Il Manchester United, come riporta calcioefinanza, porta avanti il progetto per l’azionariato popolare, attraverso la creazione di un Fans’ Share Scheme che permetta ai sostenitori di rilevare una quota di proprietà del club. Le discussioni sono in corso da diversi mesi con il Manchester United Supporters’ Trust (MUST), organizzazione che raccoglie le istanze della tifoseria dei Red Devils.
In una dichiarazione di lunedì, il club ha affermato: «Siamo in trattativa avanzata con il MUST per un Fans’ Share Scheme che aprirebbe alla possibilità per i tifosi per costruire, nel tempo, una significativa quota di proprietà del Manchester United.Questo darebbe ai tifosi una forte voce collettiva all’interno della nostra struttura di proprietà e aiuterebbe a cementare un nuovo spirito di partnership a lungo termine tra essi e il club».
Pensi sia possibile a Bergamo?
By marcodalmen
Se non ricordo male diversi anni fa era pure stato fatto un sondaggio dalla stessa società tra i tifosi… o ricordo male io?!
Una gran bella idea da percorrere ad ogni costo. Non significa dover gestire la società. Rimarrebbe comunque il socio di maggioranza. Ma l’azionariato popolare significa ulteriore appartenenza e supporto.
Roba da far west
Puttanatona solenne!!!!
Per il fisco meglio essere in rosso in banca lo stesso vale per gruppi per cui loro sanno cosa devono fare il resto palle
Si… si può fare!
A go gna de maià …
I ga basta mai al Perca$$ ???????
Considerando gli amanti delle plusvalenze rischieremo di tornare in c
Io acquisto puntualmente ogni anno l’abbonamento allo stadio….è più che suffi
…ciente. .
Non la trovo una buona idea, il tifoso è mosso da passione e fattori emotivi, che a tutto servono, tranne che essere utili a gestire una società come l’Atalanta dove serve gestione manageriale di alto livello.
Fumo negli occhi per il popolo….
Favorevole. Con un consigliere on cda eletto dai tifosi
Non ne ho tanti ma lo voglio.
Il modo per le società di guadagnare dei soldi prendendoli anche direttamente dai tifosi/consumatori sarà sfruttando le nuove tecnologie come le crypto (es. tramite gli NTF e i token) che al momento possono sembrare una cazzata e un giochino, ma che in realtà, in un futuro prossimo, avranno un peso enorme anche nello sport, in particolare calcio e sport americani; certe società si stanno già muovendo, basta vedere il PSG che paga una minima parte dello stipendio di Messi attraverso il loro fan token
Personalmente diffido delle cryptovalute. Per tipologia mi ricordano le vecchie catene di S.Antonio.
Bisogna sempre stare attenti perché ce ne sono tante che sono delle truffe, mentre altre sono più affidabili
Quando il mondo della finanza era affidabile, ogni Stato prima di battere moneta o stampare banconote doveva mettere a riserva il corrispettivo valore in lingotti d’oro.
Spero di essere smentito, ma quando la bolla speculativa si sgonfierà, torneremo a piangere come nel 2008, quando i mutui subprime han fatto crollare le economie di mezzo mondo…
Con la “fufa” ingrassano i soliti noti…
Ci mancherebbe solo quello… già certi tifosi passano il tempo a criticare le strategie senza averne conoscenza e competenza, con un’azione farebbero come Adelmo stecchetti.
senti maaaaa….
il fatto e’ che una partecipazione per contare qualcosa deve poter spostare gli equilibri delle votazioni in consiglio. ma se come a Bergamo i soci proprietari della DEA sono di fatto uno solo (99% percassi se non erro) per poter spostare gli equilibri bisogna avere il 50% che e’ impossibile. piu’ facile sarebbe se la dea avesse due proprietari… allora se uno e’ al 45 e l’altro al 40 basterebbe un 15% di azionariato popolare per poter decidere qualcosa (beh poi certo e’ ovvio, se i due soci sono d’accordo su qualcosa il 15% non conta piu’ nulla…) ma di… Leggi di piu' »
Il mio azionariato consiste nell’abbonamento annuale che verso al club ogni anno.
