Radrizzani punta l’Atalanta: il patron del Leeds United studia uno scambio di quote
La promozione in Premier League del Leeds non è necessaria a limitare gli orizzonti del patron Andrea Radrizzani, che punta da tempo all’approdo in Serie A. Ci ha provato con l’acquisto del Genoa, poi naufragato nonostante un’offerta da 105 milioni di euro.
Ora è il turno dell’Atalanta, quel prodotto quasi perfetto confezionato dalla famiglia Percassi a servizio del calcio italiano. Secondo quanto riportato da calciomercato.com, gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni sotto la gestione tecnica di Gian Piero Gasperini hanno attirato le attenzioni dell’imprenditore italiano.
Si tratta di primi sondaggi, ma le intenzioni della Gestio Capital (società di Radrizzani) sono chiare: attuare un piano basato sullo scambio di quote che garantirebbe a entrambi i proprietari di mantenere il controllo sul club di appartenenza e sbarcare l’uno nel campionato italiano e l’altro (in questo caso i Percassi) in quello inglese.
Stuzzica, dunque, l’ipotesi che le parti stiano ragionando a un’alleanza in grado di generare valore biunivoco e aprire le porte a nuove frontiere di guadagno. E chissà se, entro la fine della stagione 2020/21, si arriverà a un accordo. (90min.com)
By marcodalmen
continuo a pensare che dubitare di questa dirigenza sia quantomeno ingeneroso oltre che masochista. squadra al suo top storico e c’e’ chi si perde in congetture disfattiste ( :tafazzi: :tafazzi: :tafazzi: )
Positivo l’innesto di nuovi capitali, ma basta che non si creino problemi a livello gestionale/decisionale all’interno del nostro bel giocattolino!
:dealogo: :dealogo: :dealogo:
:tafazzi: l’Atalanta deve avere una continuità
con proprietà locali che pur con possibilità e capacità diverse nella gestione
hanno sempre fatto il possibile per la ns. squadra.
Alla larga dagli Affaristi, . Troppi esempi negativi in tal senso.
Lasciamo perdere, per carità.. :abbasso:
ben venga se serve a far crescere il club..si parla di scambio di quote, non di acquisto dell’Atalanta. non andiamo in ansia
Come per tante realtà industriali, il nostro paese è diventato terra di conquista e tantissimi marchi prestigiosi sono passati di mano, a realtà straniere. Ci va giusti bene col patrimonio monumentale dove, al momento, nessuno ha optato per lo smantellamento e la ricostruzione in paesi esteri. Che venga manifestato un desiderio siffatto è di per sè preoccupante, Spero che la dirigenza tenga a mantenersi la proprietà. L’Atalanta, come la città, non sono in vendita.
Solo chiacchiere ? Intanto il sasso e’ lanciato , vedremo quando…cadra’ !
Di solito……(come BEN insegna latra Famiglia “storica” del….neo-capitalismo BG) queste…..trattative si fanno in gran segreto e si annunciano SOLO QUANDO formalizzate.
Ergo….. :dubbio: mipongo una domanda….
premesso che appare plausibile l’ipotesi di…abboccamenti reciproci…
premesso che questi avrebbero dovuto LOGICAMENTE resrtare il piu’ riservati possibile……
Mi domando: Qule delle due parti in causa ha piu’ a guadagnare dal risalto mediatico e dal battage pubblicitario della vicenda??
ah….ecco…… eggia’…………… :saluta:
(come ben insegna altra…..
io dall’articolo capisco senza dobbi che si tratterebbe di scambio di quote quindi cedi il 30% dell’Atalanta per avere il 15% del leeds (o di piu’ qui dipende dalla bravura nei negoziati). buona azione finanziaria e la catena di comando inalterata. mi pare davvero una operazione win\win. ricordiamoci che soci di minoranza (pagano e non hanno potere decisionale coercitivo) sono sempre benaccetti.
il rischio che vedo io e’ che Percassi vede che enormita’ di soldi girano in inghilterra e’ decide di comprarsi lo united e investire meno nella Dea :laughing:
:chiac:
L’Atalanta è una società con i conti apposto e in utile, con una brand reputation in continua crescita a livello globale e un progetto solido.
Non capisco perchè i Percassi dovrebbero cercare qualcuno con cui “spartire” il frutto dei successi.
Il processo di crescita è in fase di sviluppo, i soldi non mancano e il livello continua a salire.
Piuttosto aprirei ad un 10-15% da cedere all’azionariato popolare.
Ammesso che sia vero, perchè c’è qualcuno che gli offre di entrare nel business calcistico nazionale più ricco che ci sia: quello inglese della Premier.
