Ultimi commenti

Reeno
04 Giugno 2020 | 17.36

Grazie a Tim Berners-Lee e al mio botep di oggi, ho recuperato alcuni commenti di dieci anni fa. Praticamente un plebiscito!

 

Marcutio ha scritto il 04/Jun/2010 12:56 am : Peccato!

PalermoNeroblu ha scritto il 04/Jun/2010 01:02 am : Meraviglioso! oks Felicissimo di non essere riuscito a chiudere occhio pensando a quando sarebbe arrivato quest'esito! Alle volte nella vita veniamo ricompensati per gli sforzi che facciamo! BENVENUTO ANTONIO! ORA FACCI GRANDI, RIPORTACI DOVE MERITIAMO! AVANTI DEA, AVANTI!!! 

Paco67 ha scritto il 04/Jun/2010 01:00 am : ALESSANDRO IN BOCCA AL LUPO PER LA TUA FAMIGLIA. GRAZIE PERCASSIIIIIIIIII!!!!! DEAAAAAAAAAAAAAAAAA DEVI VINCEREEEEEEEEEEEEEEEE DEAAAAAAAAAAAAAA DEVI VINCEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Roncalex ha scritto il 04/Jun/2010 01:08 am : Siiiiiiiii..dai Antonio fai grande l'Atalanta!...sono troppo contento...oggi più che mai..dai Dea dai..

marcodalmen ha scritto il 04/Jun/2010 01:54 am : Finalmente , ora c'e' anche l'ufficialita' e sicuramente adesso ci divertiremo!! Grazie Percassi e un grazie di cuore anche a IVAN per quanto fatto in questi anni. FORZA ATALANTA FORZA IVAN

 

neroblu09 ha scritto il 04/Jun/2010 01:59 am : "Guardi, per me l'Atalanta è come una regina, non vorrei che finisse per essere trattata come una serva". Mi raccomando...la promessa!!! E Grazie di averci tirato fuori dal casino di questi due anni da incubo!!!

crazyhorse200 ha scritto il 04/Jun/2010 02:28 am : dea percasi portaci portaci portaci SCHELOTTO O PERCASSI PORTACI SCHELOTTO.

margot ha scritto il 04/Jun/2010 07:18 am : Sòta sòbèt coi fèr Presidente.... In bocca al lupo. ABBONARSI IN MASSA!!!

RYAL ha scritto il 04/Jun/2010 07:11 am : BENVENUTO PRESIDENTE !!!

thealamo ha scritto il 04/Jun/2010 07:50 am : ..alleluja...alleluja.alleleluja! !! ...basta feste,sota col laura'!! bene, 36a tessera d'affile' Marcutio, spero te ne faccia una ragione,magari non deludera' il sottoscritto e fara' cambiare parere a te 

canaglia ha scritto il 04/Jun/2010 07:45 am : Ai matrimoni si lancia il riso, propongo che per il matrimonio tra Percassi e la Dea si faccia il lancio del tortellino, sabato mattina presentazione della nuova società, tutti a Zingonia coi tortellini in mano. Giovanni Rana ringrazierà.

Oscar1962 ha scritto il 04/Jun/2010 09:09 am : Certo che l'immagine del Percàs in rossazzurro! che è diventato il nuovo presidente del Catania? Se lo vede Spinact si mette a saltare!

Mauri62 ha scritto il 04/Jun/2010 09:02 am : Proposta; fuori tutti la bandiera sul balcone, in tutta la provincia, da sabato mattina; oscuriamo gli stracci dei biscioni, che stonano.... 

wenzel ha scritto il 04/Jun/2010 09:15 am : Oggi è un giorno di festa per la Dea! Ci lasciamo alle spalle definitivamente un anno sciagurato e possiamo tornare a guardare avanti con fiducia, speranza e nuovo entusiasmo. Perchè non esternare questi sentimenti specialmente dopo che, alla fine di un periodo nerissimo, abiamo dovuto bere il calice amarissimo della più assurda delle retrocessioni? Esponiamo ai balconi e alle finestre la bandiera nerazzura!