Che senso ha comprare un’x numero di azioni che non comportano nulla sul piano decisionale e che, molto probabilmente frutteranno 0 in quanto le società sportive spesso generano più perdite che utili e di norma non versano dividendi significativi… Ed in un ottica di puro investimento stile holder e poi di vendita per sperare in un aumento del puro valore del titolo è un rischio decisamente elevato, anzi molto molto molto elevato.
Quindi… Hell NO!
si unica cosa certa e’ che come investimento per profitto non avrebbe assolutamente senso. inoltre se la DEA fa utili vanno reinvestiti… metterseli in tasca sarebbe indebolire la squadra per un tornaconto personale… quella lasciamola prerogativa del papu…
certo certo, mille teste che la pensano diversamente tutte a imporre la propria idea; risultato: in due anni finiremmo come le grandi indebitate, forse peggio perché non ci salverebbe nessuno. Godiamoci questi anni invece di fare voli pindarici
no beh per sedere in consiglio devi avere minimo il “TOT” quindi gli azionisti popolari eleggerebbero uno o due consiglieri che voterebbero con la loro testa per tutti coloro che hanno dato delega… quanti consiglieri dipende da una serie di fattori non ultimo la % di capitale assorbita dai tifosi…
il vero rischio sarebbe vedere risse in curva per una votazione tra correnti diverse dell’azionariato popolare. un casino tipo PD :laughing:
“Questo darebbe ai tifosi una forte voce collettiva all’interno della nostra struttura di proprietà” :dubbio:
Non credo funzionerebbe
Specchietto per le allodole.
Basta chiedere ad uno del Barcellona.
Esatto Subbuteo
Penso che non sanno più cosa inventarsi per raccattare soldi ovunque si possa.
No
Nelle forme di azionariato popolare attualmente più proposte, a Bergamo credo proprio di no. Facendo invece ricorso al deposito di memoria popolare, ricordiamoci come nacque da noi il Piccolo Credito Bergamasco, agli inizi del secolo scorso: con metodologie e spirito analoghi, pur nelle diverse finalità, sportive e passionali, sarebbe forse possibile.
non lo so, io per principio non avrei mai mescolato lo sport con la finanza, mi sembra sia una cosa che falsa la competizione come anche la quotazione in borsa. i grandi club cmq rimangono i favoriti per una questione di soldi in quanto il loro bacino utenti è maggiore e quindi sarebbe maggiore anche l’apporto di soldi. alcuni club avrebbero i mezzi per fare azionariato popolare che abbia un senso nel sostenere la società ma la maggior parte dubito possa e quindi si creano differenze e ti ritrovi la solita solfa dei paperoni che lottano per il vertice e… Leggi di piu' »
Intanto ci chiamano consumatori…
io direi che siamo consumati… la mucca da mungere costantemente. ci intortano parlando un linguaggio di romanticismo davanti ma poi per loro è solo questione di soldi e affari. a me ha disgustato Romero, nel giro di meno di un mese, da “non vedo l’ora che Percassi mi chiami” a “devo andare, devo crescere” quando qua ha trovato la nazionale, è titolare, ha uno dei top 3 allenatori del continente più competitivo e fa la CL. da allora le conferenze di presentazione le salto a piè pari. deve crescere… ma ci prendi anche per il c?! questo non posso digerirlo.… Leggi di piu' »
Io, considerata l’offerta fatta, sono convinto che la società abbia spinto Romero non poco perché accettasse il trasferimento, naturalmente è solo un’idea.
se non fosse che dal lato suo la società ha più volte dichiarato che non sono riusciti a trattenerlo perché era lui che voleva andarsene. in ogni caso c’è un comportamento sbagliato e una dichiarazione non veritiera.
Affare per entrambi.
Quindi chiuso in tempi relativamente brevi.
La Borsa, con i tifosi diventati clienti, è stato il primo step per il baratro dove attualmente si trova il calcio