“Quo Vadis Dea?” – I botti di fine e inizio anno

28-12-2017 04:44 8 C.

EH GIA’, SIAMO ANCORA QUA

L’Atalanta si sblocca in trasferta e torna a volare. Non poteva essere altrimenti, visto che in casa il rendimento era già più che ottimo e rispetto all’anno scorso mancavano giusto alcune vittorie fuori casa.

Dopo la prima impresa di Liverpool è arrivata la vittoria di Genova e ora arriva anche la prima prestazione vincente su un campo importante come quello di San Siro, nonostante la situazione del Milan abbia agevolato i nerazzurri.

Quel che importa è che la classifica ora sorride e, nonostante i confronti con la stagione precedente siano poco rilevanti, possiamo quantificare l’impresa europea in 5-8 punti in meno, a seconda del risultato dell’ultima gara dell’anno. Un sacrificio che vale eccome la pena per quanto stiamo vivendo.

E non è finita, perché come l’anno scorso siamo ancora in piena corsa per un posto europeo, anche se stavolta il quinto posto è ben lontano, con la consapevolezza che arrivare sesti potrebbe comunque valere l’accesso diretto ai gironi di Europa League, evitando i fastidiosi preliminari. Infatti al momento molto dipende dalla Coppa Italia, ma tutto fa pensare che anche stavolta avremo un posto in più valido per la qualificazione europea, e stavolta sarà il settimo. Al momento occupiamo con la Sampdoria il sesto posto, un risultato inaspettato dopo l’exploit della squadra genovese, fino a poco tempo fa dieci punti davanti a noi.

Questo è stato reso possibile, come l’anno scorso, da una serie positiva importante, figlia dell’entusiasmo ritrovato a Liverpool: dopo il pari interno con la Spal e la sconfitta con l’Inter, nonostante i gravosi impegni infrasettimanali con Everton e Lione, sono arrivate tre vittorie e due pareggi in campionato. Serie che ora si può sperare di allungare, in casa con il Cagliari, prima di impegni difficili contro Roma e Napoli.

Ci sono due incognite, tuttavia, sulla classifica odierna: sono le due partite rimaste in sospeso, ovvero Sampdoria-Roma e Lazio-Udinese. Se le squadre capitoline il 24 Gennaio faranno il loro dovere, come si auspica, per l’Atalanta cambierà molto poco. Vedremo se queste due avversarie agli antipodi come morale, la Samp in caduta libera e l’Udinese in forte ascesa, saranno ancora così vicine tra un mese. Sicuramente il nostro mago Gasp ci aveva visto ancora una volta giusto quando, in tempi non sospetti, aveva aggiunto la squadra friulana al gruppetto delle aspiranti ad un posto europeo, in base alla qualità dei giocatori. Non è una sorpresa che il nostro allenatore capisca di calcio molto più di certi esperti giornalisti.

 

A NAPOLI PROVE DI DORTMUND

Diamo un’occhiata al calendario: l’ultima partita dell’anno è contro un tignoso Cagliari, ma fortunatamente si gioca in casa e la voglia di chiudere in bellezza sarà enorme.

Gasperini non ha mai nascosto di non gradire la formula della Coppa Italia e ne ha ben donde: se l’Udinese avesse vinto la sua partita ora l’Atalanta giocherebbe i quarti a Bergamo contro una avversaria temibile ma certamente meno del Napoli, che ora deve affrontare al San Paolo. Questo va oltre ogni logica, ma la cabala dice che a Napoli non è impresa impossibile vincere, contro avversari che ci temono per lo stesso motivo. Inoltre i partenopei hanno la testa alla lotta di vertice e probabilmente sceglieranno la linea del turnover, anche se Crotone e Verona, i loro prossimi avversari in campionato, spaventano meno di Cagliari e Roma, i nostri.

Non sarebbe sbagliato pensare che Sarri schieri i migliori proprio in Coppa Italia, non sottovalutando l’Atalanta, ma sapendo che un passo falso in campionato potrebbe non essere gradito.

Domenica capiremo meglio che intenzioni avrà Gasperini: tutto porta a pensare che vedremo una girandola simile a quella scelta in vista dell’Europa League. Riposeranno uno tra Gomez e Ilicic, uno tra De Roon, Freuler e Cristante e uno tra Toloi, Palomino, Masiello e Caldara, mentre sulle fasce potremmo rivedere uno, se non entrambi, tra Gosens e Castagne. In attacco infine potrebbe trovare la sua occasione dall’inizio Cornelius, e pure Kurtic, a causa della squalifica che lo terrà lontano dal San Paolo. Se invece vedremo la squadra titolare tipo, quella con Gomez e Ilicic dietro Petagna, il turnover potrebbe scattare a Napoli in vista della Roma, ma questo sarebbe un chiaro segnale sulla priorità data al campionato.

