Sono due anni che i nostri ragazzi sono abituati a guardare tutti dall’alto verso il basso e la conseguenza più immediata, è stata una maggior visibilità della nostra Primavera, sempre tra le squadre più ambite nei palinsesti di Sportitalia e Raisport, canali che si occupano sempre più dello sport giovanile. Questo, grazie anche all’adeguato risalto dato da Atalantini.com ai singoli eventi, ha dato l’opportunità a molti di noi di familiarizzare con i vari Carnesecchi, Piccoli, Kulusevski, Colley e tutto l’undici di Brambilla e Bellini. I ragazzi hanno ora meno segreti ma anche più pressioni. Infatti tutte le squadre aspettano la sfida con l’Atalanta, come il top match e fanno gare oltre le loro possibilità, intensificando la fase difensiva, curando in modo meticoloso la tattica e giocando ipermotivati.

Ciò se vogliamo da ancora più valore alle affermazioni nerazzurre, ben 10 in questo campionato, 2 pareggi e 1 sola sconfitta.

L’unica sconfitta, con la Roma, la giudicherei tra l’altro immeritata, contro una squadra quadrata che ha lanciato negli spazi il suo centravanti Celar. un bomber di razza, atuore della tripletta contro di noi, che infatti si trova al secondo posto nella graduatoria del marcatori del campionato Primavera 1. Non a caso al vertice di questa classifica troviamo Milico, autentico spauracchio delle difese, sui suoi gol il Torino sta basando le speranza di rincorsa all’Atalanta. Tralasciando il nostro Piccoli, (terzo) un’altro goleador che ci ha dato filo da torcere è stato Gaetano (7 reti) del Napoli.

Faccio questa elencazione perché questi campioncini sono quelli che hanno messo maggiormente in difficoltà la nostra retroguardia, che ha sofferto troppo le capacità dei singoli subendo spesso la loro tecnica e fisicità. Questo durante il torneo non è un grosso problema, perché il gioco nerazzurro e la prestanza atletica dei nostri ha sempre aggiustato le partite (Roma esclusa) ma che nelle finali scudetto potrebbe farci subire l’ennesima batosta dopo aver dominato la stagione.

Il portiere Carnesecchi, a me, pare una garanzia, autorevole tra i pali, dotato di buoni piedi e attento nelle uscite, ha pagato spesso l’atteggiamento offensivo della squadra. La difesa è forte ma oltre alla pecca sopra rimarcata, appare spegnersi in alcuni momenti, se pressata, non sempre ha la lucidità per gestire la palla, per questo abbiamo comunque subito un discreto numero di reti, (abbiamo comunque la terza miglior difesa). La difesa comunque partecipa sempre attivamente alla costruzione del gioco, non  per niente il miglior attacco è formato da un’autentica cooperativa del gol, dove la punta di diamante è Piccoli (9 gol) ben supportato da Colpani (7) Cambiaghi e Kulusevskii (5) ma dove hanno trovato gloria anche difensori come Zortea (3) e Okoli (1).

Brambilla sta plasmando un’ottimo team, e pur consapevoli che vincere è sempre bello, la mission delle giovanili della Dea è prevalentemente quella di generare nuovi calciatori, forgiando talenti e rendendoli arruolabili in prima squadra ed essere la linfa vitale della squadra.

Quindi comunque andrà a finire, sarà un successo, anche se personalmente ritengo che  Gasperini abbia ampiamente dimostrato come la giusta ambizione, il voler provare a far tutto ciò che è nelle corde di un’atleta e poi provare a superarsi, è solo che un vantaggio. Infatti credo che se finalmente la nostra Primavera finalmente coronasse il suo campionato con la vittoria di un trofeo (Coppa Italia o Campionato), ciò ne aumenterebbe il valore e aiuterebbe i nostri ragazzi ad affrontare il professionismo con più autorevolezza, d’altronde la qualità c’è si tratta di saperla esprimere a tutti i livelli.

Concludo questa riflessione invitando tutti i tifosi e appassionati a dire la loro su come prospettano possa proseguire e finire il torneo, a due giornate dalla fine dell’andata (mancano Inter e Empoli), tenendo conto che qualche ragazzo sarà aggregato sempre più alla prima squadra e altri, già provati da Brambilla saliranno dalle annate inferiori.