Serie A, le 7 risposte che i club vogliono prima di ripatrtire

11-05-2020 07:37 10 C.

La Serie A non ha ancora un calendario per la ripresa del campionato. E chissà se lo avrà mai. In settimana Club, Lega, Governo e Comitato Scientifico continueranno i dialoghi per tentare un ritorno alla normalità, almeno nel calcio. Aspettando quel momento, le società italiane chiedono di sciogliere sette dubbi – fonte La Gazzetta dello Sport.

TAMPONI – I club chiedono la disponibilità – al momento, per esempio, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte è rimasto senza test causa scarsa disponibilità in Lombardia – di tamponi e le tempistiche con la quale effettuarli.

RITIRO – L’idea iniziale di mandare in isolamento per tutto il tempo della ripresa – due mesi – l’intero staff composto da calciatori, magazzinieri, medici, fisioterapisti, preparatori e addetti ai servizi è impensabile. Motivo per cui il ritiro blindato è più probabile che duri soltanto quindici giorni.

POSITIVO – La domanda è la solita, ma la risposta inizia a essere più chiara: cosa succede se un giocatore viene contagiato? Non sarà seguito il modello Bundesliga, che non manda in quarantena automatica tutta la squadra. La Serie A dovrebbe seguire un modello tutto suo, mandando in quarantena, in caso di giocatori positivi, tutte le persone entrate in contatto – avversari compresi. Un positivo, dunque, potrebbe fermare tutto il campionato, che come data limite imposta dalla Uefa ha il 2 agosto.

TRASFERTE – Ogni viaggio dovrà essere sterilizzato. I club, al momento, sembrano preferire gli spostamenti sui pullman ufficiali delle squadre, meno con aerei charter – che andrebbero sterilizzati – e meno ancora con i treni. Le società chiedono “come verranno garantite le misure di sicurezza delle squadre negli spostamenti su tutto il territorio italiano”.

STADI – Dove si giocherà? L’idea di disputare un mini-torneo soltanto al centro e al sud Italia riscontra consensi in una piccola parte politica, meno nel mondo del calcio. Le società chiedono un campo dove giocare.

ASSICURAZIONI – Per evitare ricadute legali in caso di calciatori trovati positivi, i medici sociali dei club chiedono una sorta di assicurazione sui contagi. Una scelta già intrapresa dalla Premier League, che è vicina a fornire una copertura assicurativa in caso di ripartenza.

CALCIO – L’ultimo dei sette nodi da sciogliere è l’unità del mondo calcio a 360°: in caso di ripartenza, tutti remeranno dalla stessa parte? L’aria che filtra al momento vede i calciatori stranieri – ritrovatosi in uno dei paesi più colpiti dalla pandemia – meno inclini a riprendere a giocare rispetto ai calciatori italiani. ( cronachedispogliatoio.it)

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By marcodalmen


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Oiggaiv
Oiggaiv
12 Maggio 2020 00:44

Mi pare ormai evidente che è restata una sola via alternativa allo stop. Irregolare x irregolare: 4 gruppi da 4 in 4 sedi uniche.15 giorni di isolamento e stop…..come volevasi dimostrare.la via di mezzo è l’unica possibile,figlia del buon senso e della triste realtà attuale. Basta con l’utopia delle 12/13 partite…..non si arriverà mai alla fine. Accordo di mezzo con sky e paracadute alle 2 retrocesse. 6 partite x girone+ le 2 finali =8…×4=32 +eventuali spareggi x terzultima …3 partite se si coinvolgono terza e quarta di B…tot 35 incontri…ed in caso di positività si congela il gruppo infetto. O… Leggi di piu' »

liolidis
liolidis
11 Maggio 2020 15:52

bo; leggendo questo si capisce come sia impensabile riprendere… anche solo un contagiato (e trovo quasi impossibile non ci siano) potrebbe fare sospendere tante partite e, per di più, un nuovo isolamente di 15 giorni dovrebbe fare riprendere la forma fisica. Probabilmente come già detto da altri è tutto un discorso del sapere già l’impossibilità della ripresa ma di obbligare il governo a dirlo in modo che non si perdano i diritti tv. Egoisticamente parlando, a questo punto, per evitare altro caos forse è meglio finirla li la stagione sperando che le nazioni che sospendono i campionati non abbiano l’esclusione… Leggi di piu' »

