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beernez3
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Ma c’è davvero qualcuno che si illude che Lookman, nel caso in cui dovesse rimanere oltre la chiusura del mercato, verrà serenamente reintegrato? Io, francamente, lo ritengo un’ipotesi altamente improbabile.


Mi spiego meglio: la società probabilmente tenterà di reinserirlo, se non altro per tutelare il proprio investimento, ma con quale disposizione d’animo un calciatore dello status di Lookman dovrebbe rimettersi in gioco qui a Bergamo, sotto la guida di un allenatore che, con tutto il rispetto, non ha né il prestigio né il carisma per motivarlo? Juric, piaccia o meno, porta con sé un’etichetta di mediocrità che difficilmente può stimolare un giocatore che ha già assaporato palcoscenici europei di ben altra caratura.


Basta osservare i fatti: Lookman ha trascorso l’intera estate a spingere per un trasferimento all’Inter. Ha visto da spettatore privilegiato i nerazzurri milanesi aprire il campionato con un 5-0 in scioltezza, mentre l’Atalanta faticava contro Pisa e Parma. In questa dinamica psicologica, quale forza motivazionale dovrebbe spingerlo a ritrovare entusiasmo per un progetto che appare in fase discendente?


E, per favore, non si venga a sostenere che gli conviene giocare per garantirsi la convocazione in nazionale. Primo: in Nigeria Lookman è già un’icona, un simbolo, e la sua presenza in squadra è pressoché certa a prescindere dal minutaggio in Serie A. Secondo: con ogni probabilità la Nigeria non vedrà neppure il prossimo Mondiale, rendendo questo argomento del tutto irrilevante.


Io non condivido le modalità con cui il giocatore ha cercato di forzare la mano – manovrato, com’è evidente, dal suo entourage e dai procuratori – ma bisogna ammettere che parliamo di un professionista che ambisce a scenari superiori, sia tecnici che economici. Non possiamo pretendere che un anglo-nigeriano si innamori di Bergamo e decida di farne la propria dimensione calcistica definitiva.


Ecco perché, se non arriverà la cessione nelle ultime ore utili, la mia convinzione è che resteremo con un separato in casa. Una presenza ingombrante nello spogliatoio, un capitale che si svaluta giorno dopo giorno, e l’ennesima prova di una dirigenza incapace di prevenire i problemi e sempre pronta ad affrontarli solo quando è ormai troppo tardi.

Fracan
31 Agosto 2025 | 22.59
crazyhorse200
31 Agosto 2025 | 22.58
max68
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romy67
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tenài
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beernez3
31 Agosto 2025 | 21.17

Ma c’è davvero qualcuno che si illude che Lookman, nel caso in cui dovesse rimanere oltre la chiusura del mercato, verrà serenamente reintegrato? Io, francamente, lo ritengo un’ipotesi altamente improbabile.


Mi spiego meglio: la società probabilmente tenterà di reinserirlo, se non altro per tutelare il proprio investimento, ma con quale disposizione d’animo un calciatore dello status di Lookman dovrebbe rimettersi in gioco qui a Bergamo, sotto la guida di un allenatore che, con tutto il rispetto, non ha né il prestigio né il carisma per motivarlo? Juric, piaccia o meno, porta con sé un’etichetta di mediocrità che difficilmente può stimolare un giocatore che ha già assaporato palcoscenici europei di ben altra caratura.


Basta osservare i fatti: Lookman ha trascorso l’intera estate a spingere per un trasferimento all’Inter. Ha visto da spettatore privilegiato i nerazzurri milanesi aprire il campionato con un 5-0 in scioltezza, mentre l’Atalanta faticava contro Pisa e Parma. In questa dinamica psicologica, quale forza motivazionale dovrebbe spingerlo a ritrovare entusiasmo per un progetto che appare in fase discendente?


E, per favore, non si venga a sostenere che gli conviene giocare per garantirsi la convocazione in nazionale. Primo: in Nigeria Lookman è già un’icona, un simbolo, e la sua presenza in squadra è pressoché certa a prescindere dal minutaggio in Serie A. Secondo: con ogni probabilità la Nigeria non vedrà neppure il prossimo Mondiale, rendendo questo argomento del tutto irrilevante.


