L’Osservatore Romano: ”Dea mai cosi’ forte”

08-02-2019 04:44 24 C.

Patrizio Romano di SeilaDea su SeilaTV inizia oggi con noi una rubrica periodica. Ci è venuto facile giocare sul suo cognome in coerenza con quanto gli abbiamo chiesto cioè buttare un occhio sul mondo Atalanta, fare il punto della situazione e condividere le sue ultime sensazioni date dagli avvenimenti in campo e fuori.

 

Devo dire che mi sono approcciato alla partita di Cagliari con qualche timore. Venivamo da partite impegnative nelle quali ci era stata richiesta la massima concentrazione e un grande agonismo.
In piu’ il Cagliari rappresentava una recente bestia nera con 3 sconfitte negli ultimi scontri diretti, Coppa Italia esclusa.
Dal loro punto di vista pero’ lo scontro con noi è arrivato nel momento sbagliato perche’ gli isolani hanno dovuto patire assenze anche di peso, come Barella (squalificato) e Castro (infortunato a lunga scadenza) senza aver la possibilita’ di poter testare in tempo nuovi rinforzi di valore come Birsa e Thereau.

Per il resto i sardi hanno fatto la partita che mi aspettavo, ostruzionismo e squadra chiusa, specie all’inizio, l’unico modo per tentare di bloccare una squadra in forma come l’Atalanta del momento.
Mesi fa contro questa tattica di gioco avevamo molti problemi ad andare a rete. Poi il cambio tattico del Papu, il genio di Ilicic e l’esplosione di Zapata e dei laterali esterni, ci stanno permettendo risultati prima insperati.

Diro’ di piu’: sono d’accordo con il mercato invernale della societa che se da una parte ha rinunciato a 2 attaccanti, dall’altra ha tenuto proprio tutti i pezzi grossi. Lo stesso reparto avanzato, a mio avviso, non patira’ piu’ di tanto l’assenza di Tumminello (mai nei radar del mister anche in carenza di giocatori) e Rigoni (buon giocatore ma senza la mentalita’, l’animus pugnandi per partecipare al progetto Gasp). Io sono eventualmente per integrare il reparto offensivo con gente del vivaio, Kulusevski su tutti, del quale persino Stromberg, suo connazionale, dice un gran bene.

Le esternazioni del Mister, a proposito di campagna acquisti, non le trovo particolarmente significative, la stessa divergenza con Sartori credo sia stata amplificata dalla grancassa mediatica anche se ritengo che qualcosa ci sia stato. E non dimentichiamo che, se il mister è un grande in panchina, Sartori non è da meno: al netto di alcune operazioni di compra / vendita non particolarmente riuscite che comunque rappresentano la norma nel suo ruolo, perche’ ogni giocatore è per certi versi un’incognita in una nuova squadra, a lui si devono comunque attribuire grandi meriti nella costruzione della squadra attuale con particolare riferimento agli alfieri mitteleuropei di centrocampo che rappresentano l’anima dell’Atalanta in campo.

Intanto godiamoci questa Atalanta, mai cosi’ forte, mai cosi’ piena di personalita’, carattere e motivazioni. Magari anche fortunata, come dimostra la traversa subita nel finale a Cagliari che comunque nulla toglie ad una partita dominata anche nei numeri contro una squadra aggressiva al limite dell’ostruzionismo e dell’antisportivita’ alla quale abbiamo risposto alla grande conservando buona parte di quel gioco che ci sta facendo ammirare in tutta Italia e fuori.

Qualcuno sostiene che la rosa attuale sia un po’ corta ma, al di là che sia stato lo stesso mister a dire tempo fa che era troppo ampia, confido nel preparatore atletico Borelli e in Bangsbo che sono eccellenze assolute nel loro campo e che possono lavorare nella tranquillita’ data anche da strutture e strumenti d’elite. Non e’ un caso che, tranne casi rarissimi, non si sia registrato in due campionati e mezzo sinora, alcun infortunio grave. Se il campo ci riservasse poi qualche incidente confido sempre nel vivaio che vedo sempre piu’ affidabile.

Per il dopo campionato molto dipende dalla qualificazione europea. Qualche sacrificio, in linea con lo spirito e le risorse atalantine, sara’ inevitabile ma, se dovessimo centrare l’ambito europeo, la prospettiva di sfide di grande livello potrebbe rappresentare un grosso stimolo per chi tra i nostri dovesse ricevere offerte altrimenti irrinunciabili.

A proposito di trasferte europee, lunedi’ ho avuto ospite in trasmissione Alessandro Pezzotta di Chei de la Coriera, il “Lissa” e ho avuto modo di apprezzare e capire quale fantastico lavoro ci sia dietro un organizzazione premiata dai numeri che si sobbarca trasferte anche lunghissime mantenendo una gentilezza, una disponibilita’ e una cordialita’ rare che poi si tramutano nel consenso che stanno avendo quando devono riempire bus anche per le trasferte piu’ impervie.

E a proposito di trasmissione vi aspetto tutti a SeilaDea, la trasmissione che conduco dal 2015 che, nata quasi per scommessa, ha raggiunto ormai le 150 puntate a fronte di circa 1200 unita’ ospitate in studio e che rappresenta per me fonte di divertimento e di soddisfazione professionale.

A presto!

 

Patrizio Romano

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By Staff di Atalantini.com


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