Dare sempre tempo al Gasp….

16-11-2018 07:50 21 C.

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Atalanta, che déjà vu

Le difficoltà iniziali, poi la serie positiva: le ali ritrovate, i gol da palla inattiva e le «big» che cadono. Come due anni fa (ma con un Ilicic in più

Dare sempre tempo a Gasperini. Alla lunga, ma nemmeno troppo, ripaga. Tempo che anni fa l’Inter non volle concedere all’attuale tecnico dell’Atalanta, cacciandolo dopo cinque partite. Ma per i calciatori digerire le istruzioni del tecnico di Grugliasco non è semplice. Però una volta terminata la digestione, si divertono. E con loro, i tifosi. Come accaduto contro l’Inter due giorni fa, in una gara dominata per novanta minuti dagli orobici che hanno messo in mostra movimenti e strategie, a livello tecnico-tattico, che a Bergamo non si vedevano da un paio di stagioni. Perché la squadra che ha strapazzato l’Inter per 4-1 assomiglia, nella filosofia di gioco, a quella che nel 2017 ha conquistato il quarto posto in Serie A.

Gli esterni, dopo gli addii di Conti e Spinazzola, non avevano ancora trovato dei padroni degni dei predecessori. Almeno fino a domenica. Perché Gosens e Hateboer oltre a impegno e corsa — qualità che non sono mai state messe in discussione — ora a livello tecnico incominciano a convincere. Basta rivedere la combinazione che ha sbloccato il match: palla velenosa del tedesco, imprendibile sia per Handanovic che per la difesa interista, e tap in dell’olandese. Roba da Spinazzola-Conti, appunto. Sono ritornati anche i gol da palla inattiva. Un marchio di fabbrica del Gasp, un’arma devastante soprattutto in quelle partite (non è il caso del match con l’Inter) in cui l’avversario si trincera in difesa. Un ritorno che si sta verificando da qualche settimana e la dimostrazione sta nelle tre reti consecutive di Mancini.

Anche a livello mentale la squadra ha completamente recuperato dopo l’eliminazione dall’Europa League subita a Copenaghen. Comandare il gioco contro una squadra che arrivava da sette vittorie consecutive e che era la maggiore accreditata per vestire i panni di anti-Juventus non era semplice. Eppure i bergamaschi non hanno lasciato tregua, quasi davanti — con tutto il rispetto — ci fosse un Chievo qualsiasi. Un atteggiamento che contribuisce a guardare con maggiore serenità il calendario da qui a Natale per i nerazzurri che andranno ad affrontare, tra le altre, Napoli, Lazio e Juve.

A tutti questi ingredienti «vintage» è necessario aggiungerne un altro che due anni fa semplicemente non esisteva: Josip Ilicic. Lo sloveno, pur non segnando, là davanti ha contribuito a tutti e quattro i gol. E oltre. Perché quando ha la palla tra i piedi, il pericolo, per gli avversari, è dietro l’angolo. L’ex Fiorentina ha raggiunto una maturità calcistica che fino a poche stagioni fa era impensabile.E ora? Nuovamente caccia all’Europa? Gasp, ai microfoni di RadioUno, continua a predicare calma: «Abbiamo ribaltato il campionato, ma gli obiettivi li vedremo solamente tra qualche settimana».

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By marcodalmen


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