Dal Montebelluna all’Atalanta: Marco Mores ha attirato l’attenzione della Dea. 15 gol in 14 partite, tecnica sopraffina e classe da vendere. Si è presentato così a Zingonia, la casa dell’Atalanta. Come a dire «eccomi, sono pronto a indossare la maglia della Dea». È un classe 2009, compirà 14 anni il prossimo 23 luglio e settimana scorsa potrebbe aver giocato la partita più importante della sua vita. Ma andiamo con ordine. Si chiama Marco Mores, è nato a Oderzo e attualmente gioca al Prodeco Calcio Montebelluna, una delle principali piazza dilettantistiche del Veneto. Come detto ha appena 13 anni: frequenta ancora la terza media, vive con la famiglia a Treviso e adora il calcio. Anzi, lo ama. Un sentimento forte e genuino, tanto che potrebbe portarlo a salutare la famiglia, dire addio alla vita di tutti i giorni e partire alla volta di Bergamo per fare il calciatore. Su di lui ha messo gli occhi l’Atalanta, e pare proprio che la Dea abbia tutte le intenzioni di portarlo a Zingonia dal prossimo luglio. L’area scouting lo tiene d’occhio già da un anno abbondante: giocava con la maglia del Giorgione Calcio, segnava gol a grappoli e si distingueva per le indubbie qualità, sia tecniche che finisce. Nell’estate del 2022 il passaggio al Montebelluna, infine due giorni di prova a Bergamo, culminati con la sfida alla Pro Sesto valida per i quarti di finale del Torneo Annovazzi, storica competizione organizzata dall’Enotria.
16 marzo 2023: una data che, comunque andrà a finire, rimarrà impressa per sempre nella memoria di Marco. Dopotutto non capita tutti i giorni di indossare la maglia dell’Atalanta, per di più da titolare, in un palcoscenico come quello del Torneo Annovazzi. In via Cazzaniga ha giocato da trequartista nel 4-2-3-1 disegnato da Previtali: davanti a sé un mostro sacro della Dea quale Amalfitano, a sinistra un diamante cristallino come Fugazzola, a destra una scheggia tutta tecnica e fantasia come Lung. Nel giro di qualche giorno è passato dall’affrontare il Liapiave (Under 14 Regionale veneta) a vedersela coi pari età della Pro Sesto: per farla breve, da una partita di livello Regionale a una di livello Nazionale. Le risposte sono state decisamente positive: in primis perché si è adattato in fretta a ritmi e concetti di gioco completamente nuovi, dopodiché perché non ha affatto sfigurato in un reparto offensivo già consolidato. Ha dimostrato di poter fare male soprattutto tra le linee, specie se innescato dalla trequarti in su: diversi palloni toccati, qualche squillo interessante e anche un tentativo dal limite deviato dalla retroguardia della Pro Sesto.
Fonte: sprintesport.it
In prestito c’è anche Salim Berrima un 2009 della feralpi salo’ che potrebbe far parte dell’under 15 della prossima stagione.
I migliori ragazzi di altre regioni sono conosciuti da chi si occupa di scouting e fanno provini con diverse squadre di serie a di altre regioni e poi dovendosi trasferire i genitori prendono le decisioni più convenienti come sistemazione. Mi pare fossero 3 i ragazzi in prova nel torneo.
Con questo articolo certamente crescerà sereno
Mi sembra un articolo ispirato (o dettato?) dal venditore o dal procuratore.
In Italia (e nel mondo) ci sono migliaia di quattordicenni che STREGANO le società di calcio (se non “stregassero” non ci sarebbero i settori giovanili..).
Perchè proprio questo? Perchè?
Non ha un procuratore a quell’età, semplicemente ha fatto molto bene nella sua regione e aggregato nel torneo all’Atalanta
Ok, grazie per la preziosa informazione.
Mi chiedevo solamente perchè solo lui (o pochi, rispetto alle migliaia di giovani che entrano nei settori giovanili) viene pubblicizzato.
in verità su sprintesport ce ne sono a migliaia di articoli di questo genere, sono specializzati in calcio giovanile provicniale regionale e nazionale
Tutto sto sensazionalismo per un ragazzino che non ha ancora finito le scuole medie e soprattutto non è ancora nostro.
