Destino, fato, sfortuna. Chiamatela come volete, ma il match del Mapei sicuramente non è stato guidato dalle gufate di mezza Italia del calcio, ma da episodi, che come sappiamo sono il sale di questo sport.
Anche gli dei dell’Olimpo rimanevano inermi di fronte a questa forza universale da cui non si può sfuggire. Per lo stesso motivo anche Gasp a una certa ha dovuto “arrendersi” all’evidenza, soprattutto quando il suo fido Muriel lo ha tradito sul quel dischetto spartiacque per l’esito del match e del campionato.
Una partita già segnata dalle decisioni arbitrali(giuste o meno meglio non entrarci), termine che deriva dal latinismo “arbitrio”, facoltà nel prendere decisioni con la propria volontà, e altra forza ingovernabile per gli stessi dei (e in questo caso Dea).
Nel calcio molti fattori possono incidere sul risultato, e purtroppo per Gasp la maggior parte di essi li ha già individuati, capiti e inculcati nella mente dei suoi giocatori, ma sta capendo che dove la ragione, il calcolo e lo studio non possono arrivare, la fortuna va meritata affinché sia tua alleata. D’altronde quest’ultima aiuta gli audaci nel momento propizio, e sia mai che abbia deciso di ricompensarci la prossima volta che torneremo a Reggio Emilia, magari con gli interessi.
Albo
By Staff di Atalantini.com
La dea bendata per compensazione ci ha aiutato in quel di zingonia nel rigore concesso al Bologna primavera contro di noi. Palla sul palo che poi carambola sulla schiena del nostro portiere e va fuori. La fortuna dà e toglie.