La lezione di calcio del Gasp all’Inter

12-11-2018 13:58 5 C.

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Coraggio e intensità straordinaria per mettere in ginocchio i nerazzurri milanesi. Grande gioco, si poteva ribaltare il 7-1 di due anni fa.

Aveva ragione Spalletti: “Gasperini fa bene al calcio”, aveva detto il tecnico toscano alla vigilia di Atalanta-Inter.

Vero. Tanto bene che ci ha regalato una partita bellissima, in uno stadio pieno, oltre ventimila spettatori, tanti quanti ne può contenere oggi. Cioè meno della metà rispetto al record dei 43mila del 16 settembre 1984, sempre Atalanta-Inter, gol di Muraro e Osti. Finì 1-1, allora e sembrava già un ottimo risultato.

E oggi? Un trionfo. Un’Atalanta bellissima, da lustrarsi gli occhi. La piccola (neanche poi tanto) squadra del Gasp manda al tappeto la grande (magari tornerà) formazione di Spalletti. Una lezione di calcio. L’umiltà degli Hateboer, Mancini, Djimsiti, tutti in gol. La ciliegina è del Papu Gomez, tiro a giro per firmare il 4-1. L’apoteosi.

 Un po’ spocchiosi, i rivali nerazzurri, forse convinti prima o poi di rimettere a proprio favore una partita cominciata male (per loro) e finita peggio, nonostante il pareggio su rigore col solito Icardi.
 Invece è stata solo Atalanta. Loro, che avevano ancora negli occhi il Barcellona, che erano riusciti a frenare quel fantastico Barca, sono stati annichiliti da un’Atalanta travolgente in ogni zona del campo, dalle fasce alle cosiddette palle inattive, con un’intensità di gioco straordinaria, come poche altre volte abbiamo visto a Bergamo.
 
Eh sì, sono soddisfazioni. Perché nessuno si sarebbe meravigliato, se il 7-1 del 12 marzo 2017 si fosse ribaltato. E poteva succedere, se Handanovic non fosse stato il migliore dei suoi. Non avrebbe avuto da ridire nemmeno Spalletti, che ha ammesso: “Loro sono stati più forti di noi, ma questa è la qualità delle squadre di Gasperini”. E Gasp, prima di lui in conferenza stampa: “Volevamo capire contro una grande quanto potevano essere competitivi: abbiamo fatto una grande partita, con coraggio, con un gioco di intensità e qualità speciali”.
 
E pensare che qualche dubbio c’era, come no. Favoritissima l’Inter, contro un’Atalanta che già doveva fare a meno del muro Masiello e perdeva all’ultimo momento anche Palomino, che avrebbe dovuto affrontare il duello tutto argentino con Icardi. C’era il recupero in extremis di Toloi, che si trovava a fare da chioccia a Djimsiti (alla quarta partita da titolare in questo campionato, sconfitto solo col Cagliari) e Mancini (difensore goleador ormai sulle orme di Caldara). C’era la conferma al centro dell’attacco di Zapata, dopo la prima rete in campionato a Bologna. Beh non proprio al centro, visto che in quella posizione è stato riproposto Gomez, un po’ trequartista, un po’ finto centravanti, comunque in una collocazione che fa bene al Papu: “Sulle fasce ci siamo esaltati? Le mie squadre giocano così, certo adesso abbiamo un assetto molto più offensivo”, spiega Gasp, “che fa bene al Papu”.
 
È stata l’Atalanta operaia capace di piegare l’Inter con una prima percussione firmata Gosens su una fascia e conclusa da Hateboer che arrivava dall’altra fascia. Poi si sono aperte le praterie, Zapata una pantera scatenata e incontenibile, Ilicic mangiagol (un paio, a tu per tu col palo) e però poi uomo assist. Gosens ha continuato a imperversare sulla sinistra, l’esterno tedesco vera rivelazione della sfida, ma con un’Atalanta così travolgente in ogni zona del campo fare questioni di merito è quasi superfluo, tolta l’incertezza di Berisha che ha dato il la all’azione del rigore.
 Ma quello che altre volte la squadra del Gasp ha prodotto, per quantità e qualità e un po’ nel primo tempo ha sperperato mancando altri tre-quattro gol, l’ha poi raccolto nella ripresa. Quando il rigore avrebbe potuto mettere in ginocchio i “nostri”. E invece… sono ripartiti come furie e sono passati all’incasso. E ci hanno messo la testa, per fare gol con Mancini e Djimsiti, per poi completare il poker con il gioiello del Papu.
 
 “Che obbiettivi ci poniamo ora? Mah, la classifica è molto corta e il campionato molto equilibrato” conclude Gasperini. “La vittoria ci dà grande autostima. Abbiamo giocato davvero una grande partita”.

fonte bergamonews.it

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By marcodalmen


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