Ultimi commenti

robert1907
11 Agosto 2025 | 16.41
SubbuteoGroup
11 Agosto 2025 | 17.59
unodibergamo
11 Agosto 2025 | 12.19
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 17.51
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 11.46
metmarte
11 Agosto 2025 | 17.45
bna75
11 Agosto 2025 | 17.43
dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

moreto
11 Agosto 2025 | 16.59
Torneremo a Campari
11 Agosto 2025 | 16.56
Oiggaiv
11 Agosto 2025 | 16.52
Oiggaiv
11 Agosto 2025 | 16.52
Oiggaiv
11 Agosto 2025 | 16.51
Oiggaiv
11 Agosto 2025 | 16.52
SubbuteoGroup
11 Agosto 2025 | 15.25
Oiggaiv
11 Agosto 2025 | 16.51
castebg
11 Agosto 2025 | 16.49
SubbuteoGroup
11 Agosto 2025 | 16.19
robert1907
11 Agosto 2025 | 16.41
mostam
11 Agosto 2025 | 15.46
ata79
11 Agosto 2025 | 16.17
dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

sono atalantino dal 1984
11 Agosto 2025 | 15.56
Scozia
11 Agosto 2025 | 15.27
Baja66
11 Agosto 2025 | 15.51
Baja66
11 Agosto 2025 | 15.32

Ricapitolando :

- Gasperini ha scelto Roma

- L'uomo che guardava inaffidabile se l'e' svignata pur di non affrontare

-Retegui ha cavalcato la scelta irrinunciabile

-La societa' ha subito tutto cio', ora sono convinto che un paio di profili forti arrivino,

lungi da me pensare ad un ridimensionamento, dopo anni di europa secondo Voi i

Percassi rinunciano negli anni a venire ? Ma daii.

Tempistiche di arrivo giocatori: sono convinto che l' attesa non deriva dal fatto che in Societa' siano fermi, ma dalla difficolta' oggettiva di reperire giocatori forti ad un prezzo accettabile. Diciamocelo trovare oggi giocatori forti pronti, presume tirare fuori fior di palanche, messo che le societa' proprietarie dei cartellini te li vendano e che tu possa trovare un accordo. Non basta solo avere i soldi, devo trovare l' accordo,ci sono molte variabili. Probabile anche che la societa' attenda di formalizzare il contratto fino all' ultimo per cercare di spuntare il miglior prezzo possibile, i soldi comunque non sono patatine:laughing: ovvio che si tenti di comprare il meglio al meglio. In sostanza, come ho gia' ribadito per me arrivano Muniez e Moreira ovvio che prima arrivano meglio e', in modo tale che possano gia' carburare.

Ultima analisi, il tecnico ( pure io ho qualche dubbio sul gioco che vorra' imporre )

ma penso che la societa' l' abbia scelto in funzione di dare continuita' con il passato.

Ci riuscira'?? Speriamo, nel contempo lo sosterro', diversamente qualora i risultati

non gli dovessero dare ragione, valuteranno una valida alternativa inutile ora farsi

sangue amaro di come andra' o non andra'. La rosa verra' allestita se anche pur in 

ritardo per le cause sopracitate,  nell' ottica di migliorarsi nessuna asta

mozza o ridimensionamento di cui molti sono convinti.

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

Scozia
11 Agosto 2025 | 15.27
dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

poggiaus
11 Agosto 2025 | 15.06
dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

mostam
11 Agosto 2025 | 14.54
beernez3
11 Agosto 2025 | 14.38
beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

