Gravina accelera sulle riforme: vuole ridurre le retrocessioni
18-11-2023 07:27

L’obiettivo del presidente della FIGC è quello di creare un sistema più sostenibile economicamente e che preveda meno retrocessioni: ecco perché.
Nella giornata di giovedì è andato in scena il Consiglio Federale, presieduto da Gabriele Gravina, che ha accelerato prepotentemente per quanto riguarda le varie riforme in programma per il mondo del calcio. A tale proposito bisognerà superare i vari veti incrociati che si sono susseguiti da parte delle singole componenti calcistiche.
Il presidente della FIGC ha annunciato la volontà di convocare per il prossimo 11 marzo 2024 un’Assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto con lo scopo di eliminare il cosiddetto “diritto d’intesa”. Questo termine si riferisce al meccanismo, previsto dall’articolo 27 dello Statuto della Federcalcio, che permette a una singola Lega, toccata dalla modifica dell”ordinamento del suo campionato, di bloccare la decisione dell’assemblea anche se presa con il 75% dei consensi, la cosiddetta maggioranza qualificata, che è indispensabile per le modifiche che riguardano il numero delle squadre e il regolamento delle promozioni e delle retrocessioni.
Abbiamo fissato un principio fondamentale – ha spiegato Gravina – che credo sia il cuore del Consiglio Federale di oggi: il primo atto ufficiale dell’avvio di un progetto di riforma del calcio italiano. Ho fatto ricorso alla mia prerogativa, quella di convocare un’Assemblea Generale il prossimo 11 marzo, per togliere l’intesa alle singole componenti, che è una sorta di blocco che in questo momento non permetteva la riforma del calcio italiano. Se entro quattro mesi le componenti, attraverso dei tavoli tecnici che organizzeremo a breve, riusciranno a trovare l’intesa ben venga, altrimenti sarà l’Assemblea Straordinaria, togliendo come auspico l’intesa, a procedere comunque a una scelta strategica di riforma del calcio italiano».
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, l’intenzione principale di Gravina è quella di creare un ambiente economicamente più sostenibile. L’obiettivo non è ridurre il numero di squadre, a quello si potrà arrivare per il mancato rispetto di norme di iscrizione più severe che faranno una selezione naturale. Gravina punta soprattutto alla riduzione delle retrocessioni.
Non sarà facile perché gli equilibri sono sottili. Potrebbero passare da tre a due le retrocessioni dalla Serie A alla B o potrebbe essere introdotto uno spareggio tra terzultima di A e terza di B sul modello tedesco. Qui però potrebbe aprirsi una negoziazione su un incremento della mutualità dalla massima divisione alle categorie inferiori per compensare la riduzione delle retrocessioni. Infine, il presidente delle FIGC ha illustrato il nuovo sistema delle licenze nazionali per l’iscrizione ai campionati 2024/25: sarà anticipata alla prima metà di giugno la procedura di iscrizione, con l’inserimento di indicatori di controllo per ridurre l’indebitamento generale.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
Per me tre retrocessioni sono perfette per il numero di partecipanti. Al limite aggiungerei i playout (con formula da studiare) per limitare le squadre in vacanza a fine campionato.
18 squadre
2 retrocessioni dirette
1 retrocessioni dopo playout tra 13-14-15-16esima classificate.
Calcolando che le prime 10 lottano per l’Europa resterebbero poche squadre nel limbo.
Ovviamente ridistribuzione economica più equa perché retrocedere una stagione non deve equivalere a fallire
Assomiglia sempre più alla gramigna
Gravina :
Gravina sei il primo dâ retrocedere e per secondo il tuo amicone Lotirchio …..così l’aria nei vertici che contano diventa più pulita….
Gravina, il tuo ritiro a vita privata sarebbe la più grande rivoluzione degli ultimi 100 anni.
Gravina Adobi Malagó inquadrati per il match Nazionale mostravano un entusiasmo da 2 novembre
In effetti aumentare le retrocessioni comporterebbe dei vantaggi: squadre con traguardi fino all’ultima giornata e meno prone a vendersi, meno drammatico retrocedere sia per le società che per i calciatori essendo più facile risalire, partite combattute e suspence fino alla fine con più seguito di spettatori e introiti.
Troppo difficile da capire.
Gravina mi fai VOMITARE
In pratica i (soliti) a spartisi i soldi gli altri sfortunati alla fame..sempre peggio..la super slega di A
Chi di Superlega ferisce, di Superlega perisce. Chi si accomoda in prima fila si gode lo spettacolo, e degli straccioni in ultima fila chissenefrega. Lo sport violentato dallo show business.
Dai Gravina. Vai a pescare le trote
Per me dovrebbero aumentarle
Più retrocessioni uguale più ricambio,
Meno retrocessioni più stagnazione,status Quo e quasi una specie di superlega ,dove formalmente ne retrocedono due,ma sono le due che son salite l anno prima .
Capisco che ai presidenti piaccia di più dove rischiano di meno,a me no.
concordo barbie, più retrocessioni e promozioni, più movimento
Boh, sono profano ma a livello economico faccio fatica a capire la differenza tra 2, 3, 4 retrocessioni.
Quindi la quartultima, la quintulmina, etc. a metà campionato, quando sono salve, cominceranno la vendita delle partite..
Fai girare l’economia
Dai libero sfogo alla Ludopatia
si anche questo fa il business voluto dalla super.ega!!
Per prima, se fossi a capo della FIGC, inizierei col ridurre i ripescaggi del Brescia
Ciao Davor, eppure quasi sempre nelle equazioni matematiche c’è bisogno di una Kostante .
Sarebbe stato meglio leggere:
Il calcio italiano accelera sulle riforme, Gravina silurato!
Ridurre le retrocessioni? Andrebbero aumentate per me, già ora troppe squadre a metà campionato non hanno praticamente più obiettivi raggiungere, se portano retrocessioni a 2 sarebbe ancora peggio. Più interessante invece il discorso sul modello tedesco con lo spareggio tra terz’ultima di A terza di B, ma in questo caso allora andrebbero ovviamente eliminati in playoff in serie B.
Qualsiasi proposta di Gravina possiamo stare certi che viene fatta per tutelare il brand… 😡
…..e la sua poltrona…
pessimo personaggio.
Nel suo caso le 2 cose (brand e poltrona) concidono