Io non condivido le modalità con cui il giocatore ha cercato di forzare la mano – manovrato, com’è evidente, dal suo entourage e dai procuratori – ma bisogna ammettere che parliamo di un professionista che ambisce a scenari superiori, sia tecnici che economici. Non possiamo pretendere che un anglo-nigeriano si innamori di Bergamo e decida di farne la propria dimensione calcistica definitiva.


Ecco perché, se non arriverà la cessione nelle ultime ore utili, la mia convinzione è che resteremo con un separato in casa. Una presenza ingombrante nello spogliatoio, un capitale che si svaluta giorno dopo giorno, e l’ennesima prova di una dirigenza incapace di prevenire i problemi e sempre pronta ad affrontarli solo quando è ormai troppo tardi.

romy67
31 Agosto 2025 | 22.02
beernez3
31 Agosto 2025 | 21.17

Ma c’è davvero qualcuno che si illude che Lookman, nel caso in cui dovesse rimanere oltre la chiusura del mercato, verrà serenamente reintegrato? Io, francamente, lo ritengo un’ipotesi altamente improbabile.


Mi spiego meglio: la società probabilmente tenterà di reinserirlo, se non altro per tutelare il proprio investimento, ma con quale disposizione d’animo un calciatore dello status di Lookman dovrebbe rimettersi in gioco qui a Bergamo, sotto la guida di un allenatore che, con tutto il rispetto, non ha né il prestigio né il carisma per motivarlo? Juric, piaccia o meno, porta con sé un’etichetta di mediocrità che difficilmente può stimolare un giocatore che ha già assaporato palcoscenici europei di ben altra caratura.


Basta osservare i fatti: Lookman ha trascorso l’intera estate a spingere per un trasferimento all’Inter. Ha visto da spettatore privilegiato i nerazzurri milanesi aprire il campionato con un 5-0 in scioltezza, mentre l’Atalanta faticava contro Pisa e Parma. In questa dinamica psicologica, quale forza motivazionale dovrebbe spingerlo a ritrovare entusiasmo per un progetto che appare in fase discendente?


E, per favore, non si venga a sostenere che gli conviene giocare per garantirsi la convocazione in nazionale. Primo: in Nigeria Lookman è già un’icona, un simbolo, e la sua presenza in squadra è pressoché certa a prescindere dal minutaggio in Serie A. Secondo: con ogni probabilità la Nigeria non vedrà neppure il prossimo Mondiale, rendendo questo argomento del tutto irrilevante.


Io non condivido le modalità con cui il giocatore ha cercato di forzare la mano – manovrato, com’è evidente, dal suo entourage e dai procuratori – ma bisogna ammettere che parliamo di un professionista che ambisce a scenari superiori, sia tecnici che economici. Non possiamo pretendere che un anglo-nigeriano si innamori di Bergamo e decida di farne la propria dimensione calcistica definitiva.


Ecco perché, se non arriverà la cessione nelle ultime ore utili, la mia convinzione è che resteremo con un separato in casa. Una presenza ingombrante nello spogliatoio, un capitale che si svaluta giorno dopo giorno, e l’ennesima prova di una dirigenza incapace di prevenire i problemi e sempre pronta ad affrontarli solo quando è ormai troppo tardi.

SubbuteoGroup
31 Agosto 2025 | 21.39
Montemisma
31 Agosto 2025 | 21.48
beernez3
31 Agosto 2025 | 21.17

Ma c’è davvero qualcuno che si illude che Lookman, nel caso in cui dovesse rimanere oltre la chiusura del mercato, verrà serenamente reintegrato? Io, francamente, lo ritengo un’ipotesi altamente improbabile.


Mi spiego meglio: la società probabilmente tenterà di reinserirlo, se non altro per tutelare il proprio investimento, ma con quale disposizione d’animo un calciatore dello status di Lookman dovrebbe rimettersi in gioco qui a Bergamo, sotto la guida di un allenatore che, con tutto il rispetto, non ha né il prestigio né il carisma per motivarlo? Juric, piaccia o meno, porta con sé un’etichetta di mediocrità che difficilmente può stimolare un giocatore che ha già assaporato palcoscenici europei di ben altra caratura.


