E’ ormai virale sul nostro sito, nel RebelOT, e ovviamente in tutta la Rete, l’intervista che il nostro ex laterale danese ha rilasciato in conferenza stampa nel ritiro della sua nazionale e che potete leggere QUI
Avevamo pensato, noi di atalantini.com, di non riproporla perche’, nel migliore dei casi, vuol dire mettere in cattiva luce la nostra memoria del giocatore, e nel peggiore quella di alimentare la schiera di chi gia’ non vede di buon occhio il Mister.
Poi, nella tarda giornata di oggi e attraverso i social, si e’ espresso anche Merih Demiral, l’altro nostro ex recente, che in italiano ha fatto intendere che il danese avesse tutte le ragioni per esprimersi come ha fatto.
Non prendiamo apertamente posizione contro i nostri giocatori. Ci permettiamo sommessamente ricordare che, per definire l’ambiente atalantino “una prigione” è indice che le prigioni non le si conosce affatto e che c’e’ gente che, per il corrispettivo economico che i due prendevano, sarebbe capace di fare ben altro che allenarsi per una squadra di calcio, anche in condizioni di “reclusione” eventuale.
La democrazia orizzontale e’ quella che permette a tutti in Rete di esprimersi, ma non necessariamente questo si tramuta sempre in beneficio per chi vi scrive, specie se e’ un personaggio pubblico
E’ sotto gli occhi di tutti che Joakim ha dato a quasi tutti l’impressione che da noi non si fosse mai realmente ambientato seppur a fronte di prestazioni spesso discrete per non dire buone. Pero’, come da nostra esclusiva, non appena c’e’ stato un briciolo di trattativa con il Wolfsburg, se ne e’ partito per la Germania senza nemmeno consultare Zingonia e praticamente “forzando” la cessione.
Il difensore turco, di rara grinta e partecipazione in campo, ha sempre sofferto l’irregimentazione tattica del mister e saltuariamente, per sottolineare il suo dissenso, è capitato che disertasse qualche allenamento.
Spiace scrivere questo di nostri due ex ma, come dire, d’altro canto non abbiamo iniziato noi. E’ vero, il mister ha qualche lacuna caratteriale e relativamente ai rapporti umani. Ma deve fare l’allenatore di calcio, non l’assistente sociale o il confidente personale di ogni giocatore. Com’e’ vero che proprio nessuno lo critica dal punto di vista tecnico. Anche chi, come Gosens e Castagne, non s’e’ lasciato benissimo con la societa’.
Peccato, Joakim e Merih hanno perso una buona occasione per stare zitti. Non avranno perso un euro del loro conto in banca, ma per quanto riguarda la loro reputazione, almeno dalle nostre parti, avrebbero fatto decisamente meglio a tacere.
Calep
By Staff di Atalantini.com

Condivido totalmente quanto scritto nell’articolo.
Io penso che il commento piu’ serio, e piu’ condiviso dalla maggioranza dei giocatori, sia quello di Toloi alla fine di Atalanta-Momza dello scorso campionato.
Poi, come in tutti gli ambienti di lavoro, c’e’ anche chi vede le cose in modo diverso.
Maehle e Demiral non sono i primi a non trovari bene con i metodi di Gaspeini, e non saranna neppure gli ultimi.
Ma non mi sembra che eappresentino la norma. Tutt’altro.
Di tutti i giocatori che hanno vestito la nostra maglia sotto il Gasp , quanti si sono lamentati una volta andati via? Direi molto pochi, perché se sei disposto a faticare il Gasp ti rende un giocatore migliore, e quelle qualità poi ti restano
Mæhle ha perso un occasione per stare zitto.
Un buon giocatore, niente di più, quando faceva una bella azione subito sbagliava il passaggio. incompleto e spesso ci ha creato problemi per le ripartenze degli avversati. Per Demiral, mi dispiace il suo commento.
