Un altro giro sul calcinculo

10-04-2018 14:20 14 C.

Il giorno che la nostra Europa fu ufficiale l’anno scorso mettemmo un fotomontaggio di un astronauta con la bandiera atalantina piantata sui confini d’Europa. Diciamo la verita: con il senno di poi è stato tutto troppo bello per fare un giro solo.

Bergamo e tutto il popolo della Dea stanno tirando per la maglia l’Atalanta come fanno i bambini davanti alle giostre: «Torniamo in Europa!».

E’ stato troppo divertente suonarle agli inglesi in casa dei Beatles (e hanno rischiato la demolizione dello stadio…), gareggiare in velocità con le frecce del Lione, dare spettacolo davanti al muro giallo di Dortmund che si è crepato di paura, ricevere i complimenti di Infantino e chissa’ cos’altro.

La discesa dalla giostra è stata tanto sfortunata quanto dolorosa perché l’Atalanta in campo ha preso sempre più coscienza della propria forza ed è uscita dall’Europa con la consapevolezza di aver pagato più i propri errori che la superiorità altrui. Per ironia della sorte, gli errori più plateali, nell’ultimo atto di Europa League come nella semifinale di Coppa Italia, sono stati firmati dal Papu Gomez, uno degli idoli piu’… idoli della nostra tifoseria che adesso sta pagando con le critiche un campionato normale dopo quello fenomenale dell’anno scorso che trascino’ la squadra oltre confine.

E’ più onesto voltare pagina e pressare alto il futuro correndogli incontro. La squadra sta denunciando tutta la fatica cui e’ stata sottoposta in questi mesi ma io ritengo che sia esattamente questo il momento ideale perchè la nostra tifoseria sollevi di peso i giocatori e li aiuti nelle giornate che mancano a vincere una concorrenza che appare, ogni settimana che passa, sempre piu’ forte.

Mai mi sarei aspettato l’exploit della Fiorentina ma è vero che esso segue una notevole serie vincente del Milan e una Sampdoria che, tra alti e bassi, non vuole mollare un centimetro e ce l’ha dimostrato una settimana fa a Bergamo. Ora anche il Torino sembra voler fare capolino e metterci del suo.

Pero’ quello che rimane negli occhi, e lo sara’ per molto tempo, è lo spirito che seppe mostrare il nostro ambiente fuori confine. Non c’è stata squadra, in questa stagione, che abbia mostrato uno spirito più europeo dell’Atalanta cioè gioco coraggioso e intensità agonistica. Neppure la Juve. Non c’e’ stata tifoseria che abbia spinto la sua squadra, in casa e fuori, come la nostra.

Riuscire a rimontare sulla giostra vorrebbe dire mettere sul piatto le esperienze fatte e una maggior maturita’ con cui gestire meglio le emozioni, gli errori e i momenti di crisi. E allora riprovaci Dea, risalta sul calcinculo, dietro ci saremo sempre noi a lanciarti, la tua gente.

 

Calep

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By Staff di Atalantini.com


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