Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, è intervenuto durante un’intervista di Ivan Zazzaroni a SportLab, l’evento digitale dedicato al futuro dell’industria dello sport per i 75 anni di Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio.
A causa della pandemia «l’industria del calcio è entrata in un tunnel complicato, ma l’entusiasmo di chi lavora nel nostro mondo ci sta spingendo avanti. Anche in questo momento, in cui ci sono ancora polemiche quasi quotidiane e posizioni diverse, mi sembra che si debba guardare a quello che succede in Europa», ha esordito.
«Nessuno si permette neppure di pensare di fermarsi. Bisogna andare avanti per chi sta a casa, lo sport aiuta ad alleviare la situazione attuale», ha sottolineato il presidente della Lega Serie A.
Dal Pino è intervenuto anche a proposito della questione fondi: «La lega è un organismo sportivo che organizza il campionato di calcio e quindi ha una direzione che si occupa dell’elemento sportivo. Contemporaneamente è responsabile della commercializzazione dei diritti sportivi per conto delle squadre», ha detto introducendo l’argomento.
«In tutti questi ultimi anni – ha spiegato – è stato fatto attraverso intermediari che aiutassero la lega a cedere questi diritti a Sky, a DAZN e a diversi operatori. All’estero c’è invece IMG che distribuisce le gare su scala internazionale».
«Ora vogliamo controllare noi direttamente questo processo, con una società controllata al 90% della lega e al 10% dai fondi. La lega stessa con la media company deciderà il proprio destino. Oggi pensare di lanciare un prodotto e distribuirlo su piattaforma satellitare e basta è una limitazione per noi e per i consumatori», ha chiarito.
In chiusura, un pensiero sul ruolo del calcio: «Il calcio è un linguaggio che apre delle porte e quello italiano può aprire molte porte soprattutto all’estero. Penso per esempio alle telecomunicazioni, a Telefonica, che è entrata nel calcio spagnolo e si è presa l’America Latina. Il calcio è un’industria e il mio auspicio è che lo si riesca a trasformare in un’industria di successo riuscendo ad assimilare nei prossimi mesi una serie di concetti sui quali abbiamo lavorato in questi mesi».
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
Mi hanno tolto lo stadio
Mi hanno tolto le partite di mio figlio
Mi hanno tolto la possibilità di stare al bar con gli amici a vedere le partite
Non toglietemi l’Atalanta
Be’ dai, d’altronde i contagiati tra calciatori e staff saranno si e no una trentina di persone? Con i più di ventimila casi giornalieri non è che spostino la bilancia, che tralaltro non ne ho sentito ancora uno che sia finito in ospedale…Poi oh anvederà.
L’ABETE tagliato da SPADAfora e’ caduto Dal Pino sfracellandosi i zebedei ! :boing:
Hai hai hai della RAI non parlane mai ! TACI e paga il CANONE anche se NON la segui .
N.B. Qualcuno qui mi ha detto che andrebbe AUMENTATO , che sia parente del CONDUTTORE che prende 8MILIONI all’anno ??? E poi guardiamo al compenso di giocatori e allenatori ! :nosento:
Non so chi sia il conduttore, ma probabilmente la sua trasmissione aumenta audience e quindi è verosimile sia un buon investimento.
Gli sprechi rai non sono certo nei conduttori quanto nella mastodontica struttura, che oltretutto è spesso un ostacolo più che un aiuto allo sviluppo editoriale.
Il calcio, ormai, è solo un impresa aziendale e se si ferma sono guai. Se poi, questa impresa decide di dare il monopolio a SkY ne subisce le conseguenze. I vertici della politica e delle imprese più importanti, hanno al vertice questi personaggi che si contraddicono da soli. Vero, il calcio può alleviare la situazione, ma se lo trasmette solo SkY e io non sono abbonato ? Io pago il canone da una vita, e la Rai non trasmette una schifosissima partita in chiaro, questo è.
Sotto il pino niente :dubbio:
Sotto l’abete …pure :dubbio:
Mi sa che mi conviene andare nei faggi 🙂
L’ideale però sono le betulle. 😉
Io dico castagni
X la serie A arriveremo a TRE operatori ( skay-dazn che e’ skay2 calcio e ?) mettono le mani avanti come LegaCalcio nel dire che sara’ difficile incorporare uno solo , troppo costoso …X LORO !