beppuccio ha scritto il 04/Jun/2010 09:59 am : Dopo tante giornate buie...ecco il sole.W il 25 aprile atalantino.La liberazione, di una brutta gestione da incubo della nostra amata DEA!!!Sono felice e la retrocessione per me non è mai esistita.Portiamo il nostro entusiasmo in città e in provincia,dobbiamo ripartire per tornare dove è il nostro posto....la serie A!!!Ciao amici del sito e del corner e a tutto lo staff che anche in momenti brutti,ci ha sempre fatto compagnia.

unodibergamo
04 Giugno 2020 | 15.11

Non capisco qua l'è la logica per cui solo quelli che vanno nei settori popolari dello Stadio, sono più tifosi di quelli che vanno in altri settori più costosi e magari per passione fanno pure da sponsor di attività che normalmente operano nella nostra provincia. La passione per l'Atalanta non si misura in decibel ma in quanto orgoglio ognuno ci mette e la fierezza di esserne sostenitore, secondo le proprie possibilità economiche del momento. Detto ciò, l'accesso contingentato dovrebbe essere per ogni settore dello stadio, senza distinzione.

 

Se un tifoso decide di spendere qualche centinaio di euro per una poltroncina in pelle umana anziche un ruvido gradone di cemento, buon per lui, entrambe sono tifosi ed entrambi decidono di star vicino alla loro squadra nel modo che ritengono più opportuno e maggiormente consono alle loro possibilità e non c'è niente di male ne tantomeno nessuna classificazione del tipo "lui è più o meno tifoso di me".

 

Qui però non si parla di singoli posti (più o meno costosi) acquistabili dal singolo tifoso ma di aree hospitality. Normalmente si tratta di aree cedute (oppure il cui utilizzo viene acquistato, nel caso di skybox per esempio) ad aziende e/o partner della società dietro sponsorizzazione e/o compenso economico più o meno elevato.

 

Ora, il tifoso che va sul ruvido gradone di cemento, piuttosto che sulla poltrona in pelle umana c'è sempre....l'azienda che sponsorizza e/o finanzia la società con l'acquisto di posti hospitality c'è se e solo se (nella quasi totalità dei casi) la squadra va bene e se dietro alle partite della squadra c'è un interesse importante, che dia valore alla postazione che è stata acquistata.

 

Esempio: un'azienda che commercializza auto, può avere interesse a dare dicamo 50mila euro sotto forma di acquisto per tutta la stagione di 3 posti in pitch-view che utilizzerà poi per se stessa o per i propri clienti. Se la squadra va bene, gioca in serie A contro squadroni e magari fa pure le coppe, quei posti che l'azienda va a cedere ai suoi clienti vanno a ruba. Se la squadra naviga a metà classifica di un'anonima serieB ecco che magicamente l'azienda che commercializza auto quei 50mila euro col piffero che li investe nell'acquisto annuale di 3 posti in pitch view....perché mandare i suoi potenziali acquirenti a vedere Atalanta - Juventuns non è come mandarli a vedere Atalanta - Pordenone (con tutto il rispetto del Pordenone).

 

Ecco la differenza dove sta, il tifoso che va sul gradone o sulla poltrona in pelle umana c'è sempre, a prescindere dalla categoria e dall'avversario...le aziende sponsor e quindi gli occupanti delle aree hospitality ci sono se gli conviene.

 

Ripartire da loro, francamente.....

 

ps. contrario allo stadio che riapra solo per pochi a prescindere da chi siano, ma se fossi io a decidere e dovessi turarmi il naso, farei entrare gente che ha magari 65 anni e 50 anni di abbonamento, invece del benestante di turno che sta decidendo se comprarsi l'Audi A8 invece della Q7...

unodibergamo
04 Giugno 2020 | 15.11

Non capisco qua l'è la logica per cui solo quelli che vanno nei settori popolari dello Stadio, sono più tifosi di quelli che vanno in altri settori più costosi e magari per passione fanno pure da sponsor di attività che normalmente operano nella nostra provincia. La passione per l'Atalanta non si misura in decibel ma in quanto orgoglio ognuno ci mette e la fierezza di esserne sostenitore, secondo le proprie possibilità economiche del momento. Detto ciò, l'accesso contingentato dovrebbe essere per ogni settore dello stadio, senza distinzione.

