difensivo dei viola, si occupava di pressare i centrocampisti bassi avversari.

Esaurito il ciclo propositivo della gestione Sousa, lo sloveno è stato risucchiato nel grigiore generale della squadra e a prevalere sono stati gli aspetti deteriori del calciatore, la sua tendenza a cercare soluzioni individuali e la mancanza di intensità.

Ok, però ricordate che Ilicic sa anche tirare bene!

Il calcio che Ilicic si troverà a giocare all’Atalanta ha alcune similitudini, ma soprattutto differenze con quello che ha lasciato alla Fiorentina. Di certo troverà un contesto parecchio organizzato e l’esperienza alla Fiorentina dimostra che il suo talento può esprimersi al meglio solo dentro meccanismi chiari e definiti che il suo nuovo allenatore certamente gli fornirà.

Il suo ruolo ideale nel calcio di Gasperini sembra essere quello di grimaldello tattico avanzato nei moduli fluidi continuamente proposti dal tecnico piemontese. Nel 3-4-3 di base, Ilicic può occupare la posizione di punta di destra ma se alla Fiorentina quello stesso ruolo lo portava a ricevere la palla negli spazi interni, il gioco offensivo dell’Atalanta – che si sviluppa quasi integralmente sulle catene laterali – lo porterà a dialogare coi compagni di fascia in posizione più aperta, per poi chiudere internamente nella fase di finalizzazione della manovra.

Perché non essere ottimisti quando c’è così tanta qualità?

Inoltre, la discreta duttilità dello sloveno, può garantire a Gasperini la flessibilità richiesta dal suo camaleontico adattarsi allo schieramento avversario: partendo dal centro-destra Ilicic può occupare la posizione di trequartista puro, disegnando per la sua squadra un 3-4-1-2 o, addirittura, la posizione di mezzala in un 3-5-2. Anche in fase di non possesso palla, la tendenza ossessiva della squadra nerazzurra a difendere in avanti può nascondere in parte le sue mancanze difensive.

L’Atalanta ha investito sul talento di Ilicic, convinta probabilmente che l’organizzazione di Gasperini possa creare un contesto favorevole per vedere la versione migliore del calciatore sloveno. La scommessa è stimolante e, in teoria, alla portata sia di Gasperini che di Ilicic.

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By Staff di Atalantini.com


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