La disponibilità dell’intero pacchetto calcio, da parte di un unico distributore, definisce il rapporto quale monopolio considerato da molti il massimo degli inghippi commerciali. Il fatto che il medesimo pacchetto sia stato frazionato in due parti, è stata una furbata atta ad incrementare il costo dell’abbonamento. Al monopolio abolito si è sostituito un bipolio peggiore del primo. Speriamo che le elaborazioni in atto, frazionando i distributori, non mirino nei fatti, ad aumentarne i costi: mai dire mai.
«Nessuno si permette neppure di pensare di fermarsi. Bisogna andare avanti per chi sta a casa, lo sport aiuta ad alleviare la situazione attuale» Può darsi, anzi tendenzialmente ha detto una cosa giusta. Salvo dimenticarsi di sottolineare che il non fermarsi ha come prima motivazione il rischio fallimento dell’intero sistema calcio. «….Oggi pensare di lanciare un prodotto e distribuirlo su piattaforma satellitare e basta è una limitazione per noi e per i consumatori» Per “voi” sicuramente è una limitazione, per i consumatori è tutto da vedere. Di fatto, da una posizione dominante di SKY si è passati ad un duopolio… Leggi di piu' »
ok il calcio e’ uno sport non un’industria pero’ mi devi spiegare come si puo’ fare a far fruire questo sport a 3 miliardi di persone senza costruire un’industria atta a farlo… e per far lavorare gli addetti servono i soldi dei fruitori… oppure stai mettendo in discussione tutto il capitalismo e allora sono con te: fuoco a banche e carceri :laughing: :brinda2:
Non ho la pretesa di insegnare come fare, dico solo che l’industria del calcio ha il suo primo problema nei costi di gestione.
Su questo mi pare di poter affermare senza possibilità di essere smentito che nessuno si sia mai impegnato per risolverlo in modo serio e strutturale.
Della serie, non riduco i costi ma anzi li incremento, e cerco continuamente nuovo ossigeno (risorse economiche) per non morire soffocato.
Strategia che definire miope è poco….
sono davvero d’accordo con te ma sottolineo che la stessa cosa vale per tutto, ma tutto tutto, in questo mondo capitalista… non solo il calcio… tutte le aziende quotate in borsa ad esempio se non aumentano costantemente il fatturato hanno quotazioni al ribasso oppure gli stati che devono far crescere sempre il PIL. il mito della crescita infinita e’ il vero tumore ma non del calcio… del sistema capitalista. e io sono per dar fuoco a tutto e ricominciare con un modello che tenga presente che le risorse non sono infinite e quindi non generano crescita infinita. :brinda2: :brinda2:
Il mito della crescita infinita si tramuterebbe in triste realta’ se il Governo obbligasse la Lega Calcio a impedire le iscrizioni ai club che hanno i conti in rosso con le banche e lo stato!!!
mi piace il tuo progetto
Dal Pino all’Abete solo Pianta Grane
Tutti vegetali assimilabili alla gramigna.
poverini,si sacrificano..mi sembra il trichecco e le ostrichette di alice nel paese delle meraviglie…
Solo per chi sta a casa e paga, però, vero??? Non ci vuole nulla a passare una partita in chiaro a giornata, vedete di muovere le chiappe….
… E possibilmente non sempre le solite immonde…
Comunque non è che chi normalmente va allo stadio ci va gratis. Quindi non vedo perché debbano passare le partite in chiaro.
Tempi grami. Fate almeno in modo che il calcio vada avanti, per distrarci da questa situazione di M.
Siamo d’accordo tutti che non lo facciano per la gente (se per assurdo le tv dicessero vi paghiamo uguale se state fermi, chiuderebbero nel giro di mezzora), però aldilà della retorica è vero che guardare qualche partita aiuta molte persone a lenire il senso di alienazione che si può vivere in una situazione come questa. Da abbonato sky penso quindi che sarebbe bello un piccolo sforzo delle tv per fare qualche partita (almeno una a giornata) in chiaro, in modo da rendere un po’ più democratico il passatempo (soprattutto per i più anziani senza possibilità di permettersi sky, che non… Leggi di piu' »
Onestamente per me in questo periodo l’Atalanta è l’unico svago.
Se mi tolgono anche quello mi sparo che faccio prima.
Idem :brinda2:
il calcio professionistico è il comparto più controllato di tutti come numero di tamponi (purtroppo anche più del personale sanitario che lavora nei reparti covid),quindi la possibilità che contribuisca alla diffusione del contagio è tra le più basse in assoluto.
Che vogliano continuare per noi tifosi detto da Pino… :vomito:
Caro del pino, non dire castronerie, non ci crede nemmeno tua moglie a ciò che dici.