 

Se un tifoso decide di spendere qualche centinaio di euro per una poltroncina in pelle umana anziche un ruvido gradone di cemento, buon per lui, entrambe sono tifosi ed entrambi decidono di star vicino alla loro squadra nel modo che ritengono più opportuno e maggiormente consono alle loro possibilità e non c'è niente di male ne tantomeno nessuna classificazione del tipo "lui è più o meno tifoso di me".

 

Qui però non si parla di singoli posti (più o meno costosi) acquistabili dal singolo tifoso ma di aree hospitality. Normalmente si tratta di aree cedute (oppure il cui utilizzo viene acquistato, nel caso di skybox per esempio) ad aziende e/o partner della società dietro sponsorizzazione e/o compenso economico più o meno elevato.

 

Ora, il tifoso che va sul ruvido gradone di cemento, piuttosto che sulla poltrona in pelle umana c'è sempre....l'azienda che sponsorizza e/o finanzia la società con l'acquisto di posti hospitality c'è se e solo se (nella quasi totalità dei casi) la squadra va bene e se dietro alle partite della squadra c'è un interesse importante, che dia valore alla postazione che è stata acquistata.

 

Esempio: un'azienda che commercializza auto, può avere interesse a dare dicamo 50mila euro sotto forma di acquisto per tutta la stagione di 3 posti in pitch-view che utilizzerà poi per se stessa o per i propri clienti. Se la squadra va bene, gioca in serie A contro squadroni e magari fa pure le coppe, quei posti che l'azienda va a cedere ai suoi clienti vanno a ruba. Se la squadra naviga a metà classifica di un'anonima serieB ecco che magicamente l'azienda che commercializza auto quei 50mila euro col piffero che li investe nell'acquisto annuale di 3 posti in pitch view....perché mandare i suoi potenziali acquirenti a vedere Atalanta - Juventuns non è come mandarli a vedere Atalanta - Pordenone (con tutto il rispetto del Pordenone).

 

Ecco la differenza dove sta, il tifoso che va sul gradone o sulla poltrona in pelle umana c'è sempre, a prescindere dalla categoria e dall'avversario...le aziende sponsor e quindi gli occupanti delle aree hospitality ci sono se gli conviene.

 

Ripartire da loro, francamente.....

 

ps. contrario allo stadio che riapra solo per pochi a prescindere da chi siano, ma se fossi io a decidere e dovessi turarmi il naso, farei entrare gente che ha magari 65 anni e 50 anni di abbonamento, invece del benestante di turno che sta decidendo se comprarsi l'Audi A8 invece della Q7...

unodibergamo
04 Giugno 2020 | 15.11
Fartur
04 Giugno 2020 | 14.52
unodibergamo
04 Giugno 2020 | 15.11

Non capisco qua l'è la logica per cui solo quelli che vanno nei settori popolari dello Stadio, sono più tifosi di quelli che vanno in altri settori più costosi e magari per passione fanno pure da sponsor di attività che normalmente operano nella nostra provincia. La passione per l'Atalanta non si misura in decibel ma in quanto orgoglio ognuno ci mette e la fierezza di esserne sostenitore, secondo le proprie possibilità economiche del momento. Detto ciò, l'accesso contingentato dovrebbe essere per ogni settore dello stadio, senza distinzione.

 

Se un tifoso decide di spendere qualche centinaio di euro per una poltroncina in pelle umana anziche un ruvido gradone di cemento, buon per lui, entrambe sono tifosi ed entrambi decidono di star vicino alla loro squadra nel modo che ritengono più opportuno e maggiormente consono alle loro possibilità e non c'è niente di male ne tantomeno nessuna classificazione del tipo "lui è più o meno tifoso di me".

 

Qui però non si parla di singoli posti (più o meno costosi) acquistabili dal singolo tifoso ma di aree hospitality. Normalmente si tratta di aree cedute (oppure il cui utilizzo viene acquistato, nel caso di skybox per esempio) ad aziende e/o partner della società dietro sponsorizzazione e/o compenso economico più o meno elevato.