Rudenko
Rudenko
11 Maggio 2020 10:58

Se queste sono le premesse…. auguri! Soprattutto il problema dei positivi! Mi sa che il protocollo è stato realizzato per essere inattuabile e quindi così a fermare tutto salvaguardando i ricavi tv

castebg
castebg
11 Maggio 2020 10:38

Scusate, sarò scemo io…ma che senso ha la proposta di giocare solo al centro-sud? – Viaggio in mezzi isolati e sterilizzati con a bordo solo staff e squadra che hanno fatto precedenti controlli= rischio contagi dai luoghi in cui si và in trasferta 0 (se hai a bordo un positivo il rischio lo dai poi tu) – Si gioca in stadi chiusi con solo gli addetti controllati e, per stewart/addetti al campo, distanze e mascherine= rischio 0 dato dall’area di trasferta – si arriva sul luogo della trasferta in giornata e direttamente all’impianto di gioco= contatti e rischi nelle aree… Leggi di piu' »

rm52
rm52
11 Maggio 2020 13:41
Reply to  castebg

Il problema è che giocando ogni 3 giorni, per il calendario compresso, e facendo le trasferte in pulman, soprattutto per quelle lunghe, si rischia di non avere più il tempo di allenarsi passando un sacco di ore in viaggio. 

Scozia
Scozia
11 Maggio 2020 10:31

Come ho già avuto modo di dire il nodo più grande riguarda le regole di ingaggio, il cosiddetto protocollo. Pensare di finire il campionato senza nessun contagiato è pura utopia, lo vediamo già ora che, prima di partire, diverse squadre hanno atleti e dipendenti positivi. Quindi, se il protocollo prevedesse lo stop al campionato al primo infetto, cosa che a mio parere sarebbe sportivamente sacrosanta, tanto vale non ricominciare e pensare a quando e come far partire il prossimo campionato. Se invece si volesse seguire il modello tedesco, quindi se qualcuno si contagia cavoli suoi, viene messo in quarantena ed… Leggi di piu' »

ronny52
ronny52
11 Maggio 2020 11:47
Reply to  Scozia

Hai ragione Scozia Comunque atello, non demordono e si allenano anche di domenica. Giustssimo: avvoltoi, macchè aquilotti

NACHO75
NACHO75
11 Maggio 2020 10:19

Stop e basta………troppi se e troppi ma……..ci rivediamo a settembre (forse)……….

michi1907
michi1907
11 Maggio 2020 10:03

già il primo punto:

“TAMPONI – I club chiedono la disponibilità – al momento, per esempio, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte è rimasto senza test causa scarsa disponibilità in Lombardia – di tamponi e le tempistiche con la quale effettuarli.”

fa capire che il calcio non deve riprendere. Perchè voi si e le persone normali no?

gpp
gpp
11 Maggio 2020 09:33

 Ed ecco che magicamente dopo settimane che ne parliamo i nodi vengono al pettine. L’allenatore Conte è senza tamponi vista la scarsa doponibilità in Lombardia?? Ma dai???? dici davvero????? Quindi c’è scarsa disponiiblità per tutti i cittadini e lavoratori ma il calcio solo ora se ne accorge?? ma pensa che roba. Giocatori, staff e medici etc etc “vogliono” un ritiro soft di sole 2 settimane anzichè una quarantena prolungata per tutto il tempo?? ma dai??? anche qui in tutto queste settimane non c’è stato tempo di confrontarsi??? O magari lo si è fatto ma le posizioni sono distanti?? e allora… Leggi di piu' »

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