Il calcio deve andare avanti non per quei poveretti che stanno a casa; deve andare avanti altrimenti sky+dazn col cavolo che vi versano i soldi pattuiti dai contratti.
a me se vanno avanti va bene,sono contento. se mi risparmiano certe stronzate è meglio, lo fanno perchè gli sta bene di farlo, e perchè fa comodo a loro, non alla gente. mi è venuto in mente un comico di qualche anno fa a Zelig ,tale Cornacchione, che diceva facendo finta di piangere “lo ha fatto per noi”.ovviamente lo ha fatto per se stesso quello la e lo fanno per se stessi questi qua.principalmente,che poi di riflesso ci possa essere qualcosa anche per la gente,può darsi. ma dopo Abete, hanno messo Dal Pino , che fantasia…. il prossimo chi el… Leggi di piu' »
In Cina……trovato un positivo pochi giorni fa…..nell arco di 3 giorni nella stessa città hanno effettuato 5 milioni di tamponi! Qui impensabile
in cina sono 1,4mld noi 60mln i 5mln di tamponi corrispondono a 3,4 tamponi ogni 1000 abitanti, in Italia 60mln di persone e 200.000 tamponi ieri per 3,4 tamponi ogni 1000 abitanti. Certo si dovrebbe vedere i 5mln di tamponi rispetto a quanti sono gli abitanti della zona ma questo dato mi manca
Il tuo discorso non fa una piega…..ma era per dire che in Cina ne sono usciti perchè là tracciano molto di più rispetto a qui o resto d europa. Qui molte volte manco ti fanno il tampone
beh diciamo che sicuramente è importante ma che conta di + l’isolamento. La chiave di volta è nel regime che in Cina ti inchioda le porte e la quarantena la fai, che se non porti la mascherina ti mete dentro mentre da noi i controlli sono pochi e quasi mai repressive.
Con quei metodi lesivi della libertà la pandemia viene azzerata velocemente.
l’ ho letto anche io da qualche parte
poi bisogna vedere cosa ti lasciano filtrare dalla Cina.
non è propriamente un esempio di trasparenza.
Non entro in merito alla questione finanziario/commerciale del calcio. Sono solo un tifoso e mi limito a quello.
Però concordo con Dal Pino che il calcio (lo sport in generale) dovrebbe continuare, ovviamente nella massima sicurezza, perchè un poco aiuta ad allentare la pressione a chi è e sarà costretto alle limitazioni a cui a breve andremo incontro.
Ciao Paramo, quando dicono “lo facciamo per i tifosi che sono a casa” “ lo facciamo per Bergamo perché colpita dal corona virus” non crederci, sono tutte cagate!!!! Secondo te a quei livelli interessiamo noi ? Interessano solo i soldi e basta, basti pensare che sono disposti a fare tamponi ai giocatori ogni giorno pur di non chiudere, mentre noi per fare i tamponi dobbiamo fare file ore e una spesa non indifferente. La passione dello stadio e L adrenalina che da una partita di calcio, ovviamente della nostra Atalanta, sono le cose che mi legano ancora a questo “calcio”… Leggi di piu' »
Basta leggere il finale:”Il calo è un’industria e il mio auspicio è che lo si riesca a trasformare in un’industria di successo riuscendo ad assimilare nei prossimi mesi una serie di concetti sui quali abbiamo lavorato in questi mesi»
Sicuramente loro lo fanno per i soldi, però indirettamente ne beneficiamo anche noi tifosi. In fin dei conti questo fatto di sottoporre a tamponi quasi quotidiani tutti gli addetti ai lavori rende il calcio professionistico il settore più sicuro: appena vengono trovati dei positivi lo sanno immediatamente e si possono isolare riducendo il rischio di portare in giro il contagio.
beh coi focolai di genoa e reggiana ( 22 calciatori positivi!) non è che sia confortante. Rimane principalmente una questione di kulovic ( non prenderlo in famiglia in primis…)
Hai ragione. Poi ognuno ragiona con la propria testa e pesa le cose secondo la sua intelligenza, esperienza e sensibilità.
Detto questo, io comunque credo che, in momenti difficili e di pressione, sapere che la domenica c’è l’Atalanta, anche solo in tv, ti dà un minimo di svago dai pensieri pesanti e dalla mancanza di libertà (intesa con il poter fare una vita normale).
Anche in settimana :championsleague: :yahoo:
un classico “panem et circenses” che però rispecchia la realtà