 

Ora, il tifoso che va sul ruvido gradone di cemento, piuttosto che sulla poltrona in pelle umana c'è sempre....l'azienda che sponsorizza e/o finanzia la società con l'acquisto di posti hospitality c'è se e solo se (nella quasi totalità dei casi) la squadra va bene e se dietro alle partite della squadra c'è un interesse importante, che dia valore alla postazione che è stata acquistata.

 

Esempio: un'azienda che commercializza auto, può avere interesse a dare dicamo 50mila euro sotto forma di acquisto per tutta la stagione di 3 posti in pitch-view che utilizzerà poi per se stessa o per i propri clienti. Se la squadra va bene, gioca in serie A contro squadroni e magari fa pure le coppe, quei posti che l'azienda va a cedere ai suoi clienti vanno a ruba. Se la squadra naviga a metà classifica di un'anonima serieB ecco che magicamente l'azienda che commercializza auto quei 50mila euro col piffero che li investe nell'acquisto annuale di 3 posti in pitch view....perché mandare i suoi potenziali acquirenti a vedere Atalanta - Juventuns non è come mandarli a vedere Atalanta - Pordenone (con tutto il rispetto del Pordenone).

 

Ecco la differenza dove sta, il tifoso che va sul gradone o sulla poltrona in pelle umana c'è sempre, a prescindere dalla categoria e dall'avversario...le aziende sponsor e quindi gli occupanti delle aree hospitality ci sono se gli conviene.

 

Ripartire da loro, francamente.....

 

ps. contrario allo stadio che riapra solo per pochi a prescindere da chi siano, ma se fossi io a decidere e dovessi turarmi il naso, farei entrare gente che ha magari 65 anni e 50 anni di abbonamento, invece del benestante di turno che sta decidendo se comprarsi l'Audi A8 invece della Q7...

michi1907
04 Giugno 2020 | 14.50
Nemesis68
04 Giugno 2020 | 11.53
Rudenko
04 Giugno 2020 | 11.59
Nemesis68
04 Giugno 2020 | 11.53
Raindog
04 Giugno 2020 | 00.00
dagliStates
03 Giugno 2020 | 23.17
wigners_friend
03 Giugno 2020 | 15.31
DEA62FM
03 Giugno 2020 | 19.01
Nemesis68
03 Giugno 2020 | 15.32

Mah ... onestamente, il tema di tornare presto allo stadio con tutte le limitazioni del caso non mi scalda particolarmente ... se per la ripartenza ero e sono favorevole al "piuttosto che niente meglio piuttosto ...." perchè anche solo in TV, sapere che c'è la partita dell'Atalanta (in primis), poter vivere l'attesa, guardarla, gioire o incazzarmi per l'andamento e il risultato, parlarne con amici e colleghi, fa molta differenza rispetto al nulla cosmico di questi mesi e alle minestre riscaldate delle partite d'annata (che una tantum si guardano pure volentieri, ma quando diventano il palliativo di quelle che non ci sono diventano una tortura), sul ritorno allo stadio la penso diversamente.

O si torna "come si deve" potendo vivere la partita "da stadio", oppure tanto vale guardarla in TV (che si vede meglio e pure più comodamente, tra l'altro) come e con chi si vuole ... il differenziale a questo punto è talmente minimo che non vale la pena, anche perchè, se dal punto di vista sanitario il disputare gli incontri significa accettare una certa percentuale di rischio (comunque molto bassa), il fatto di riaprire gli stadi anche solo col 10/25% del pubblico significa comunque assumersi rischi sicuramente maggiori: se infatti, ad esempio, all'interno dell'impianto si può manterene la distanza, bisogna anche entrarci, e 3.000/5.000 persone che entrano allo stadio, se non al tornello 10, 50 o 100 metri più indietro, fatalmente si assembreranno, così come accadrà sui mezzi pubblici che allo stadio portano e ai bar che nei dintorni stanno, perchè è impensabile che, una volta aperte le porte, ciascuno vada per conto proprio e non si fermi a bersi una birra nel punto "meno lontano" dallo stadio che sarà aperto. Meglio pazientare ancora un paio di mesi e, casomai, cercare di rientrare in condizioni di normalità o quasi con il prossimo campionato.