E’ anche vero che spesso i giornalisti fanno domande che invitano a risposte forzate.
ciance da Bar Sport
un saluto a tutti i “carcerati” che in questi anni ci hanno regalato calcio spettacolo
🖤🖤🖤💙💙💙🖤🖤🖤🙄
Bell’articolo, grazie Calep. I due hanno usato parole fuori luogo e paragoni eccessivi (carceri?!?! ma dai…). Che il Gasp sia un sergente di ferro poco diplomatico lo si era capito da un pezzo, prima di questi due ex c’erano i casi di Gomez e Castagne che avevano lasciato intendere qualcosa a riguardo. Il fatto che uno se ne vada in modo polemico non lo approvo ma lo capisco. Del resto a nessuno (impiegati o operai sul cantiere inclusi) piace stare su un posto di lavoro dove si viene trattati male quando puoi avere la possibilità di andare a lavorare altrove… Leggi di piu' »
Gomez, Castagne e anche Gollini.
poveri cuccioli… se vogliono passo domani col furgone alle 5,15 (puntuali mi raccomando) che in cantiere ho da tirare delle corde da 240..
L’intervista di Mahele e il commento di Demiral confermano l’impressione che avevo di loro. Il primo uno molle, sul secondo non mi esprimo per educazione. Per coerenza può lamentarsi della mancanza di democrazia dove si trova adesso, ma credo che non lo farà per non mettete a rischio i petrodollari che incassa. ..
Demiral proprio non lo sopportavo piu’ gia’ da gennaio quando finito in panchina per colpa esclusivamente sua (quanti punti ci sono costati le sue cappelle difensive? Forse la champions ci e’ costata) ha smesso di salutare il pubblico del Gewiss scappando negli spogliatoi subito dopo il fischio finale anche in caso di vittoria o di sua discesa in campo… segno di grande mancanza di rispetto verso Tifosi, Compagni, Maglia, Mister e societa’…. quest’ultima che lo ha pagato ben 3.6Milioni l’anno, 300 mila euro al mese, 10 mila euro al giorno, 420 euro l’ora anche quando dormiva, cagava, trombava o saltava… Leggi di piu' »
ma l’intervista chi l’ha fatta? è stata fatta in Danese? Chi l’ha tradotta? Come è stata tradotta?? Che testate l’ha riportata questa intervista?? prima di entrare nel merito di quello che avrebbe detto io queste domande me le farei…
Lo spessore di una persona lo vedi quando termina una collaborazione: gli adulti si salutano e voltano pagina, mentre i frustrati e rancorosi appena hanno un altro appoggio svuotano il sacco….
Che tristezza! Che il danese non avesse le …. lo si era capito e che non fosse giocatore adatto per il mister anche!! Senza offesa per nessuno, ma lezioni da Demiral su metodi poco democratici….. Diciamo che per impostazione chi sputa sul piatto dove ha ben mangiato non gode della mia stima!! E come già evidenziato da molti, se c’erano ancora dubbi sul fatto che l’invidia nei nostri confronti sale ne abbiamo la riprova con l’estensione che sta avendo la cosa! Spero che la società, come sua abitudine, non dica nulla e adotti la politica: Guarda e passa e non… Leggi di piu' »
Scècc, ol mister al ga mia de fà ol simpatech, al ga de fà l’alenadùr.
Coi solcc che i ciapa i sògadùr, anche se i dòrma òna olta de piò a Singonia, fa negot.
Se mi dessero non dico i milioni, ma i mezzi milioni, dormo anche in tenda in riva alla morla…
Comunque l’unica cosa che sanno dire della DEA i giornali in questi giorni è questa non notizia,diventata LA NOTIZIA.
Prepariamoci a tante critiche gratuite espresse ‘ad minchiam’ da tutti i nostri detrattori, che sono aumentati in modo direttamente proporzionale alla nostra ascesa…
Io mi sono imposto di passare oltre ad ogni notizia in tal senso.
Comunque se prendete la stampa danese (tipsbladen) e usate semplicemente il traduttore ne esce una intervista un po’ meno pesante di quella che leggete in italiano
Ufficiale: Lette ora le dichiarazione di Mahele… povera stellina, quel cattivone di Gasp non lo faceva divertire with Rasmus…
Ufficioso: Figa, l’asilo mariuccia mi pareva fatto da gente piu’ matura…
Maehle non è più un giocatore dell’Atalanta e ha espresso delle valutazioni soggettive sulle stagioni trascorse ad un giornalista danese che lo intervistara. Non mi pare che da dipendente dell’Atalanta abbia criticato in pubblico l’operato dell’allenatore o la sua azienda . Accade che un giocatore non si adatti a delle regole organizzative e decida di andare altrove.
Accade che lo faccia senza gettare merda sul suo allenatore precedente.. o forse no.