… Ha stregato l’Atalanta…
Finalmente la società pensa anche agli stregoni.
Personalmente preferirei un esorcista per far benedire lo sfiGewiss Stadium.
lo so che è OT, ma mi ha fatto sorridere leggere che oggi nella partita tra Germania U19-Italia U19 sono in campo il figlio di Pierre Regonesi per l’Italia e il figlio di Lele Tresoldi per la Germania e gioca per l’Hannover 96.
Ricordo entrambe i genitori, buonissimi terzini sinistri, che però hanno fatto molto meno di quel che potevano in carriera.
OT dell’ OT: chissà quanti indignati in Bassa Sassonia, dove il giovane italico ruba il lauto stipendio al piccolo sassone…
Davvero sia tresoldi che regonesi sembravano aver tutto per sfondare… Tresoldi ha avuto anche la sfortuna di arrivare in prima in un brutto momento (l’anno di Guidolin, se non ricordo male) e aveva sofferto anche diversi infortuni seri.
Regonesi forse è stato limitato anche dal carattere, però come potenzialità non c’era paragone, per dire, rispetto al nostro bellini, che poi ha disputato centinaia di gare in A
Per chi viene da fuori, mari e monti, i bergamaschi invece devono sperare di avere qualcuno a disposizione o sono rovinati.
Per quello che sono sempre di meno.
Perché a loro volta se ne vanno da altre parti.
ottimo di contraltare ho appena letto del 2004 bresciano che ci soffio’ il Benfica dalle ns. giovanili che ha gia’ esordito in prima squadra bruciando tutte le tappe.. che peccato!!
succede quando non si fanno i contratti ai nostri ragazzi del territorio più promettenti a cui servivano come il pane due soldi per la famiglia, invece diamo migliaia di euro al mese agli stranieri a cui si fanno sempre contratti…
Bravo ,vediamo se riusciamo a farci fregare pure Pià😉
Paglia se non fai contratti agli stranieri mica vengono a giocare nella ridente citta’ di Bergamo. il problema e’ prendere gli stranieri bravi.
Non sono questi i discorsi da fare, il problema del 2004 Cher Ndour
(classico nome Bresciano) e’ che il Benfica e’ arrivato con dei sacchi di dobloni per convincere la famiglia nel farlo trasferire al Benfica.
e per farlo svincolare lo potevano portare solo all’estero perche’ 16 enne.
l’Atalanta l’aveva fregato al Brescia , il Benfica la fregato all’Atalanta.
Ndour e’ nato a Brescia esattamente come fabio rustico e’ nato a Bergamo o i fratelli williams sono nati in euskadi.
Malign e quindi ?
conosco esattamente dove e’ nato, io ho detto che e’ un classico cognome Bresciano…
bastava un contratto a poco e sarebbe rimasto volentieri a bergamo il ragazzo.
era da tenere sicuro… perche’ e’ forte.
e’ stato chiaramente un errore.
e come sempre accade ( lasciamo perdere nello specifico Ndour ) il Benfica è avanti anni luce a livello di settore giovanile !
se il Pagliuca non si da una mossa e non si decide a pigliare minimo 6 diamanti grezzi da immettere fra primavera e under , perdiamo non un treno ma il futuro !
Tempo fa ho scommesso che il futuro centrocampo della nazionale sarebbe stato un brescianissimo Scalvini Tonali (vivaio) ndour.
Di buoni in zona ce ne sono….
Un articolo pieno di incrollabile ardimento che ci porterà a incredibili risultati in un futuro costellato di successi radiosi verso una gloria eterna
Un altro MM dal Montebelluna… speriamo replichi i suoi fasti. Forza ragazzino (e andiamoci piano, come ha scritto Brasa).
Mi spaventano sempre i toni sensazionalistici relativi a ragazzini, per non dire bambini.
Che senso ha caricarli in questo modo di aspettative, che statisticamente è più facile vengano disattese che mantenute?
È la stessa cosa che ho pensato subito anche io.
Buona fortuna al ragazzo , che si faccia onore.