Dall’inizio della stagione l’ambiente atalantino è in fermento, inutile nasconderlo. Dopo le annate “da passaporto in valigia” si torna alla tradizione del campionato “domestico”. Forse questo è il cambiamento più drastico che molti non hanno ancora assimilato. Condivisibile, assolutamente, ma il tempo passa e le cose cambiano repentinamente al giorno d’oggi. Ne abbiamo esempi ben più difficili da digerire ma che fanno parte ormai della nostra vita: guerra non troppo lontana, crisi economica ed ambientale, una pandemia non ancora decifrata. La nostra Dea, giusto ricordarlo, è in piena metamorfosi, con un piede nella “vecchia” gestione e l’altro “oltreoceano”, con uno staff tecnico cambiato in toto tranne il “totem” Gasp, con una rosa ancora da definire, soprattutto in uscita e nessun ingresso dal nome altisonante in entrata. Sono mancate la presentazione, un meraviglioso momento catalizzante anche quando navigavamo in Serie B tra fumogeni, cori, le chiose in dialetto bergamasco del nostro Pres e le amichevoli nella nostra casa. A qualsiasi latitudine tutti questi cambiamenti avrebbero portato quanto meno destabilizzazione, pur amando i propri colori. Qui da noi però la risposta iniziale l’ha data un popolo neroazzurro, sempre impagabile, che ha risposto presente nella parte iniziale della campagna abbonamenti, che ha gremito il “Città di Clusone” anche durante gli allenamenti (questa sì una scelta azzeccata della Società), con bambini e ragazzi entusiasti e forse meno “contaminati” da aspettative troppo alte.
Bisogna ripartire con un nuovo progetto e la nuova proprietà a stelle e strisce deve ancora dare il meglio delle proprie potenzialità gestionali, catapultata in un mondo che non è quello stratosferico dell’ Nba ma quello del calcio che in Italia è complicato (per usare un eufemismo). La tegola del “Palo”, i cui contorni devono ancora essere definiti e che non possono portare a processi sommari e definitivi tra giustizialisti e buonisti, non aiuta a portare serenità, proprio in un momento delicato della stagione.
Ecco perché questo è il momento di fare quadrato, di dare fiducia, di dare tempo, perché sarà un’annata complessa (leggasi pausa per i Mondiali) ma bellissima perché c’è voglia di Atalanta e questo lo deve comprendere velocemente soprattutto la Società. Le diamo fiducia?
Giuseppe De Carli
By Staff di Atalantini.com
Fiducia, a fine mercato son certo avremo una bellissima squadra
Io do fiducia al 120%
Meglio essere figli unici
Basterebbero la preparazione completa e i minori impegni per dare fiducia ad un gruppo pieno zeppo di nazionali.Con sorpresa ,però,stamani leggendo la rosea al bar ,ho appreso che ci hanno estromesso dai primi sette posti .Due paginone in cui Sacchi analizza pregi e difetti delle 7 sorelle.Noi non ci siamo.
Niente fratelli e sorelli, siamo figli unici da sempre
scetcc……………. ma NOI Dealovers (qui, con la esse essendo un plurale!!) la FIDUCIA la diamo ogni anno con spinta fideististico-sentimentale …STACCANDO (spesso ad occhi chiusi! come questa stagione!!) l’ abbonamento!!! Io, lo ribadisco, lo faccio a “alla maniera del lover of the game britannico”, cioe’ lo vedo come il mio contributo alla vita della squadra. il VERO problema e’ che mai come questa estate ….le aspettative sono state disilluse, l’entusiasmo tarpato se non UCISO (vedi chiusura del centro Bortolotti ai tifosi, vedi mancato trofeo Bortolotti, vedi assenza di repliche alle ondate di fango della settimana etc etc….). Il fubbal non… Leggi di piu' »
Lato tecnico.
Si sa gennaio che si devono rafforzare le fasce. Nulla!
i giocatori di fascia andavano consegnati al gasp ad inizio ritiro….non all’Assunta!!
sapendo quanto essi siano cosi’ IMPORTANTI nel gioco Gaspersoniano!!
……….Congerton…D’amico…2 segugi a stipendio………….per…il NULLA COSMICO????
Fiducia , certo . Ma a Zingonia si devono svegliare : filo spinato, sbarre all’ingresso, controlli serrati a tutti quelli che arrivano . Gente del controllo antidoping che deve aspettare 6 ore al cancello prima di entrare . Perchè poi a introdurre delle provette alterate, magari con la complicità di qualcuno che ha libero accesso, ci vuole un attimo . Ma i problemi che nascono te li gratti per 10 anni .
E dai, possibile che solo alla ABC SPA siano tanto fessi da farsi ciulare da un controllo antidoping ? SVEGLIA, casso !!
Fiducia a prescindere,poi a fine mercato faremo le nostre valutazioni Esserci abbonati è la dimostrazione più evidente
In questo momento mi sento come un bambino a cui piacerebbe che il papà e la mamma comprassero il gioco più bello, però per tanti problemi questo non è possibile, metto un po’ il broncio, ma al papà e la mamma voglio comunque un bene assoluto.
saggio PAMPISCI : brao !
Bellissimo Commento, da Atalantino. Bravissimo
A me basta che i giochi bellissimi, invidiatissimi e ancora funzionantissimi che ho restino con me…
mio papà e mia mamma, come io con le mie figlie..nn ho mai chiesto soldi per veder (o giocare) il giocattolo.
Battuta a parte, capisco il lato romantico del tuo commento.. ed è anche giusto questo lato, noi siamo tifosi e innamorati dell’Atalanta senza amore e divertimento nn ci resta nulla, ma.. l’Atalanta come la intendiamo noi non è un qualcosa di impalpabile.
L’Atalanta S.p.A. detenuta per 86% (se nn è cambiato)da “La Dea” S.r.l. con il 55% detenuto da una Cordata americana e il 45% da Percassi è altra cosa.
Penso sia la metafora migliore per esprimere il sentimento di molti
chi ha vissuto l’anno di C,chi ha visto le 9 pere totali dal Lecce ultimo in classifica (e conseguente retrocessione Dea dâ penultima)….chi ha vissuto le varie sofferenze contro il Lumezzane o il Gubbio in Coppa Italia c’è ancora…. non è fiducia è semplicemente Amore folle….adoss Dea
Sempre e solo Forza Atalanta 🖤💙🖤💙🖤
Questa è un ottima squadra e la speranza è che non si indebolisca ma i nostri hanno dimostrato, in questi anni, di saper scegliere ottimi elementi.
Le campagne acquisti deludenti io le ricordo bene: perchè erano una costante, appena avevamo un buon prospetto se ne andava immediatamente e arrivavano in generale quelli bolliti, con qualche eccezione.
E poi secondo il me il Gasp trasforma e ci farà divertire
Se siamo in pochi …
Ma fiducia di cosa, Atalanta a prescindere.
Atalanta e po pieu. Dom doca!
Chi è Giuseppe de Carli?
i problemi ci sono, inutile negarlo; i risultati serviranno a calmierarli… o ad acuirli, an vederà
Tenere un piede a Bergamo e l’altro in America, significa costruire equilibri ed intese non facili ed immediate. La nostra passione e la nostra fiducia induce a crederci, che tanto, alla vita difficile, ci siamo assuefatti da anni. Sempre forza Atalanta, comunque e sempre, malgrado tutto!