Punto 1: Sputare nel piatto in cui si è mangiato è sempre pessimo: mi ricorda le pornoattrici che dopo aver guadagnato bene, scoprono che però loro erano delle brave ragazze… Punto 2: Se stavate male all’Atalanta, nessuno vi tratteneva, pagavate le vostre penali e addio. Questa è una differenza importante con una prigione. Lo dico da persona che ha cambiato posti di lavoro, senza mai sputare dove avevo mangiato (anzi, quello che è successo è che dopo avermi trattato male, quando me ne andavo mi sono anche sentito dare del traditore… perché l’idea era “figurati se trova un altro posto”… Leggi di piu' »
Ciao dagliStates grazie, mi hai dato un ‘idea : nella prox vita faccio il pornoattore !!
Beato te, temo che a me manchino dei requisiti…
Adesso capisco il perché dei piedi non proprio sopraffini …con tutti quei sassolini nelle scarpe…se non le andava bene il metodo di allenamento, poteva fare come Skertel che se ne è andato . Comunque lui e Demiral sono ex giocatori della Dea , quindi adios
Quante volte ho letto “ma come fa Gasperini a preferire uno scarpone come Hateboer a uno forte come Maehle?”. Io l’ho sempre detto, ricevendo solo dislike, che il mister fa le scelte in base a tante cose. L’impegno che mettono durante gli allenamenti, il comportamento professionale dei ragazzi, il sapersi sacrificare per il gruppo. Tutte cose in cui credetemi Hans è il numero uno mentre alcuni non lo sono. Quando venne fuori quella famosa ” intervista”, tutti ad insultare Hate ( che poi nulla di così scandaloso avrebbe detto) sicuri che avrebbe fatto una stagione in tribuna, conoscendo il Gasp.… Leggi di piu' »
Maehle era e resta una mozzarella, e questa intervista non fa altro che sottolinearlo una volta di più.
Meglio che si sia levato dalle pelotas.
Siamo tutti grandi e vaccinati, se ha voluto esternalizzare i suoi problemi e togliersi dei sassolini dalla scarpa è giusto che gli rispondiamo e gli diciamo: ciao buona fortuna, il nostro mister i vostri procuratori lo conoscevano? Per noi il Gasp non si tocca. Quindi, ci spiace, ma lunga vita al Gasp. Tutti lo conoscono e lo ringraziamo per quello che sta facendo da 8 anni. Morale: scrivete pure male del Gasp ma non intaccherà mai il nostro riconoscimento verso di lui perché anche noi lo conosciamo.
“Fuga da Atalancatraz.
Joakim Maehle, interpretato da Clint Estwood, è condannato all’ergastolo nel temibile carcere di Zingonia. Studia un piano di evasione insieme al compagno di cella Demiral”
Imbarazzanti ragazzi, veramente….ci scherzo sopra perché ho le palle a terra…
“BERGAMO NON È X TUTTI”
Adios
Prima di tutto vorrei dire lunga vita al Gasp perché, sarà anche difficile come carattere, ma i risultati parlano per lui e ce lo godiamo. Detto ciò, mi accodo a chi dice che le dichiarazioni di Maehle vanno lette anche in riferimento alla nazione di provenienza e quindi alla cultura del lavoro che c’è, in particolare modo, nel Nord Europa (che io reputo personalmente molto migliore di quella italiana e, soprattutto, bergamasca del solo lavoro). Per citare un esempio banale, ma che indica, e di molto, la differenza con noi è il fatto che sei fai ore di straordinario non… Leggi di piu' »
Disamina perfetta … e aggiungo (il mio pensierio l’avevo già condiviso ieri nel rebelOT) che, con ogni probabilità, il senso ultimo e le vere parole di Mahele pesate nella lingua originale e nel contesto dell’intervista nel suo insieme sono molto meno pesanti di quanto sia stato (più o meno subdolamente) fatto emergere. Ha usato forse perifrasi o iperboli per manifestare la sua difficoltà nel capire e nell’ambientarsi ad un modus operandi che non conosceva, ma ora metterlo al rogo o derubricarlo immediatamente ad “omuncolo” dopo averne sempre tessuto le lodi per la sua discilplina (anche verbale) per la locuzione “prigione”… Leggi di piu' »
Ciao Cri, condivido gran parte del tuo profondo pensiero relativo soprattutto al rapporto produttività del lavoro dove il bene tempo libero ha un ruolo fondamentale contro le sole ore lavorate che purtroppo ancora come retaggio sono spesso il solo metro con cui si giudica un lavoratore qui alle nostre latitudini. Presumibilmente il danese possa aver patito questi metodi a lui non usuali ma cmq forse una reazione più di carattere da parte sua poteva starci. Metterci demiral in questo discorso a mio parere invece proprio no, per buona parte considerando le sue prestazioni il metodo Gasp gli andava più che… Leggi di piu' »
Ciao Maurom, forse mi hai frainteso sul discorso Demiral: era totalmente slegato da quello fatto su Maehle, l’ho scritto nello stesso commento perché faceva parte del topic, ma non c’entra nulla.