Vero, passare il turno di Coppa Italia è difficile, ma bisogna ricordarsi che una impresa ci consentirebbe di affrontare l’altra semifinalista, probabilmente la Juventus, con andata e ritorno. E visto che nei quarti vedremo il derby di Torino non sono escluse sorprese.

In poche parole i tifosi preferirebbero provare l’emozione di una sfida vera, vissuta come quelle di Europa League, vista la posta in gioco: vincere la Coppa oltre che prestigio porterebbe la qualificazione diretta all’Europa stessa. Provarci vale la pena: poco più di un mese dopo si andrà a Dortmund nelle stesse condizioni e per pensare in grande bisogna pensare al Napoli come ad una grande prova da superare in trasferta.

 

EUREKA! ORA LA TRASFERTA NON FA PAURA

Finalmente Gasperini ha trovato il bandolo della matassa, anche in trasferta. La scintilla era scattata con l’Everton, e le seguenti sfide in campionato hanno confermato non trattarsi di un episodio fine a sé stesso.

Con l’Inter è arrivata l’ultima sconfitta, ma era figlia del turnover e di alcune scelte, che poi hanno chiarito le idee al mister: in quel caso la scelta di non schierare una punta di peso, e sia Ilicic che Gomez dall’inizio, non ha pagato. Ma come l’anno scorso l’Atalanta è diventata Fenice dalle ceneri di quella sconfitta, e quasi per ironia della sorte anche l’Inter è crollata nuovamente.

Due concetti sono chiari come la luce del sole ora, ma chiaramente sono applicabili solo se la rosa è sufficiente per applicarli. Ovviamente si spera che mali di stagione e acciacchi vari non rendano obbligate certe scelte.

Il primo concetto riguarda la punta. Petagna è un giocatore imprescindibile per il gioco dei nerazzurri, soprattutto in trasferta dove la squadra tende a venire schiacciata e serve la sua capacità nel tener palla e far salire il baricentro della squadra. Se rinunci a lui devi utilizzare un giocatore in grado di garantirti la stessa efficacia: Cornelius non ha le stesse caratteristiche, mentre Ilicic lo può fare ma non per tutta la gara. Ecco perché il cambio tra lo sloveno e l’ariete è stato determinante nelle ultime gare: Ilicic sa tenere palla e davanti alla porta è micidiale, ma dalla panchina può dare una marcia in più, dopo che Petagna ha fatto un lavoro enorme per stancare i difensori. Gomez, per quanto bravo, non ha né la statura né le caratteristiche per interpretare questo ruolo. A Gennaio si potrebbe cercare per questo motivo un giocatore alla “Petagna” da potergli alternare in caso di emergenza.

Il secondo concetto riguarda l’impiego di Gomez e Ilicic dall’inizio, ed è chiaramente legato al primo. Gasperini ha capito che in trasferta puoi giocare come in casa solo con squadre alla portata, mentre in trasferta conviene tenere il jolly in panchina, ovvero lo sloveno, e avanzare Cristante nel tridente. Questo è possibile solo se hai qualcuno in panchina da poter inserire a centrocampo, come Haas e Schmidt, infatti non è un caso che ora questi giocatori misteriosi vengano impiegati a partita in corso. In casa invece il tridente di qualità aggredisce nel primo tempo e nella ripresa può subentrare De Roon, o chi è rimasto in pance dei tre potenziali titolari, a dare sostegno.

Ovviamente questi concetti vengono applicati maggiormente da quando l’Atalanta è tornata a concentrarsi sul campionato. La partita con il Napoli in Coppa Italia diventa una incognita capace di alterare tutti questi ragionamenti, ma tutto fa pensare che senza questo inghippo avremmo visto Gomez e Ilicic dall’inizio con il Cagliari e i tre centrocampisti con la Roma. La logica invece fa pensare che, complice la squalifica di Kurtic, vedremo lo sloveno prendere il posto di uno dei tre intoccabili, magari già con il Cagliari, per poi schierare il centrocampo titolare proprio a Napoli. Dopo tutto il tempo per recuperare parzialmente da Martedì a Sabato non è poco.

Sarebbe bello finire l’anno in bellezza, ma un occhio deve guardare anche all’imminente inizio del 2018, che tutti noi vorremmo cominciare con il botto.

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By Macciu


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