Salire in cattedra e insegnare calcio. Un termine spesso abusato, soprattutto nel mondo del pallone. Non è però il caso di Marino Magrin, uno dei centrocampisti più talentuosi nella storia dell’Atalanta. Sei stagioni in nerazzurro, con la doppia promozione dalla serie C1 alla serie A. Una trattativa non complessa – anche perché all’epoca il calcio veniva inteso in modo differente – ma che diede agli orobici la possibilità di mettere in mostra l’ennesimo talento.
Un centrocampista più alla Tardelli che alla Platini, come confermò il calciatore di origine veneta qualche anno più tardi. Ruoli differenti o meno, Marino Magrin per tutti era Il Professore. Il motivo? Insegnava davvero calcio in una squadra in cui c’era bisogno di qualità e talento.
L’ARRIVO A BERGAMO – Una vita tra serie D e C1, ma nel primo anno in terza serie con il Mantova riuscì ad attirare su di sé i riflettori. Dopo un buon campionato l’Atalanta lo cercò per poter ricostruire la squadra e ripartire nuovamente: i nerazzurri erano retrocessi, nel 1981, e dovevano assolutamente ripartire. Serviva qualità in mezzo al campo, Marino Magrin fu l’uomo ideale. Trattativa per nulla complicata e con pochissimi dubbi da ambo le parti: nel giro di tre stagioni, grazie anche ai gol e alla qualità del Professore, la Dea tornò subito nel massimo campionato.
192 PRESENZE – A Bergamo Magrin rimase fino al 1987, anno in cui la Juventus decise di prelevarlo dall’Atalanta (2.8 miliardi di lire) per sostituire Michel Platini. Sei stagioni complessive in maglia nerazzurra, con 192 presenze e 42 gol messi a segno. Con i bianconeri non riuscì a diventare protagonista, ma per i tifosi atalantini rimase un idolo. Anzi, un professore in grado di distribuire pillole di futbol anche nel momento più complicato della storia orobica.
fonte tmw.com
By marcodalmen
Il mio idolo da ragazzino: quante ora passate a cercare il sette nel tunnel dei box di casa mia ! Poi ho avuto modo di conoscerlo quando era responsabile del settore giovanile qui a Sarnico. Una grande persona. Ci sentiamo ancora ogni tanto via sms , sempre gentile. Anche nel calcio di oggi farebbe bene.
Ricordo ancora il gol su punizione al 87″ contro il milanMERDA….
M.M.
Il suo gol su punizione contro il milan..sotto la nord….terraneo in porta….vai Marino!!
84-85…
era sotto la sud…
Era sotto la nord
buoni giocatori a Bergamo ne sono passati tanti, grandi uomini molti meno, Magrin è sia un ottimo giocatore che una grande persona.
Le sue punizioni erano micidiali,ma forse nel calcio d’oggi faticherebbe si corre tantissimo e lui non era una freccia
Un mio mito da adolescente…. Grande Marino..
Grande Marino! Oltre ad essere stato un grande giocatore, importantissimo per l’Atalanta, è anche colui che ha inciso quello che per me è il più bell’inno della storia atalantini: Forza Atalanta Dai!
Dalla foto dell’articolo non sembrava così giovane quando è arrivato a Bergamo
Purtroppo per loro,lui e Solda’(grandissimo giocatore) ebbero l’ingrato compito di sostituire Platini e Scirea. Capite perche’ nessuno vuol venire a fare il vice Ilicic?Quando si deve subentrare o sostituire certi campioni,il rischio di essere schiacciati dal peso di continui paragoni e’ enorme.
Grande Marino… talmente forte da essere scelto come dopo Platini alla Juve…aveva un modo di calciare il pallone unico con quel suo interno ad effetto…esaltato dai pentagoni neri
Dei palloni di allora…che grande
Benevelli Rossi Magnocavallo Snidero Vavassori Filisetti Moro Magrin Mutti Foscarini De bernardi
GRANDE MARINO .. PROFFESSORE nel calcio e nella vita !