08/08/2022 | 12.50
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Come sta l'Atalanta?

NOTA DI REDAZIONE: a causa di aggiornamento di sistema ieri è andato in rete erroneamente questo articolo che non era programmato per essere pubblicato perché si voleva aspettare un po' di tempo per emettere giudizi sulla Dea, articolo che contiene anche alcuni riferimenti intempestivi visti gli ultimi eventi. Visto l'estremo interesse e il numero di commenti per questo argomento è stato mantenuto online al fine di permettere agli utenti di discutere sull'argomento trattato. Ci scusiamo per l'inconveniente e per alcuni riferimenti intempestivi.

A meno di due settimane dall'inizio del campionato la Dea appare ancora un cantiere aperto o quasi, no non stiamo parlando del 110 bensì della nostra amata Atalanta.

La partita contro il Newcastle, primo vero test di questa preparazione, non ha soddisfatto del tutto chi l'ha seguita, i nuovo innesti si sono ben comportati ma il gioco complessivo della squadra è apparso molto simile a quello osservato nelle ultime giornate di campionato, con un fraseggio prolungato alla ricerca dello spunto in attacco e con un assetto sbilanciato che mette continuamente a rischio la difesa costretta a fare sempre recuperi in extremis.

Soprattutto in attacco la Dea manca di quello spunto e cinismo necessari per pungere l'avversario, intendiamoci bene di azioni pericolose i neroazzurri ne hanno costruite ma non sono mai riusciti a finalizzare concretamente il frutto di tali sforzi.

Ci si chiede se sia solo un problema di preparazione ovvero se i giocatori siano ancora imballati causa i carichi di lavoro di questa estate, in tal caso il gioco dei neroazzurri può solo migliorare, ma al netto di questo sembra che manchi qualità in attacco, quella qualità che da quando sono venuti a mancare due giocatori importanti come Gomez ed Ilicic, la Dea fatica ritrovare.

E qui entra in campo il mercato, già perché il mantra del mister di questa estate e non solo è sempre lo stesso, preferisco avere più attaccanti che difensori per avere alternative in attacco, ma ad oggi la situazione delle punte atalantine è la stessa di quella dello scorso anno con Zapata e Muriel supportati dai giovani di belle speranze Cissé e Cambiaghi che sembrano in procinto di andare a fare esperienza, da Lammers che dovrebbe essere messo sul mercato e da Boga che ad oggi non ha dimostrato ancora tutto il suo valore.

Stando a radio mercato la Dea è su più profili offensivi che dovrebbero alzare il tasso di pericolosità dell'offensiva neroazzurra ma al momento nulla è stato concretizzato e già si parla di una possibile partenza di Muriel ovvero l'unico giocatore in grado di inventare qualcosa in area di rigore avversaria.

La speranza è che si possa quanto prima completare il reparto offensivo per dare al mister delle alternative su cui poter lavorare.

Un altro capitolo spinoso è quello delle fasce dove rispetto allo scorso anno è arrivato il solo Zortea, giocatore di sicuro avvenire ma che deve ancora dimostrare la capacità di giocare ad alti livelli, ma più passa il tempo più i giocatori migliori nel ruolo trovano sistemazione e si rischia di fare la fine degli anni scorsi quando sono arrivati giocatori all'ultimo che non si sono integrati al meglio.

In difesa l'innesto del giovane Okoli sembra dare garanzie al reparto ma bisogna pur ricordare che anche per lui questa sarà il primo campionato e qualche battuta a vuoto sarà più che normale e bisognerà quindi valutare se i giocatori a disposizione (Demiral, Toloi, Djimsiti, Scalvini, Ruggeri) sono sufficienti e offrano adeguate certezze per il reparto che dovrà anche sciogliere il nodo portieri.

L'unico reparto che sembra a posto è il centrocampo che con l'innesto di Ederson ha certamente fatto un passo avanti rispetto al passato, per il resto non rimane che aspettare di vedere le prossime gare a partire dalla partita con il Valencia ed a seguire le prime di campionato per vedere se la Dea dovrà correre ai ripari in extremis e se si potrà aprire una nuova fase europea per i neroazzurri.
By LuckyLu
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