dagliStates
11 Agosto 2025 | 14.41

Piccolo intervento agostano di un profano di calciomercato. Qui molti sono vedove di Gasp, molti credono nella societa'. Io, che seguo l'Atalanta per una passione viscerale che mi distingue da migrante maggiorenne (sono emigrato 18 anni fa) anche piu' della mia italianita' (nel 2011 gli studenti negli esami mi scrivevano i risultati della partita dell'Atalanta, sperando di avere qualche voto in piu'), sto come tra color che sono sospesi. Mi pare chiaro che questa settimana sia decisiva. O la Societa' batte uno o piu' colpi, o nel suo impenetrabile - e talvolta irrispettoso - silenzio sara' chiaro a tutti quello che molti temono: non si ha nessuna intenzione di mantenere l'Atalanta quello che e'.  La squadra ha bisogno di rinforzi, i soldi ci sono, non si capisce se c'e' la volonta'. Due cose, pero', sono sicure per me: 1) se anche finissimo in serie B, io saro' sempre li' a tifare Atalanta, dimenticandomi come sempre che il cervello mi dice di lasciar perdere almeno dai due rigori assegnati alla Juve nel 2020; 2) l'ultima persona che colpevolizzero' sara' Juric, perche' se la societa' gli ha dato il compito di traghettare l'Atalanta fuori da tutti i suoi e nostri sogni, da colpevolizzare e' la societa', non lui. Per ora sta facendo quello che puo', con dei buoni giocatori e con i mal di pancia di un fuggiasco codardo, che pero' la societa' non sembra intenzionata a punire. E non ditemi "che ne sai tu?" Non ne so nulla, e' vero, e non e' colpa mia. Io voglio il vigliacco punito in modo esemplare per rispetto a quella maglia che per noi e' nerazzurra e per lui si e' trasformata in oro (il pallone). E questo silenzio della Societa' mi infastidisce sempre di piu'.  

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

beernez3
11 Agosto 2025 | 14.01

Comprendo pienamente il bisogno di alimentare fiducia e ottimismo in una piazza tanto appassionata quanto esigente, tuttavia non si può ignorare la realtà dei fatti. Se davvero si fosse voluto evitare un ridimensionamento, la società avrebbe scelto un condottiero consolidato, un tecnico dal pedigree riconosciuto, e non un’incognita come Juric, il cui percorso recente è segnato da esoneri e prestazioni ben lontane dall’eccellenza. Basti pensare alla sua esperienza con la Roma, culminata in un esonero quando la squadra si trovava in bilico tra la salvezza e la retrocessione, o alla disastrosa annata con il Southampton, che ha rappresentato la peggior stagione nella storia del club inglese.


Ma il nodo cruciale non è soltanto questo. Il tempo scorre inesorabile e tra appena due settimane il campionato avrà inizio, un arco temporale nel quale la società dovrebbe avere già delineato una strategia chiara e messa in atto un mercato adeguato. Invece ci troviamo in un evidente ritardo, con lacune pesanti ancora da colmare: una punta di peso, un vice De Roon, un difensore centrale e un esterno difensivo. Affidarsi a giovani come Bernasconi e Bonfanti non ha senso, visto che, pur essendo promettenti, non hanno ancora dimostrato nulla e sono giocatori scarsi. Quanto a Brescianini e Godfrey, sono giocatori fatti e finiti, purtroppo non all’altezza dell’Atalanta e del livello che questa società e i suoi tifosi meritano.


E va ricordato che i soldi alla società non mancano: dopo aver già venduto Retegui, Ruggeri e quasi sicuramente Lookman, le risorse economiche per rinforzare la rosa ci sono, se solo si volesse fare sul serio.


Non si tratta di un’espressione prematura di sfiducia o pessimismo, ma di una necessaria presa di coscienza. La dignità del progetto passa attraverso la chiarezza e la concretezza, senza le quali ogni ambizione rischia di dissolversi come neve al sole. In questo momento è fondamentale evitare illusioni e confrontarsi con la realtà, per non vanificare quanto di buono è stato costruito finora.

Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Gasperini a lasciarci per andare alla Roma: la consapevolezza che la società voglia ridimensionarsi, senza investire realmente in giocatori forti e pronti per competere a livello europeo. Una scelta che parla chiaro e che dovrebbe far riflettere tutti noi, perché senza un progetto ambizioso e investimenti adeguati, anche il miglior allenatore rischia di trovarsi con le mani legate.

Joker07
11 Agosto 2025 | 13.32
jacomino
11 Agosto 2025 | 13.48
VAN
11 Agosto 2025 | 12.44
maurom72
11 Agosto 2025 | 13.42
VAN
11 Agosto 2025 | 12.44
Claudiopaul70
11 Agosto 2025 | 12.54
romy67
11 Agosto 2025 | 12.56
Absinto
11 Agosto 2025 | 12.46
Castigamatti
11 Agosto 2025 | 12.13
Claudiopaul70
11 Agosto 2025 | 11.51
romy67
11 Agosto 2025 | 12.03
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 11.46
Teo1907
11 Agosto 2025 | 11.57
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 11.46
Claudiopaul70
11 Agosto 2025 | 11.51
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 11.49
AfricaUnited1907
11 Agosto 2025 | 11.46