Basta osservare i fatti: Lookman ha trascorso l’intera estate a spingere per un trasferimento all’Inter. Ha visto da spettatore privilegiato i nerazzurri milanesi aprire il campionato con un 5-0 in scioltezza, mentre l’Atalanta faticava contro Pisa e Parma. In questa dinamica psicologica, quale forza motivazionale dovrebbe spingerlo a ritrovare entusiasmo per un progetto che appare in fase discendente?


E, per favore, non si venga a sostenere che gli conviene giocare per garantirsi la convocazione in nazionale. Primo: in Nigeria Lookman è già un’icona, un simbolo, e la sua presenza in squadra è pressoché certa a prescindere dal minutaggio in Serie A. Secondo: con ogni probabilità la Nigeria non vedrà neppure il prossimo Mondiale, rendendo questo argomento del tutto irrilevante.


Io non condivido le modalità con cui il giocatore ha cercato di forzare la mano – manovrato, com’è evidente, dal suo entourage e dai procuratori – ma bisogna ammettere che parliamo di un professionista che ambisce a scenari superiori, sia tecnici che economici. Non possiamo pretendere che un anglo-nigeriano si innamori di Bergamo e decida di farne la propria dimensione calcistica definitiva.


Ecco perché, se non arriverà la cessione nelle ultime ore utili, la mia convinzione è che resteremo con un separato in casa. Una presenza ingombrante nello spogliatoio, un capitale che si svaluta giorno dopo giorno, e l’ennesima prova di una dirigenza incapace di prevenire i problemi e sempre pronta ad affrontarli solo quando è ormai troppo tardi.

pointbreak
31 Agosto 2025 | 21.10
SubbuteoGroup
31 Agosto 2025 | 21.39
kiko07
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31 Agosto 2025 | 21.38
Giorgio1907
31 Agosto 2025 | 21.33
beernez3
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Ma c’è davvero qualcuno che si illude che Lookman, nel caso in cui dovesse rimanere oltre la chiusura del mercato, verrà serenamente reintegrato? Io, francamente, lo ritengo un’ipotesi altamente improbabile.


Mi spiego meglio: la società probabilmente tenterà di reinserirlo, se non altro per tutelare il proprio investimento, ma con quale disposizione d’animo un calciatore dello status di Lookman dovrebbe rimettersi in gioco qui a Bergamo, sotto la guida di un allenatore che, con tutto il rispetto, non ha né il prestigio né il carisma per motivarlo? Juric, piaccia o meno, porta con sé un’etichetta di mediocrità che difficilmente può stimolare un giocatore che ha già assaporato palcoscenici europei di ben altra caratura.


Basta osservare i fatti: Lookman ha trascorso l’intera estate a spingere per un trasferimento all’Inter. Ha visto da spettatore privilegiato i nerazzurri milanesi aprire il campionato con un 5-0 in scioltezza, mentre l’Atalanta faticava contro Pisa e Parma. In questa dinamica psicologica, quale forza motivazionale dovrebbe spingerlo a ritrovare entusiasmo per un progetto che appare in fase discendente?


E, per favore, non si venga a sostenere che gli conviene giocare per garantirsi la convocazione in nazionale. Primo: in Nigeria Lookman è già un’icona, un simbolo, e la sua presenza in squadra è pressoché certa a prescindere dal minutaggio in Serie A. Secondo: con ogni probabilità la Nigeria non vedrà neppure il prossimo Mondiale, rendendo questo argomento del tutto irrilevante.


Io non condivido le modalità con cui il giocatore ha cercato di forzare la mano – manovrato, com’è evidente, dal suo entourage e dai procuratori – ma bisogna ammettere che parliamo di un professionista che ambisce a scenari superiori, sia tecnici che economici. Non possiamo pretendere che un anglo-nigeriano si innamori di Bergamo e decida di farne la propria dimensione calcistica definitiva.


Ecco perché, se non arriverà la cessione nelle ultime ore utili, la mia convinzione è che resteremo con un separato in casa. Una presenza ingombrante nello spogliatoio, un capitale che si svaluta giorno dopo giorno, e l’ennesima prova di una dirigenza incapace di prevenire i problemi e sempre pronta ad affrontarli solo quando è ormai troppo tardi.

unodibergamo
31 Agosto 2025 | 21.15