C’è poco da fare, c’e’ almeno un interista nella vita di ciascuno di noi. Siamo vicini geograficamente e culturalmente e i neroblu’ milanesi sono una delle squadre con piu’ allori del calcio italiano, dunque trovare un interista tra i piedi e’ tutto fuorche’ raro, ma le analogie finiscono qui.

Siamo lontanissimi anni luce quando c’e’ da vivere il calcio e in molti aspetti della vita e per alcune caratteristiche peculiari una volta conosciuta una persona se denoti in lei certe caratteristiche particolari del suo modo di vivere non puoi che concludere che sia un interista, prima ancora che lui te lo confermi.

L’interista sugli spalti va di pari passo con quello che gioca in campo o che ne dirige la societa’ e il loro inno “Pazza Inter amala” è gia’ una dichiarazione d’intenti ed e’ perfettamente coerente con il loro modo di comportarsi.

Dal parziale, all’assurdo, al piagnone, all’antisportivo il seme della follia gettato sul tavolo il giorno della fondazione il 9 marzo 1908 (6 mesi dopo la Dea, pota….) si è moltiplicato all’infinito tra tutti coloro che hanno deciso di tifare questa societa’, ricordiamo nata da transfughi del Milan nato 9 anni prima…

In occasione della loro visita annuale dalle nostre parti (e quest’anno sono una bella squadra occorre ammetterlo…) volete condividere le vostre esperienze con interisti (ormai InterTristi nel gergo popolare)?

Siamo sicuri di leggerne delle belle. Mitici tristoni che non cambiano mai…