A lezione di immortalità

02-08-2019 10:10 15 C.

Tengo l’immagine che vedete in questo pezzo da più di 3 anni sul PC.

A volte la vedo per caso sfogliando le immagini, altre volte la cerco espressamente.

É uno dei murales dedicati al Leicester di Ranieri campione d’Inghilterra nel 2016, uno dei più grandi miracoli sportivi di tutti i tempi.

Sarebbe dovuto diventare un film ma poi non se n’è fatto più niente e il pragmatismo della gente del posto ha poi fatto il resto

Gente simile alla nostra questa di Leicester: pragmatica e con i piedi ancorati bene al suolo. Non per niente eccellono nel rugby, i Leicester Tigers sono una delle squadre piu’ titolate nella palla ovale inglese.

Come tanti di noi tre anni fa il miracolo di questa squadra britannica di medio piccole dimensioni mi toccò sino quasi alla commozione tanto più per il merito ascrivibile a Ranieri, una brava persona che in carriera aveva avuto molto meno di quanto avesse meritato.

In quel murales vedo un ricordo e un memento che travalica il tempo e che ricorda che l’impossibile non esiste, o quasi perche’ se gia’ è difficile arrivare a vincere qualcosa da “underdogs” (cioe’ da outsiders) una coppa nazionale ad eliminazione, trionfare al termine di quasi quaranta giornate di campionato contro giganti che vantano 10, 50 volte il tuo budget è un’impresa destinata a rimanere per sempre.

Oggi noi andiamo a lezione da loro anche se l’insegnamento non ci verra’ dal campo di gioco quanto dalla memoria di quanto fecero i nostri avversari.

In tanti parlano di un nostro scudetto: io lo ritengo ancora totalmente impossibile ma poi penso al Leicester ed a quanto hanno fatto, ricordo Bocelli cantare il “Nessun Dorma” e poi Ranieri alzare la coppa nel giorno del loro trionfo e allora mi chiedo quanto sia stato voluto questo incontro dalla nostra dirigenza. Perche’ psicologicamente ed emozionalmente potrebbe avere risvolti imprevedibili e allora hai visto mai che l’asticella, una volta alzata l’anno scorso, possa sparire del tutto e farci volare.

Perchè, teniamocelo bene in mente, vincere uno scudetto a Torino rimpingua il conto in banca, vincerlo a Bergamo vuol dire strapparlo a Thanatos, al tempo che tutto estingue, e farti vivere per sempre nella testa di chi hai reso felice in quei momenti, com’è successo e succederà a Ranieri e ai suoi.

Intanto godiamoci le loro belle parole nei nostri confronti e poi gustiamoci l’amichevole. Ai nostri tifosi sugli spalti il consiglio di fare amicizia con i loro corrispettivi e farsi dare qualche dritta sulla Champions League.

Loro arrivarono ai quarti di finale, per noi sarebbe veramente tanta ma tanta roba.

 

Calep

ranierileicester

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By Staff di Atalantini.com


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