Le nuove battaglie della Dea – by Albo

04-07-2022 14:45 1 C.

Amazzoni, tra mito e realtà: cosa sappiamo sulla loro esistenza - Il BosoneL’interessante intervista rilasciata da Gasperini alla Gazzetta dello Sport ha forse chiarito alcuni aspetti rimasti nebulosi negli ultimi mesi, ma soprattutto ci ha fatto capire che Dea dovremmo aspettarci tra un mese: giovane, umile, ma allo stesso tempo ambiziosa e battagliera.

Stando alla metafora bellica, possiamo dire che dopo aver “fallito” (intendiamoci, non aver racimolato più di quanto potessimo fare sulla carta), la guerra su più fronti la scorsa stagione (Coppa Italia, Champions, Europa League e campionato), a partire da agosto la campagna italiana ci riserverà battaglie sparse tra Nord e Sud ancor più complicate e molte di queste si riveleranno decisive per il nostro futuro.

Al comando però ci sarà ancora una volta il condottiero Gasp che non si tira certo indietro quando c’è da parlare di mercato e rapporti societari, facendoci capire che per lui possono pure cambiare gli alti gradi dell’esercito (dirigenti), ma solo con i giusti sottoposti (giocatori) si può continuare a sperare di poter ambire a qualcosa e vincere le battaglie.

Detta in maniera più papale, e stando alle sue dichiarazioni, Gasperini avrà chiesto pure un top player (ovviamente top per quanto riguarda la nostra realtà, perché giusto sognare in grande, ma poi i conti devono sempre tornare), ma ciò che conta veramente è ritrovare quello “spirto guerrier” di Foscoliana memoria che fino a maggio scorso ha smesso di ruggire e che è ora che torni a farsi sentire.

Come farlo? Beh, il vate Gasp da tempo ha tracciato la via: ricostruzione, ringiovanimento e rafforzamento. Processi che potrebbero sembrare ossimorici, ma che il tecnico di Grugliasco conosce molto bene, dato che la sua creatura divina è nata proprio grazie alla coesistenza di questi tre concetti.

Giusto per rifare un tuffo nel passato, al suo arrivo nel 2016 la rivoluzione gasperiniana partì proprio dall’inserimento di giovani come Caldara, Petagna, Gagliardini, Conti, Kessie, e via discorrendo con l’exploit dei vari Bastoni,Spinazzola, Hateboer, Freuler, Gosens  che grazie all’esperienza e qualità della coppia Gomez-Ilicic hanno di fatto dato la forma definitiva alla Dea.

Giovani (all’epoca), affamati e disposti al sacrificio più totale, pur di trasformare quell’ambizione in qualcosa di costante e memorabile.

Dopo 6 anni lo stesso Gasp ha perso qualche colpo, facendo diventare prevedibile la sua strategia tattica, puntando anche su cavalli non ancora pronti, e ovviamente anche la Dea bendata non gli è stata fedele compagna, sia chiaro.

La sua radicata filosofia di gioco e volontà nel non volerla modificare ha suscitato non poche critiche e polemiche, così come i suoi rari esami di coscienza su certe scelte fatte ( o più delle volte non fatte) ci hanno ridato l’immagine apparente di un Gasperini ormai rassegnato e in conflitto con la società, come provano anche le sue ultime dichiarazioni sul mercato fatto la scorsa stagione da Sartori e dal caso Boga, che aldilà del fatto che lo abbia voluto lui o altri, resta al momento un punto di domanda da 20 milioni di euro, ma sappiamo che con Gasp bisogna prima fare un bel periodo di rodaggio, quindi siamo fiduciosi.

Ma Gasperini alla fine è rimasto per noi, per i tifosi, che non hanno mai smesso di credere nella sua leadership, nel suo lavoro e nella sua ferrea convinzione di poter continuare a dare tanto per questa squadra che dopo anni di sogni e gloria è stata estromessa dall’Olimpo delle big (come dice anche Gasp) ma che potrà tornare grande con le solite vecchie armi dell’umiltà, lavoro, cuore, passione, sacrificio e spensieratezza. Ritrovare se stessi quindi, per tornare ad essere competitivi e rendere meno complicate le sfide che ci attendono.

 

Albo

 

 

 

 

 

Bookmark (0)
ClosePlease loginn
0 0 votes
Article Rating

By Staff di Atalantini.com


CONDIVIDI SU
Accedi


Iscrviti
Notifica di
1 Comment
Nuovi
Vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
ardluca82
ardluca82
5 Luglio 2022 12:20

si riparte col Gasp in panca ed è un passaggio fondamentale…visto che sognare non costa nulla, a mio parere, il nome giusto per infiammare ancora di più la piazza (che già è bella carica vista la prima fase abbonamenti!) sarebbe Dries Mertens..poi oh..noi per sognare non paghiamo nulla, magari la società lo stipendio lo può contrattare! 🙂

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
1
0
Would love your thoughts, please comment.x