Nel week-end,  libero da altri impegni ed un po’ annoiato, stavo spulciando la versione online di un noto giornale sportivo italiano che stampa su carta rosea. Sono capitato su di un articolo che spiegava che ci sono molte squadre di B e C che, se non cambiano le regole, non ce la faranno ad iscriversi alla scadenza del 30/6 appena passato.  Scorrendo i nomi una buona metà sono squadre in cui negli ultimi due anni abbiamo avuto rapporti di collaborazione mandando giocatori con la speranza di vedere se sono adatti a tornare e dare un contributo ai nostri colori oppure se saranno parte dei mille rivoli che il nostro settore giovanile ha portato avanti senza però riuscire a lasciare una traccia in prima squadra. Fra le 13 a rischio fra B e C  Foggia, Mestre, Pro Piacenza, Vicenza solo per citare alcune che hanno avuto nostri giocatori nelle loro fila nell’ultima stagione sportiva.

Questa moria mi ha stimolato una considerazione “atalantina”. Vero che il mercato ha aperto ufficialmente solo il 1 luglio ma, ad oggi, pochi dei nostri giovani rientrati da prestiti, anche quelli che han fatto bene nella categoria, hanno trovato una squadra per il prossimo anno.

Quello che mi viene da pensare che si stia valutando molto bene a chi prestare i giocatori perché è molto forte il rischio che poi la società di destinazione vada gambe all’aria (è già successo lo scorso anno con Badjie al Modena) e ci si ritrovi con giocatori che perdono una stagione (difficile riposizionarli). La concorrenza inoltre non resta a guardare ed è perciò ancor più forte la possibilità che a fine mercato ci siano molti giocatori per i quali la nuova stagione porti poco di buono. La conseguenza che vedo, a medio è lungo termine, è che la politica societaria di seminare tanto nelle serie minori sia a rischio. Diventa ancora più importante perciò la abilità di Sartori e dei suoi collaboratori nel sistemare un alto numero di giocatori (lo scorso anno i prestiti sfioravano le 60 unità).

Certo quello che i tifosi chiedono al “cobra” è di costruire una squadra all’altezza delle aspettative e degli impegni, nondimeno questa parte del suo lavoro è molto importante perché dalle sue capacità può dipendere lo sbocciare o meno di un fiore destinato poi alla prima squadra…