“Quo Vadis Dea?” – “Un ultimo colpo al Diavolo”

10-05-2018 09:10 5 C.

IL MILAN NEL NOSTRO DESTINO
E così ci avviamo ad un altro finale di campionato tutt’altro che anonimo, con un obiettivo importante da conquistare, frutto di un’altra strepitosa stagione.
A questo punto inutile parlare di tattiche e uomini in campo: giocheranno i migliori, Caldara incluso, e se giocheremo come all’Olimpico sarà difficile non vincere. Barrow e Ilicic verranno giustamente dosati, come Castagne e Hataboer, mentre Gomez, i tre moschettieri del centrocampo e i pilastri della difesa proveranno a regalare spettacolo nell’ultima apparizione della stagione qui a Bergamo.
L’anno scorso, nello stesso periodo dell’anno, Atalanta Milan rappresentava ancora il viatico per l’Europa, ma non era l’ultima occasione di vedere i nostri eroi al Comunale. Tutti sappiamo come è andata, con una festa non del tutto completa, per via di quel pareggio subito nei minuti finali che aveva lasciato l’amaro in bocca. Quel giorno arrivava in ogni caso la qualificazione matematica, 26 anni dopo l’ultima volta, con un fiume di gente riversata verso il centro. Eppure il sesto posto era un primo passo per i nerazzurri, protagonisti di una impresa che meritava la qualificazione diretta, senza passare per i preliminari: poco più tardi tutto è andato nel modo migliore e si è potuto festeggiare un quarto posto storico, grazie ad una serie di risultati inattesi che ci hanno consentito il sorpasso ai danni della Lazio.
Certo, lo scontro con i rossoneri non arrivava alla penultima giornata, inoltre mancava solo la matematica per festeggiare lo storico traguardo, per cui tutti pensavano già alla qualificazione diretta. Dopo 26 anni si sperava di raggiungere l’apoteosi in una sola volta, invece quella verrà raggiunta lontano da Bergamo, grazie all’ennesima vittoria in trasferta, sul campo di un’Empoli condannata alla retrocessione, anche per via di quel risultato, e i festeggiamenti finali arrivarono nell’ultima gara casalinga con il Chievo.

CAGLIARI ARBITRO PER L’EUROPA
Quest’anno faranno gli scongiuri i tifosi del Cagliari, la squadra che il destino ha posto sul cammino di Fiorentina e Atalanta, e che sulla carta sembra destinata alla retrocessione. Si appelleranno all’impresa del Crotone, che proprio vincendo con la Lazio si regalò una salvezza insperata, aiutando i nerazzurri a compiere il sorpasso sui capitolini. I tifosi nerazzurri si augurano che i sardi riescano a salvarsi grazie a un’impresa a Firenze, che non sembra impossibile alla luce della prestazione vista con la Roma. Una sconfitta a Firenze invece renderebbe sicuramente non facile l’ultima trasferta ai nerazzurri, a meno che i risultati delle avversarie condannino definitivamente gli isolani. Quest’ultima ipotesi è ardua, visto il numero di squadre coinvolte in coda alla classifica in pochissimi punti, e una serie di impegni non agevoli. Sembra più facile ipotizzare un Cagliari già salvo, se riuscisse a conquistare tre punti a Firenze, ma c’è poco da sperare: l’ultima giornata sarà molto probabilmente gara vera. E ovviamente l’Atalanta, dopo aver dimostrato di poter mettere sotto anche una squadra di livello come la Lazio, può solo incutere timore ai sardi.
Chi se la potrebbe passare peggio è il Milan. Dopo la sconfitta di Coppa Italia può restare fuori da tutto, e sarebbe incredibile vista la spesa effettuata per costruire la squadra e la finale raggiunta. In caso di sconfitta qui a Bergamo, dove troverà un ambiente caldissimo a prescindere dal tempo e potrebbe pagare le fatiche accumulate in settimana, si troverà una Fiorentina ancora in gioco, a prescindere del risultato con il Cagliari, e una sconfitta, ma in alcuni casi anche il pareggio, potrebbe vedere sfumare l’obiettivo Europa. E i viola sono sicuramente un ostacolo qualitativamente più arduo del Cagliari.

PARTITA FINISCE QUANDO LO DICE IL VAR
Una piccola parentesi la merita quella che è la matematica certezza di un risultato.
Quest’anno per una serie di casualità la Juventus ha conquistato, forse per la prima volta, uno Scudetto virtuale, legato solamente alla differenza reti. Il Napoli al momento è a meno 16 e questo quindi fa sorridere: per perdere il titolo la Juve dovrebbe perdere per 4 a 0 le prossime partite e i partenopei vincere le loro con lo stesso risultato. Sembra ridicolo ma per questo motivo migliaia di persone non scendono in piazza a festeggiare. Attenzione, perchè in caso di arrivo alla pari con la Fiorentina anche l’Atalanta potrebbe trovarsi nella stessa situazione, visto che al momento ha una differenza reti nettamente migliore dei viola, ma in caso questi restino tre punti indietro dopo Atalanta-Milan, ancora non si potrà festeggiare.
Sembra quasi ironico pensare a questa eventualità proprio nell’anno della Var, dove si è tenuto il fiato prima di esultare per gol validi, o si è esultato per gol non validi. Un po’ come avvenuto nel caso dei festeggiamenti anticipati dei tifosi napoletani, spettatori interessati che hanno visto Lazio e Inter essere rimontate all’ultimo dalla Juventus.
Dopo tutto la tecnologia ha portato a strani paradossi. Orsolini si è visto annullare due volte dalla Var il suo primo gol in Serie A, con due maglie diverse: un record nuovo di cui certo non sarà contento. E Gasperini è stato squalificato una giornata per insulti al Var, nonostante questo prendesse la decisione giusta e favorevole all’Atalanta: colpa del paradosso di veder fischiare la fine della partita e poi, mentre stai già pensando ai punti persi nonostante la grande prestazione, sentirsi trattenere per valutazione al Var di un possibile rigore in favore della Lazio. Chi non avrebbe perso la pazienza? In fondo Boskov diceva: partita finisce quando arbitro fischia. Evitiamo certi scherzi, e già che ci siamo togliamo la squalifica assurda: c’è una partita cruciale da vincere e il nostro mister non può mancare.

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By Macciu


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