Inter corsara a Bergamo: il due a zero sull’Atalanta assicura ai nerazzurri il secondo posto in classifica al termine di questo campionato. Dopo il fischio finale, Antonio Conte ha parlato così ai microfoni di DAZN:
È una delle vittorie che la soddisfa di più?
“Mi dà soddisfazione il percorso di questa squadra, il fatto di aver fatto 43 punti fuori casa, di aver il secondo miglior attacco e la prima difesa. Il merito è soltanto dei calciatori e delle persone che hanno lavorato con loro, tra le mille difficoltà di quest’anno a livello di infortuni. Abbiamo fatto molto bene: ottantadue punti qui non si vedevano da un po’ di tempo”.
Quel -1 dalla Juve cosa le lascia?
“Penso che il gap ci sia ed esista. Ed è ancora un gap importante. Dobbiamo essere intelligenti a non passare da stadi depressivi ad un’euforia eccessiva. Abbiamo fatto il nostro dovere in campionato, in Coppa Italia abbiamo migliorato arrivando in semifinale. In Europa League cerchiamo di fare la nostra figura. A fine stagione dovremo fare le nostre valutazioni, per me è stata un’annata molto difficile. Dobbiamo finire bene, mi conforta avere questo gruppo di ragazzi. Li ringrazio, perché hanno fatto molto bene quest’anno”.
Cosa vi manca per raggiungere la Juve?
“Per adesso la Juve festeggia il nono Scudetto consecutivo. In questi anni hanno dimostrato di essere i più forti: loro hanno lavorato per migliorare, gli altri per aumentare il gap. Sarà difficile perché la Juve ha una struttura in campo e fuori nettamente migliore delle altre. Alcune stanno provando a migliorare, ma il gap negli ultimi anni si è allargato molto”.
Proverà quindi a vincere all’Inter?
“È stata un’annata difficile per me, anche a livello personale. Dobbiamo finire nel migliore dei modi, poi è giusto che tutti facciano le loro valutazioni in ottica futura”.
Il 3-5-2 è il modulo che vi dà più sicurezza?
“Abbiamo preparato questa partita forti anche della gara d’andata, in cui facemmo molto bene, esclusi gli ultimi quindici minuti. La partita è stata preparata nel migliore dei modi, in questo percorso i ragazzi sono migliorati molto e iniziano ad essere sempre attivi nella fase di non possesso. C’è sempre la volontà di andare avanti, e a me piace vedere questo. Colgo l’occasione per fare i complimenti all’Atalanta: Gian Piero sta facendo cose egregie, e ha portato qualcosa di nuovo. Chi gioca contro l’Atalanta andrà sempre in difficoltà. Noi siamo stati bravi perché abbiamo preparato bene la partita: merito a questi ragazzi, che sono eccezionali, nonostante appena si è potuto si siano fatte molte critiche nei loro confronti, e nei miei. Ripeto, a fine stagione faremo tutti le nostre valutazioni”.
Che margini di miglioramento ha Lukaku?
“È un attaccante forte, lo cercavo già dai tempi del Chelsea, poi lo prese lo United. È un giocatore atipico: ha una struttura da uno e novanta, può fare il riferimento, ma non ti lascia tranquillo nemmeno in campo aperto, perché ha la velocità di un giocatore da football americano. Se migliora nella pulizia, nel tocco, può diventare un giocatore unico. Oggi mi sono piaciuti anche Lautaro e Alexis. I giocatori mi hanno dato tutto, e li devo ringraziare: è merito loro se abbiamo fatto ottantadue punti. Poi tutto quello che dico è soggetto a critica, ma bene così, siamo contenti”.
Marotta ha detto che vorrebbe regalarle Messi…
“Sinceramente, solo io so cosa ho dovuto fare per far arrivare Lukaku. Non è stata una passeggiata, fidatevi. Dobbiamo cercare di fare il meglio in Europa League, poi sia io che la società faremo le nostre valutazioni. Parlo in generale, non solo dal punto di vista tecnico. È normale che bisogna trovarsi”.