Nemesis68
03 Giugno 2020 | 15.32

Mah ... onestamente, il tema di tornare presto allo stadio con tutte le limitazioni del caso non mi scalda particolarmente ... se per la ripartenza ero e sono favorevole al "piuttosto che niente meglio piuttosto ...." perchè anche solo in TV, sapere che c'è la partita dell'Atalanta (in primis), poter vivere l'attesa, guardarla, gioire o incazzarmi per l'andamento e il risultato, parlarne con amici e colleghi, fa molta differenza rispetto al nulla cosmico di questi mesi e alle minestre riscaldate delle partite d'annata (che una tantum si guardano pure volentieri, ma quando diventano il palliativo di quelle che non ci sono diventano una tortura), sul ritorno allo stadio la penso diversamente.

O si torna "come si deve" potendo vivere la partita "da stadio", oppure tanto vale guardarla in TV (che si vede meglio e pure più comodamente, tra l'altro) come e con chi si vuole ... il differenziale a questo punto è talmente minimo che non vale la pena, anche perchè, se dal punto di vista sanitario il disputare gli incontri significa accettare una certa percentuale di rischio (comunque molto bassa), il fatto di riaprire gli stadi anche solo col 10/25% del pubblico significa comunque assumersi rischi sicuramente maggiori: se infatti, ad esempio, all'interno dell'impianto si può manterene la distanza, bisogna anche entrarci, e 3.000/5.000 persone che entrano allo stadio, se non al tornello 10, 50 o 100 metri più indietro, fatalmente si assembreranno, così come accadrà sui mezzi pubblici che allo stadio portano e ai bar che nei dintorni stanno, perchè è impensabile che, una volta aperte le porte, ciascuno vada per conto proprio e non si fermi a bersi una birra nel punto "meno lontano" dallo stadio che sarà aperto. Meglio pazientare ancora un paio di mesi e, casomai, cercare di rientrare in condizioni di normalità o quasi con il prossimo campionato.

wigners_friend
03 Giugno 2020 | 15.56
maurom72
03 Giugno 2020 | 15.24
soloatalanta699
03 Giugno 2020 | 15.49
moreto
03 Giugno 2020 | 15.55
Nemesis68
03 Giugno 2020 | 15.32

Mah ... onestamente, il tema di tornare presto allo stadio con tutte le limitazioni del caso non mi scalda particolarmente ... se per la ripartenza ero e sono favorevole al "piuttosto che niente meglio piuttosto ...." perchè anche solo in TV, sapere che c'è la partita dell'Atalanta (in primis), poter vivere l'attesa, guardarla, gioire o incazzarmi per l'andamento e il risultato, parlarne con amici e colleghi, fa molta differenza rispetto al nulla cosmico di questi mesi e alle minestre riscaldate delle partite d'annata (che una tantum si guardano pure volentieri, ma quando diventano il palliativo di quelle che non ci sono diventano una tortura), sul ritorno allo stadio la penso diversamente.

O si torna "come si deve" potendo vivere la partita "da stadio", oppure tanto vale guardarla in TV (che si vede meglio e pure più comodamente, tra l'altro) come e con chi si vuole ... il differenziale a questo punto è talmente minimo che non vale la pena, anche perchè, se dal punto di vista sanitario il disputare gli incontri significa accettare una certa percentuale di rischio (comunque molto bassa), il fatto di riaprire gli stadi anche solo col 10/25% del pubblico significa comunque assumersi rischi sicuramente maggiori: se infatti, ad esempio, all'interno dell'impianto si può manterene la distanza, bisogna anche entrarci, e 3.000/5.000 persone che entrano allo stadio, se non al tornello 10, 50 o 100 metri più indietro, fatalmente si assembreranno, così come accadrà sui mezzi pubblici che allo stadio portano e ai bar che nei dintorni stanno, perchè è impensabile che, una volta aperte le porte, ciascuno vada per conto proprio e non si fermi a bersi una birra nel punto "meno lontano" dallo stadio che sarà aperto. Meglio pazientare ancora un paio di mesi e, casomai, cercare di rientrare in condizioni di normalità o quasi con il prossimo campionato.

maco68
03 Giugno 2020 | 14.43
farabundo
03 Giugno 2020 | 14.39