«Di arbitri in queste settimane non ha parlato quasi nessuno. Ma se ci saranno le condizioni per ripartire saremo pronti. Abbiamo fatto le cose per bene, senza aver avuto il bisogno di sbraitare o straparlare sui giornali o nelle riunioni istituzionali dove in qualche caso sembravamo non esistere…».
Si apre così l’intervista di Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, che a La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’eventuale ripresa della stagione: «Non sono uno scienziato e non spetta a me dirlo. Quello che viene ipotizzato oggi, potrebbe cambiare domani. Purtroppo le date non le decidiamo noi, ma il virus attraverso il numero di contagi e decessi».
«Sono state ipotizzate delle date – ha aggiunto –, il 4 maggio per la ripresa degli allenamenti e fine maggio per le partite: abbiamo davanti 40 giorni, si comincia a intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel e io mi auguro che sia possibile riprendere, non solo per il calcio ma per l’intero Paese».
Sui rischi di una ripresa, Nicchi ha detto: «Se aspettiamo che i contagi arrivino a zero in tutto il Paese potremmo non ripartire mai. Un piccolo margine di rischio calcolato ci sarà, ma dovremo essere bravi a renderlo minimo attraverso scelte di buon senso».
La ripresa avverrà con il VAR: «Sì, la società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. Forse diminuirà il numero di persone: oggi sono sei, potrebbero essere meno, ma il VAR ci sarà».
Poi, una battuta sull’ipotesi di arbitri che dirigano nella città o regione di appartenenza: «È nostra intenzione scegliere gli arbitri più in forma per le partite più importanti senza vincoli geografici. Però partiamo da due presupposti: il primo è tutti i nostri arbitri offrono garanzie; il secondo è che arbitri e assistenti non viaggiano su pullman o charter come le squadre. Lo fanno per conto proprio con macchina, treno o aereo».
«Se possiamo permettere a un arbitro di raggiungere la partita di competenza senza attraversare mezza Italia non è meglio? Speriamo non ci sia bisogno di queste attenzioni, ma se ce ne fosse è giusto salvaguardare la salute. O vogliamo affermare che un arbitro professionista, se la pandemia lo rendesse necessario, non potrebbe arbitrare la squadra della propria città? Io questo lo rifiuto», ha concluso.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
..in un mese e mezzo abbondante avrete studiato bene il collocamento corretto di arbitri e Var per le partite della Rubazio…e delle concorrenti.….o no?….. chissà per noi…
Pensa te, in sei al Var a Roma per non vedere un cazzo
Li sceglie all’Istituto dei Ciechi?
Veramente…6 persone per una partita…ma c’è un errore concettuale a mio parere: quando si parla di errore arbitrale ci si riferisce al campo, quando, si suppone in buona fede, un arbitro prende una cantonata su un episodio…e ci può stare ed ogni sportivo lo deve accettare…ma quando si tratta di 6 persone che guardano un monitor, lì non ci può essere errore arbitrale, o tutti hanno problemi visivi oppure intenzionalmente si commette una ingiustizia… errore arbitrale al var è un controsenso che si nega da solo…quindi se dodici occhi non hanno visto il fallo di mano di Bastos non si… Leggi di piu' »
…Ne basta solo uno d’addetto al Var ..basta che sia un dipendente della LotitoMafia Spa …
Posto che Nicchi spesso spara minchiate ma questa volta non mi pare che abbia detto niente di strano. Magari se non proprio un arbitro della stessa città, ma della stessa regione o zona sì, se per esempio l’Atalanta venisse arbitraria da un arbitro di Milano o di Verona che può arrivare qui in auto lo stesso giorno della partita è sicuramente meglio che farne arrivare uno da Napoli che deve viaggare in aereo magari il giorno prima e deve alloggiare in albergo.
………..meglio che niente………..ma sempre all’italiana
What a wonderful country
“La ripresa avverrà con il VAR: «Sì, la società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. Forse diminuirà il numero di persone: oggi sono sei, potrebbero essere meno, ma il VAR ci sarà».” Toh, fulminato sulla via di Damasco il buon Nicchi? Ma se non più di una settimana fa ci voleva spacciare che quelli del VAR erano rannicchiati nel furgone dell’A-TEAM alitandosi addosso l’un altro … “È nostra intenzione scegliere gli arbitri più in forma per le partite più… Leggi di piu' »
Arbitri professionisti e segabili in caso di errori marchiati sennò è inutile discutere. Devono dipendere dalle società di A che pagano la quota spesa in egual misura.
Peccato che non ho più l’età e no ho mai fatto l’arbitro-ma questo non credo sia un male-perchè potevo propormi come arbitro imparziale per le partite della dea.
per il var della lazio il posto è prenotato da daiconale….
ops refuso che non è neppure male…
alcuni commenti mi sembrano o fuori luogo o prevenuti, premesso che non sono d’accordo su diverse cose, se ti devi sciroppare 1000 km per arbitrare visto che non puoi avere il charter solo per te o te la fai in auto o in treno, nel primo caso non arrivi a destinazione nel massimo della forma, nel secondo ti esponi a contagi e, permettetemi di difendere gli arbitri, anche loro se possono è meglio evitare di farli contagiare sia per carità cristiana sia perchè non è che ce ne siano poi così tanti adatti per partite di cartello. Detto questo la… Leggi di piu' »
Per me non è questione di cultura del sospetto ma di non passare per fessi. Sarebbe troppo bello se nel mondo non ci fossero i furbi, i ladri gli arroganti ecc. ecc. Anche il mondo del calcio è circondato da vari loschi personaggi che esercitano potere laddove hanno interesse dei propri tornaconti. Quindi spero che Nicchi ci eviti queste soluzioni impraticabili e insensate.
forse voleva dire ” con meno persone ma sicuramente con quelle scelte da LOTITO ” !
AAAAAHHHHHHH! Mancava proprio la perla di Nicchi! Scusate ma non era lui che poco tempo fa diceva “Ripartire senza Var? Potrebbe essere una delle cose che ci costringono a dover fare. Oggi per il Var in alcuni casi si usano ambienti angusti, in furgoni, dove l’arbitro Var dovrebbe andare in uno spazio di due metri quadri, con operatori che lavorano vicini senza distanze di sicurezza”?!? (domanda retorica: sì, era proprio lui) Qualcuno finalmente gli ha fatto notare che la sua affermazione nel 2020 era un attimo assurda o poteva sembrare in malafede?!? In ogni caso la cavolata l’ha detta e… Leggi di piu' »
Il suddetto e il bolognese li vedrei bene a pulire i cessi nei più sudici albergi delle loro città cosicché smettano di rovinare il calcio italiano.
*alberghi
Questo è dedito ai gin-tonic di prima mattina.
Cominciamo bene, le squadre viaggiano gli arbitri no.
Tutte le volte che questo individuo (Nicchi) parla, perde un’ottima occasione per stare=sene zitto (e non fare la solita figura di m …..)
Le ultime righe non lasciano dubbi: per favore, fermate quest’uomo.