Si ho visto poi il video di Otis ( :ador: :ador: ) e spiega bene la cosa. Così ha senso ma hey, :tone: guarda che l’azionariato popolare non è una brutta idea pensaci :oks:
Voci che ho sentito un mese fa parlavano dell’amico Ferrero ( nutella) che voleva entrare in società con percassi 😉 . Fonte un amica che lavora alla Ferrero 😉
Dipende quanto investe e come, anche Berlusconi è uno degoi uomini più ricchi d’Italia, ma negli ultimi 10 anni al Milan ha fatto disastri
vabbe qualcosa ha vinto in carriera berlusconi, il presidente piu vincente di sempre
dai ! Nutella per tutti gli abbonati ! .. per i voucher, vediamo : “Se fate i bravi” 🙂 :laughing: :laughing:
😉
:dubbio:
Francamente non me ne intendo, e non capisco cosa cambierebbe avere delle quote incrociate.
Potrebbe essere utile per poter parcheggiare in Inghilterra i giovani a farsi le ossa in un ambiente internazionale?
Penso che, prima che obiettivi sportivi, una cosa del genere abbia obiettivi finanziari e commerciali.
Radrizzani e il suo gruppo operano nell’ambito dei diritti tv e commerciali legati soprattutto allo sport se ricordo bene.
potrebbe essere utile per entrambi per notorietà in primis e guadagni in secundis
Puro bussiness finanziario, i profili sportivi vengono assai dopo.
Si potrebbe anche ipotizzare….che “una parte ” sia il cavallo di troia per l’altr per entrare nel bussines di riferimento di quersta seconda….
col tempo….capiremo :saluta:
Non vedo lo scandalo, se la maggioranza delle azioni rimangono agli attuali proprietari. Anzi, io che ho vissuto per motivi di lavoro dal 2009 al 2016 in un subborgo di Londra, Tottenham, conosco molto bene le situazioni finanziarie dei club inglesi, il fatturato che generano anche club di premiership, roba che la nostra serie b si sogna, per cui se dovesse venire una joint venture tra la ns Dea e una squadra inglese, naturalmente sana, ben venga si aprirebbero orizzonti molto suggestivi per noi. Allora si che potremmo sognare in grande, perchè credo, opinioni personale, che fra un pò di… Leggi di piu' »
Parto con un sorriso di affetto verso chi si scandalizza e si appella al Sig. Percassi. L’idea di sharing di proprietà è una bella e innovativa idea che potrebbe dare una ulteriore svolta e novità non indifferente. Ma sapranno le parti capire se vi saranno i presupposti
Soprannominato Momi, ma non ricordo il perché
Mio paesano e del mio stesso rione.
… e pensare che da piccolo giocava a calcio con me all’oratorio…
Ne ha fatta di strada.
Ricordo che era un ottimo e veloce giocatore, se non ricordo male era un’ala destra, sempre disponibile e brava persona a modo, ora non saprei.
Anche Percassi è un imprenditore e come tale pensa al profitto, ma è bergamasco e tifoso della nostra Atalanta. Quindi Mai.
:nosento:
Per quanto mi riguarda… MAI.!!!
Probabilmente sono chiacchiere.
Però in un contesto che evolve a favore dei grossi club, forme di aggregazioni delle squadre “provinciali” “può essere la soluzione per competere ad alti livelli.
:dubbio:
… possono essere…
Leeds ha più di 770 mila abitanti e il West Yorkshire (la contea di cui è capoluogo) ne ha più di 2 milioni. Provinciale mica tanto…
Basta dire no in maniera educata….qual’è il problema….. :dea:
Anche no……..
Dobbiamo opporci ai finanzieri filibustieri.
Se non c’è passione è meglio che se ne stiano a casa loro.
Resistere, resistere, resistere.
:boxe: :boxe: :boxe:
Col pozzo di petrolio nel giardino
Crazy ormai i petrolieri sono in disarmo…
Se Percassi vende ….vende as in Arabo col prezzo di petrol nel giardino. Altro che
Con 105 miliioni non ti compreresti la Dea . Forse il doppio
Non mi stupirebbe una cessione di Percassi , venderebbe ai massimi …
vedremo
Infatti… se vuol massimizzare l’investimento, non penso possa aspettare molto.
Quando gli ricapita di vendere le quote dell’Atalanta in Champions?
Esatto, più di così non potrà essere il valore della società …spero di no ovviamente , ma se arrivasse un offerta molto alta venderà
Speriamo non arrivi l’offertona irrinunciabile….. :dubbio: :ride_molto:
Infatti nell’articolo si parla di una quota.
E che l’obiettivo di Radrizzani sia creare un gruppo di 3/4 club europei senza essere l’unico padre-padrone è noto.
Radrizzani, raddrizza la Lazzie che ce ne bisogno !
Fosse vero, ci impiegheremmo molto poco a fare la fine dell’Udinese.
Certo, bisogna anche considerare che prima o poi questo “periodo d’oro” finirà, di Gasperini non ce ne sono molti in giro e comunque non è detto che il mister continui a fare miracoli fino a fine carriera. Magari entrare in un “gruppo di club” (come ormai sta succedendo a molte squadre) potrebbe essere il modo di assicurarsi una stabilità anche futura.
A me comunque come prospettiva non entusiasma.
Noooo Percassi presidente a vita
FORZA ATALANTA :dea02: