Liverpool, via libera all’ingresso dei tifosi nelle decisioni del club
Il maggiore coinvolgimento dei tifosi nella gestione del calcio inglese comincia a dare i suoi frutti. Come riporta This is Anfield, i membri del Liverpool Supporters Trust hanno votato, con approvazione del 99,4%, in favore di un maggiore coinvolgimento dei tifosi nel processo decisionale della società.
Circa il 68% dei membri hanno preso parte alla votazione, che chiedeva di approvare o meno le proposte concordate tra il Trust e la rappresentanza del board del club, tra cui Billy Hogan, amministratore delegato dei Reds.
Vengono dunque approvati sette punti, che formalizzeranno l’ingresso dei tifosi (attraverso il Trust) all’interno della gestione del Liverpool, assicurandosi che questo accordo venga iscritto nell’atto costitutivo del club, in modo da sopravvivere al termine dell’attuale proprietà.
Joe Blott, presidente del Trust, ha commentato così l’evento: “Prima di tutto voglio ringraziare tutti coloro che si sono presi il tempo di votare nella nostra recente votazione. Grazie ai sostenitori che ci hanno dato un mandato così importante, siamo ora autorizzati a intensificare il nostro lavoro con il consiglio di amministrazione del club e il nostro impegno con i rappresentanti di altri gruppi di sostenitori”.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
LAtalanta di oggi funziona benissimo sotto la guida del Presidente Percassi (NON mi riferisco quindi all’Atalanta attuale che, secondo me, e’ un’eccezione).
In linea di principio, un maggior coinvolgimento “regolamentato” ANCHE della tifoseria sarebbe auspicabile per un calcio un po’ meno “business” e dei tifosi un po’ meno “consumatori” di un “prodotto”.
Speriamo che altre grandi squadre seguano l’esempio del Liverpool.
Sarebbe un ritorno all’antico, quando le Societa’ di Calcio NON erano SpA ma “Associazioni di Persone”.
E, secondo me, era mille volte meglio.
Modestamente credo che tifosi e società debbano essere separati. Comunque ciò non toglie che comunicazione, marketing e pubbliche relazioni con chi consuma il suo prodotto: dal semplice tifoso, all’abbonato e di chi la sostiene anche in trasferta “da quest’anno se dio vuole ancor di più anche all’estero” debbano essere migliorate. Ora mai da tre anni siamo in europa ed abbiamo in squadra giocatori di livello mondiale, non dico e guai a gonfiarsi il petto ma almeno adeguarsi mi sembra doveroso ed ovvio. :dealogo: :saluta:
“…. chi consuma il suo prodotto ….”
Il “calcio” ridotto semplicemente a “prodotto”?
I sostenitori ridotti a “consumatori”?
Il “calcio” e’ molto di piu’ di un “prodotto”, ed i suoi “sostenitori” ne sono l’essenza. NON sono affatto dei semplici “consumatori” …..
sarei curioso di vedere con quale criterio meritocratico verrebbe scelto il tifoso
In Italia meritocratico fa rima con “amico di…” o con money
Dal mio punto di vista si potrebbe fare in modo più proficuo mutuando uno schema che in finanza sostenibile si chiama engagement. I tifosi identificano alcuni strategici sui quali la società può migliorare (es per noi: comunicazione,, campagna abbonamenti, ecc.) e ingaggiano la società, che si rende disponibile ad analizzare le proposte e a dare un feedback.
Chiaramente poi la società può decidere di fare ciò che vuole, ma un comportamento in palese contrasto con le richieste avrebbe un pessimo ritorno in termini di reputazione
:dealogo: :tone: :dealogo:
Ad ognuno il suo mestiere. :saluta:
Noi abbiamo già un tifoso a capo della società. Io lascio fare volentieri ai Percassi.
Liverpool FC è di un americano che non sa niente di calcio e della cultura sportiva europea.
Ovviamente molti commentano travisando quanto stia facendo il Liverpool. Il fatto che ad un rappresentante (eletto?) dei tifosi sia dato un seggio in consiglio di amministrazione non significa affatto che le decisioni le prenderanno i tifosi o che i tifosi avranno la capacita’ di prendere decisioni. Presently il board of directors del liverpool e’ composto da 6 membri, aggiungerne un settimo che rappresenta i tifosi non cambia nulla. E’ solo una formalita’, un dar voce. Ai fini decisionali conta come il due di coppe a briscola. Credo sia una iniziativa molto furba per un motivo semplice, crea un canale di… Leggi di piu' »
ma per carità… noi tifosi siamo emozionali, per gestire una società come l’atalanta è necessario pragmatismo, quello appunto dei percassi
Quoto in pieno il pensiero alcuni tifosi nei commenti.Alcuni consigli dai tifosi sarebbero utili,senza voler polemizzare,ma per migliorare delle piccole cose che anche la nostra bella SPA ogni tanto sottovaluta.????
Ognuno il suo ruolo, fatto bene ed al meglio, ma completamente separato.
