Non è mai banale definire quelli che sono per Gasp gli errori, in ordine di importanza, di una situazione.

In assenza di certezze su alcuni dettagli ci sono due errori macroscopici che non si può fare a meno di notare.

Il primo gol è irregolare,
non ci piove.
Palomino peró non ha nessuna attenuante.
C’erano due palloni in campo ma non stava guardando né l’uno né l’altro e più precisamente stava brontolando con l’arbitro per aver perso una scarpa durante un contatto con Di Carmine. [immagini 1,2]
Il difensore atalantino sapeva perfettamente di avere l’attaccante dietro di sé e trovo inconcepibile dare le spalle al gioco sapendo che l’avversario sta rimettendo in campo la palla in prossimità dell’area di rigore.
Ho visto giocatori perdere la scarpa ma fare decine di metri scalzi fino a che il gioco si fermava per il tempo necessario per mettersi a posto.

L’atteggiamento che l’argentino ha nell’azione del secondo gol è davvero incredibile.
Tanto per cominciare non c’era la necessità di affrontare subito il portatore considerata l’inferiorità numerica (3vs4) e tutta quella la profondità da coprire. [imm.3]
La cosa migliore sarebbe stata quella di scappare verso la porta con i compagni di reparto (timing).

Ammesso e non concesso che la codifica in quelle situazioni sia quella di andare a contrasto con il possessore, perché non è tornato a fare reparto dopo l’appoggio laterale di quest’ultimo?
Perché non ha seguito l’inserimento del giocatore che gli passava davanti? Perché è andato in pressione sull’appoggio marcato da Toloi (e sul quale eventualmente ci poteva arrivare anche De Roon) quando c’erano due avversari che stavano attaccando lo spazio dietro le sue spalle in ultima linea? [4,5]

Una follia dal punto di vista tattico; un errore grossolano e inconcepibile.