Oggi sulla Gazzetta dello Sport c’e’ una lunga intervista esclusiva di Mister Gasperini ad opera di Luigi Garlando, da anni il redattore piu’ vicino all’Atalanta.

E’ contento degli apprezzamenti di Arrigo Sacchi, che da tempo lo stima moltissimo, parla di difesa a 3 e da come sia stata ispirata dai tempi del Genoa nel reparto con Burdisso come leader) e di come la cosa permetta di adoperare un uomo in piu’ per la manovra che si riflette nella propensione offensiva degli attuali difensori atalantini.

 Parla di moduli da adeguare agli avversari e alle caratteristiche dei propri giocatori e di alcune possibili evoluzioni future del calcio ad esempio l’uso del portiere molto esterno da aggiungere ai difensori per la costruzione.

 – Le cose piu’ interessanti che dice sono che vedere la gente di Bergamo in delirio come domenica scorsa lo fa emozionare e che cerca con il bel gioco emozioni come questa, per se stesso e per la gente

 – Domenica Percassi e’ stato portato in trionfo negli spogliatoi. “Ohhhhhhhhh” dei giocatori in attesa e poi presidente caricato sulle spalle una volta entrato

– Dice che i Percassi sono una famiglia fantastica e che a Verona, con la squadra quartultima, hanno pranzato insieme alla squadra: Antonio, Luca e Stefano tornato apposta da Hong Kong
 
– Dice che ha ricevuto offerta da squadra della Premier League, non tra le prime, ma che non se l’e’ sentito di lasciare l’Italia tutta la settimana e che Percassi non l’avrebbe fatto partire, “almeno avrei avuto una scusa per rimanere”. “Le radici ad una certa eta’ si sentono di piu’, ma son sicuro avrei fatto bene anche li’”
 
– Dice che gli spiace che gli interisti ce l’abbiano con lui ma all’epoca del suo avvento sulla loro panchina mancava la societa’ e la struttura dirigenziale adeguata. In prospettiva dice che saranno loro a tirar giu’ la Juve dal trono
 
– Dice che non vede l’ora di giocare nel nuovo stadio con la curva a muro quasi verticale stile Dortmund e che gia’ domenica Spalletti gli ha detto di essere rimasto impressionato dal calore dello stadio.
 
– Dice che i tifosi atalantini non pretendono di vincere sempre ma che “noi sentiamo la responsabilita’ della rappresentanza” e di come loro siano stati applauditi dopo la sconfitta con la Samp perche’ stremati a terra per lo sforzo, “da altre parti li avrebbero sicuramente fischiati”
 
– Parla di Bangsbo, il nuovo preparatore, di come abbia lavorato con i piu’ grandi mister e delle innovazioni che ha portato ammettendo che è piu’ preparato di lui e del suo staff tecnico
 
– Dei giocatori accenna ad Ilicic (“un fenomeno che a volte dimentica di esserlo”) e di come si siano anche scontrati a muso duro (“ma sono burbero con l’affetto dentro”), a Zapata che quando finira’ di ambientarsi fara’ volare la squadra, di Barrow (“sta pagando le tante aspettative ma si fara’, ha la testa a posto”), Gosens (“cresciuto molto soprattutto in autostima”), Hateboer (“ha iniziato a migliorare tecnicamente”) e sulla difesa contro l’Inter (“hanno giocato come la difesa titolare, importantissimo”), Gomes (“ora è piu’ sereno, ha abbandonato l’idea di finire in grandi squadroni”), del centrocampo (“De Roon e Freuler sono il vero nucleo della squadra”), dei giovani (“Pessina e Valzania sono i primi sostituti”), della Primavera (“alcuni come Kulusevski sono vicini all’esordio con noi e a gennaio ne provo altri perche’ voglio sfoltire la prima squadra”)
 
– Dice, soprattutto, che cerca un consolidamento in campionato ma che non firmerebbe per un posto in Europa League rinunciando alla Champions (“con l’Inter non avrei firmato a priori per il pareggio”)
 
Poi finisce parlando degli altri mister che vanno per la maggiore, di nazionale e dei nuovi prospetti del nostro calcio.
 
Che dire? Mitico mister!