Le Tranchant. In esclusiva Bigliardi per noi sul momento dell’Atalanta

20-03-2019 04:44 44 C.

E con il punticino di domenica che ha fatto storcere il naso a qualche smemorato borghese da tribuna e ad innumerevoli leoni da tastiera, facendogli dimenticare la storia di lotta che da sempre è la prerogativa fondamentale della Dea, si arriva all’agognata sosta che per i nostri ragazzi stremati da tanti impegni fra coppa europea, campionato e coppa italia è come la visione di un verdeggiante e rigoglioso palmeto in mezzo a desolate dune del Sahara, zeppo di datteri e rigagnoli d’acqua, pronto ad offrire nutrimento e refrigerio a chiunque ne avesse bisogno.

La cosa che più mi innervosisce è che Gasperini in questi anni ha avuto il suo bel da fare per tenere tutti sotto pressione, evitando l’ attizzare di pericolosi falò passionali che sarebbero stati terribilmente deleteri nello spogliatoio . Ed invece cosa succede… che a montarsi la testa non sono i protagonisti, ma qualche tifoso dalla memoria corta e qualche giornalista dalla tastiera infida. E allora vallo a spiegare che l’Atalanta quest’anno ha iniziato il campionato a tutta birra con una preparazione diversa dal solito in previsione di un avvio terrificante fra Europa League e Campionato tanto che qualche pedina importante “Masiello” ci ha lasciato pure le penne.

E poi che ne sappiamo dei “richiami atletici che non sono quelli dei Tordi” e quando sono stati fatti..? probabilmente in concomitanza di qualche sacrosanto calo fisico dovuto al necessario carico di lavoro evitato nella prima parte ed ancora chi si aspettava questa trionfale marcia in Coppa Italia che ha completato il logorante lavoro di spremitura, perché quando si arriva a questo punto il Turn Over pesa sulla coscienza dell’allenatore come un macigno.

Certo è diritto dei tifosi andare allo stadio e divertirsi pretendendo il migliore spettacolo possibile ed usarne il pollice verso a proprio piacimento così come si faceva nella Roma Imperiale, ma per quelli che di calcio ci vivono essendo professionisti avendo il potere tramite tastiera di aizzare grandi masse, arrogandosi con scuse da bulli da bettola ad allenatori proponendo perfino sostituzioni, schemi e chi ne ha più ne metta, con questi risultati lo trovo inaccettabile e deplorevole, in pratica una destabilizzazione gratuita.

Il calcio che gioca l’Atalanta è di qualità superiore, forse il migliore in questo momento storico tanto che se anche la juventus in coppa ne ha scimmiottato gli schemi vorrà dire pur qualcosa, nel caso si potesse,consiglio vivamente alla società di registrarne il copyright . L’altra sera vedere giocare l’Inter con ancora l’antiquato mediano metodista da impostazione e confrontarla con quella del Gasp dove tutti hanno il dovere di partecipare all’azione a prescindere dei ruoli, dando vita ad un soave calcio totale,è un contrasto di una spietatezza unica, in pratica un confronto fra Medioevo ed era Moderna e quella mezz’ala schierata fra le due linee avversarie partendo da lontano, ne è il nostro capolavoro .

Non crediate che dietro questo miracolo ci siano soltanto rose e fiori, perché giocare con un uomo in meno in difesa, andare con ardore sempre avanti fin dentro le linee nemiche, distruggere le fasce laterali, possedere i centrocampisti avversari con pulsioni atletiche ripetute, far stare bene fisicamente campioni del calibro di Ilicic e Gomez necessita di un’ organizzazione atletica di prim’ordine, con carichi di lavoro da sopportare che rasentano il massacro e che bisogna sapientemente saper dosare per evitare spiacevoli infortuni . Le soddisfazioni anche quest’anno di certo non mancano e non mancheranno ed anche tifosi illustri di squadre blasonate, scoglionati da spettacoli al limite della decenza con cinica ironia continuano a sbeffeggiare pubblicamente i loro beniamini citando l’11 Orobico come controparte, bellissima quella di Severgnini sul derby “non aspettavo quest’Inter, sembrava l’Atalanta “, per cui adesso che c’è bisogno soprattutto di tanta tranquillità per concludere la parte più importante del campionato, l’ordine prioritario è stiamo tutti con i piedi ben piantati per terra, mantenendo quell’umiltà che da sempre è la parola principe a queste latitudini e teniamo lontana dalle nostre anime quella patetica, piagnucolante contagiosa borghesia snob che troppo spesso rompe le palle, preservando quella simpatia caratteristica popolare che la Dea si è cucita addosso fin da tempi molto lontani.

 

TEBALDO BIGLIARDI

per Atalantini.com

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