Sul danese concordo in pieno sul fatto che potesse avere un pò più di carattere, poteva provare a parlarne con il Gasp direttamente per esempio; poi certo, non sappiamo bene le dinamiche e magari l’ha anche fatto, ma non ha ottenuto i risultati sperati ecc….
👍👍👋
Sinceramente sono meravigliato dalle esternazioni del danese, più volte lo avevo elogiato per accettare la panchina senza fiatare (è un nazionale danese e rispetto a Ruggeri io l’avrei sempre messo titolare ma giustamente decide il Gasp) ed invece si è dimostrato un uomo piccolo piccolo. Questi giocatori che escono e parlano dello spogliatoio non li sopporto, per me le cose dovrebbero essere due, o hai le palle e fai esplodere il problema mentre sei dentro la società come il Papu o le cose che accadono nello spogliatoio restano nello spogliatoio. Preferisco la seconda soluzione che trovo più dignitosa, certamente reputo… Leggi di piu' »
Se penso prima che arrivasse : Maehle Duracell de che Duracell de la’ al someaa che a li spacaa so’ tot !!
A ma quindi non era il cugggino del cugggino del cugggino secondo alcuni aveva inventato la lite di Demiral col Gasp!!! No.. era fuori x scelta tecnica 😂😂
Come in famiglia come nel mondo lavorativo così nello sport di squadra, c’è un capo che deve far andare avanti la baracca con metodi anche duri, l’importante è il risultato, c’è chi non ce la fa a stare al passo cercando scuse e colpe negli altri, c’è invece si adegua e ci drede per il bene suo e di tutti, alla fine risalta l’egoismo del singolo verso l’altruismo degli altri, probabilmente il nostro Vate non è adatto alle blasonate che sono zeppe di prime donne e fighetti sempre in posa.
Sempre forza Dea e sempre forza Gasp
ma che vadano a lavorare per 1200 euro al mese poi vediamo se gli passa la voglia di dire fesserie basta gettare fango sul piatto che fino a ieri avete lautamente mangiato
Anche per 950 euro linux ahahah !
hai ragione tu hahahah
Da Demiral mi aspetto dirà pure di peggio visto il suo carattere e il suo procuratore… Mi ha sorpreso Maehle, ma era chiaro non ci fosse sintonia col mister. Poi va beh parlare di prigonia da gente che guadagna milioni è già ridicolo così, non c’è molto da aggiungere.
A me,da tifoso, non interessa per niente che carattere ha il nostro mister e come si comporta, guardo solo ai risultati che ha fatto e in che dimensione ci ha portato Poi comunque i giocatori sono professionisti e pagati molto profumatamente e del resto, come in tutti i rapporti, ci si può trovare o no Per esempio per TANTISSIMI ex giocatori di Gasperini è un idolo Presumo anche per gente come de roon , toloi etc etc Di contro è normale che altri invece non lo sopportano ( gollo e i due sopra citati…..) Il papu è un caso a… Leggi di piu' »
mi sembra lapalissiano che Gasperini non abbia un buon carattere al limite del bipolarismo e che quindi possa entrare in contrasto con persone con personalità spiccata oppure sia coercitivo con quelli con minor autostima ( credo questo un suo limite per ambire a squadre più blasonate), però quello che si desume dall’intervista è un dato a suo favore: all’Atalanta non si arriva in alto senza lavorare e sudare a maggior ragione se non sei talentuoso e questo fa piacere anche alle persone che sudano tutti i giorni per non avere certo stipendi milionari