L’amore per la squadra, come una volta…. by Renato

31-07-2020 19:25 0 C.

Abbonamenti: ieri, oggi e domani, Ci fu un tempo, senza necessariamente andare troppo indietro negli anni, in cui la massima espressione di affetto, sostegno e solidarietà, verso la propria squadra, si esprimeva mediante la sottoscrizione dell’abbonamento stagionale. Le prescrizioni erano dettagliate e ferree: ci si impegnava per circa una ventina di domeniche, a settimane alterne, a congelare la propria disponibilità, esclusivamente a seguire le partite, con passione, assiduità e costanza, nel bene e nel male. L’accesso , nel settore prescelto, non era vincolato, salvo per i posti più pregiati, a vincoli predeterminati e pertanto dalle ore 15, anticipando mezz’ora nella stagione invernale, ciascun abbonato si collocava dove lo spingevano le circostanze, in tutta libertà. Ben di raro avveniva di disertare tale appuntamento e quando avveniva era per motivi di assoluta priorità. Alla stessa maniera date ed orario, venivano meticolosamente rispettate, ad eccezione che per troppo abbondanti nevicate o per il calo improvviso di un nebbione, tanto che, a distanza di circa sessant’anni, ricordo ancora nei dettagli quelle, seppur rare eventualità. L’accesso agli abbonamenti era davvero aperto a tutti, senza alcuna complicanza, stante la semplicità delle prescrizioni. Oggi le cose sono cambiate e certamente in negativo. Sono state scongiurate le evenienze di differire la date per nevicate, contenute da impianti che ne consentono la rimozione e sono state cancellate le calate della nebbia, non si sa se per disposizioni federali o per l’intervento mediatico di Sky, ma in compenso, per esigenze televisive, si sono spalmate le date degli incontri, con una metodica introdotta dai laziali, nello spalmare, in ambito ventennale i propri debiti. Direi che il bacino di utenza reclutabile per la sottoscrizione degli abbonamenti, è stata ridefinita, prevalentemente per due classi di cittadini: i nullafacenti, che possono disporre del proprio tempo, senza contingentamento alcuno ed i pensionati, con pari caratteristiche di impiego temporale, purchè non soggetti a crisi di sonno, in quanto gli orari sono sparsi nelle ventiquattro ore. Per tutte le altre classi d’utenza, per assistere a tutte le partite di calendario, sono previsti squilibri di ogni loro precedente calendarizzazione, ricorrendo a ribaltamenti dei propri impegni, assenze dal lavoro, per malattia, richiesta di permessi o di ferie. Una serie di aggiuntivi, al normale stress della vita quotidiana, di cui, verosimilmente, non avevano prevista la necessità. Se in passato si richiedeva adesione fedele al calendario, ora si tenta d imporre una schiavitù di cui, l’assoluto rispetto, diventa impossibile. Da notare , quale peggiorativo, che in passato, il prestito della propria tessera ad altro utilizzatore, avveniva in assoluta e semplice linearità, mentre ora pare assoggettata a vincoli di stampo notarile. Ad appesantire ulteriormente le vecchie abitudini di allocazione libera, si è aggiunto l’obbligo di occupare posti numerati prefissati. In altre parole, la sottoscrizione dell’abbonamento è diventata una specie di resa, senza condizioni, dove, all’accettazione del tutto, pare si sia aggiunta la decadenza del diritto di poter chiedere il rimborso delle quote relative a partite non godute, per cause di forza maggiore. La detenzione, per amore, potrebbe essere un poco più morbida, essendo passata dagli incanti di Peynet dei tempi andati, alla eccessiva costrizione del rapporto in atto., simile al sadomaso. Non bisogna abusare della forza dell’amore.

Renato

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