Non penso che Percassi seguirebbe le richieste dei tifosi su costo biglietti popolari, biglietti trasferte europee, stadio nuovo, prezzi gadget ecc ecc . L’ Atalanta siamo noi, ma il portafoglio è suo ???
mi sembra che altre squadre inglesi siano gia’ piu’ avanti del liverpool (Everton ad esempio con alcuni rappresentanti eletti nel forum ufficiale che parteciperanno alle riunioni del CDA senza potere di voto per il momento). Sinceramente non so se qui potrebbe funzionare.. sicuramente oggi come oggi manca una figura che si interfacci con i tifosi anche solo a livello di “customer care-marketing”…. se penso alla miriade di tifosi internazionali che avrebbero potuto avere in questi 5 anni di esposizione a livello mondiale delle nostre imprese sul campo e tutto quello che han fatto e’ stato tradurre in inglese il sito..… Leggi di piu' »
Se servisse per risolvere i problemi di comunicazione da parte della società verso i tifosi ( voucher, abbonamenti, organizzazione trasferte ed eventi), allora avrebbe senso avere una rappresentanza dei tifosi.
Per tutto il resto (gestione tecnica, gestione economica) non vedo che benefici potrebbe portare.
Per quel che riguarda i soli temi delicati ai tifosi perché no?…anzi sarebbe auspicabile, che si troverebbero molte più soluzioni invece che decisioni prese, allo stato attuale delle cose, unilateralmente
Se c’é una squadra in Italia dove questo puó accadere é forse, proprio a Bergamo. Il fatto che il suo presidente, e la famiglia Percassi tutta, siano bergamaschi, che Antonio e Luca ne siano due ex calciatori e tifosi in primis della Dea li rendono giá speciali e diversi da qualunque altra proprietà calcistica italiana. Inoltre l’unitá che c’é tra la gente bergamasca ed il territorio e di conseguenza con l’Atalanta, l’amore incondizionato, la passione e il trasporto che il POPOLO bergamasco ha per i colori neroblu creano un legame indissolubile. E quindi io dico si, anche a Bergamo puó… Leggi di piu' »
Con mucho gusto
assolutamente si!
:canna:
gab76 assunto come bocia del :cobra1:
:fear:
:cobra: assunto alle dipendenze di Gab76 :ride_molto:
:saluta: Fara in questo caso specifico si, mi associo ma solo se gli conferiscono poteri straordinari praticamente carta bianca :laughing:
assolutamente, carta bianchissima
No no noi continuiamo a fare i tifosi lo possiamo fare molto bene, impegnamoci semmai a coinvolgerne altri
vedi nuovi mocciosi nascituri :laughing: ecct ecct questo e’ il messaggio che dobbiamo diffondere.
La proprieta’ continui a fare cio’ che di splendido sta’ svolgendo da tempo immemori e ci porti altri campioni,
dobbiamo lavorare per vincere trofei e non per fare assemblee di condominio :laughing: , ognuno il suo !
Al massimo un consigliere che porti nella stanza dei bottoni le richieste dei tifosi in termini pratici (accesso stadio, gadget, logistica organizzazione trasferte) nulla su budget o scelte tecniche. La democrazia è una bella cosa ma tende a paralizzare, serve una catena decisionale snella, almeno fuori dalla politica. Nelle aziende ci sono i dirigenti che hanno (o dovrebbero avere) a cuore il bene della società, non necessariamente i desiderata dei dipendenti
Condivido il tuo pensiero, convinto che tale apporto debba riguardare le attese della tifoseria che vanno presentate nel prospetto desiderato.
Superfluo aggiungere che gli aspetti gestionali devono restare esclusivo appannaggio degli ambiti societari. A ciascuno il proprio compito.
Ciao Brignuca,
Veramente, ad esempio in Germania, i dipendenti sono rappresentati ANCHE nei Consigli di Amministrazione delle grandi aziende e, spesso, hanno un peso notevole (e propugnano I desiderata dei dipendenti, naturalmente nei limiti del fattibile).
Comunque, tornando al calcio, anche In Italia, prima dell’avvento delle SpA, i tifosi NON erano semplici “consumatori” di un “prodotto”.
Se il coinvolgimento fosse per fornire un parere prima che alcune decisioni (ben inteso escluse quelle di carattere finanziario e tecnico) che impattino direttamente i tifosi vengano prese, non ci sarebbe niente di male. Faccio un esempio e penso alla questione voucher abbonamenti: l’Atalanta ha deciso in piena autonomia cosa fare ed è assolutamente legittimo, ci mancherebbe altro. Forse un confronto preventivo avrebbe potuto portare altre idee da valutare…magari alla fine si sarebbe scelto la stessa soluzione adottata, ma il confronto se avviene nel pieno rispetto dei ruoli, è sempre un valore aggiunto, mai un limite. ps. visto che lunedì… Leggi di piu' »
Per lamor diddio!!!!!
Lasciamo stare tutto. Così com’è, funziona!
Assolutissimamente NO.
l’Atalanta ora, và bene così
dati i risultati della gestione PERCASSI, vietato lasciare la strada sicura . A loro la proprietà e la conduzione
senza aggiungere altro
MA anche no…..il tifoso deve fare il tifoso e la Dirigenza deve fare il suo….
Quando in troppi mettono becco diventa un macello….
Per me sarebbe un’ottima cosa, escludendo però dal coinvolgimento qualsiasi tema legato all’area tecnica.