Da SKY:
Non ha visto riconosciuto il tuo lavoro? E’ una delle domande poste ai microfoni di ‘Sky’ ad Antonio Conte, allenatore dell’Inter, dopo la vittoria contro l’Atalanta e la fine del campionato. Durissima la sua risposta, un attacco diretto alla società: “Non è stato riconosciuto il lavoro dei calciatori, il mio. Ho trovato scarsissima protezione da parte del club. Quando vuoi vincere e ridurre il gap, devi essere forte in campo e fuori dal campo…”, ha detto Conte che prosegue. “La gente sul carro deve esserci sempre, nei momenti positivi e negativi e questo non è accaduto. Dispiace, perché quando sei debole poi è difficile proteggere i ragazzi
By Staff di Atalantini.com
Il solito Parrukkino supercazzolante insulso come nessuno mai.
Arrogante come il dopo partita con il Napoli 10 anni fa.
Solo calci in culo.
Un fenomeno,si è già parato il culo se lo eliminano in Coppa accusando la società di non averlo assistito adeguatamente con una campagna acquisti ridicola da 200 milioni mentre un personaggino come lui per vincere ha bisogno di molto ma molto di più
Uno chiude rabbioso il sabato sera perché si è perso (meritatamente) contro gli ICB.
Il giorno dopo leggi le dichiarazioni del loro allenatore che spara a zero sulla società e ti torna il sorriso.
Siamo di fronte ad una chiara manifestazione di cosa significhi essere un ICB: anche nelle situazioni in cui potresti essere contento, ecco che ti si creano situazioni da cirrosi epatica.
Via il biscione dal simbolo, sostituitelo con Tafazzi.
Interista Cane Bastardo tutta la vita
Come d’abitudine costui, pur di mettersi al riparo da contestazioni al suo operato, si rifugia sul proprio personale Aventino, che si costruisce sovrapponendo maldicenze, riprovazioni e responsabilità, avverso terzi. Il bersaglio prediletto è la società Inter, la cui prima, imperdonabile iattura consiste nel ricoprire letteralmente d’oro, un personaggio la cui supponenza ed ottica mentale, sono esattamente agli antipodi: la prima eccessivamente dilatata e la seconda ancora da identificare. In luogo di una gratitudine ed un rispetto, pesantemente retribuiti, questi sciorina, ad ogni piè sospinto, anatemi e responsabilità, la cui prevalenza fa parte dei suoi disattesi compiti. La mancanza della società… Leggi di piu' »
con la merda che ha sparato su chi lo paga, una società seria gli avrebbe già messo sul tavolo stamattina la lettera di licenziamento
…
ICB all over the world
Il chelsea gli ha dato il benservito proprio per questo: sparava a zero sulla società, pretendendo di avere 11 Lionel Messi.
Un fenomeno da baraccone..
che tristezza
Solo su una cosa ha ragione , ed è quella che costò l esonero al Gasp: non ha certamente una Società FORTE alle spalle.
E che poteva dire un perfetto prototipo di gobbo ?
P.S. ciao rocchi :vomito: sicuro di ritrovarti al più presto seduto su qualche bella poltroncina. :abbasso:
Duecentotrenta milioni per comprarti i giocatori e ti lamenti anche. La qualità individuale vi ha salvato dal disastro.
è una dichiarazione di dimissioni ???
Ahahaha, gli intertristi non si smentiscono. Che manicomio di società….
:dea02: :dea02: :dea02:
Cioè boh sto allenatore vuole tutto senza fare una sega… e non mi stupisco che all’ambiente atalanta e a uno come Doni non sia durato tanto….. davvero vergognoso.
“Bisogna essere forti anche fuori dal campo”…..Classica mentalità da gobbo di m.
In realtà è uno dei “segreti” della nostra Atalanta: proprietà, dirigenza e squadra che sono un blocco unico pur con le loro diverse anime, con le prime due che proteggono e mettono le basi per il lavoro delle della terza.