Riapro o non riapro, riapro o non riapro…
Francamente io non credo che noi si abbia il diritto di “forzare” una riapertura del calcio o di “forzare” una fine del campionato … Certo i tifosi sono determinanti, il calcio “è” tutti noi, esiste grazie ai propri appassionati … se no sarebbe come uno sport qualsiasi senza tutti quei soldi che gli girano intorno..
Ma …. Ma il calcio è un’azienda, il calcio occupa migliaia di persone, non solo i calciatori, i presidenti e i giornalisti.. ma anche gli addetti ai lavori, le aziende che producono gadget, bar per le dirette sky, edicole per la vendita dei giornali, c’è un mondo intero che ruota intorno al calcio …. Potremmo andare avanti all’infinito … e dovremmo anche considerare tutti quei giocatori delle serie minori che guadagnano quanto o meno di un operaio.
Noi siamo clienti, ne più e ne meno come i clienti del nostro ristorante preferito … andiamo forse a dirgli se deve riaprire o meno?
Anche se lo facessimo lui risponderebbe che se non riapre fallisce … ma se riapre i dipendenti direbbero che in una cucina non si possono avere le precauzioni necessarie e bisogna pensare alla salute … uguale in una fabbrica, dove le persone rischiano sia nelle aziende, che durante gli spostamenti …
Quindi cosa facciamo? Chiediamo a tutti di chiudere in nome della salute? Oppure chiediamo a tutti di riaprire in nome di un nostro desiderio o della necessità di lavorare?
I clienti non possono decidere, i clienti sono clienti, non si devono prendere una responsabilità che semplicemente non gli compete …
Anche io ho versato lacrime giornaliere per lutti che non mi toccavano direttamente, ma il dolore e lo strazio della gente sul nostro territorio era palpabile era nell’aria e qualsiasi lutto era un lutto di tutti … ma francamente non ripartire per “rispetto” è una di quelle cose che non capisco, che voi siate religiosi o che voi non crediate cosa pensate che significhi? Per i morti, per tutti i morti, dare rispetto spetta (in questo caso) ad un autorità giudiziaria che deve appurare e punire eventuali colpevoli, non serve a nulla uno stadio chiuso o uno stadio aperto, una partita giocata o una non giocata … e poi che significa? Hanno diritto ad un maggior rispetto questi lutti perché sono molti mentre non ha diritto di rispetto un lutto “solitario” solo perché, appunto, “solitario”? Quando ho perso mio padre non sono andato allo stadio perché non me la sentivo, ma mai più mi aspettavo che nemmeno i miei amici non andassero, il dolore è una cosa privata, tutto il resto, secondo me e scusate, sono solo ipocrisie…
Anche io ho la mia opinione e se proprio devo dirla è quella che dovrebbero fermare il campionato e partire con un nuovo campionato a settembre (se si potrà)… ma se dovessero ripartire non mi scandalizzerei, è una responsabilità, una decisione che comunque è condivisibile … così come lo è stato per le fabbriche.
Non ho visto cortei di persone o messaggi di sdegno per i dipendenti e per tutti quei lavoratori che, pur non svolgendo un attività indispensabile, sono andati a lavorare perché un codice ATECO permetteva all’imprenditore di non fermarsi… non ho visto levate di scudi a favore dei dipendenti Amazon, che hanno svolto per pochi euro al mese una attività sicuramente NON indispensabile.
Io lavoro da un mese, per una ditta che non è assolutamente indispensabile e che, essendo fermi i consumi, sta comunque attingendo alla cassa integrazione ma che tra i propri codici ne ha uno per il quale potevamo riaprire … e abbiamo riaperto senza che nessuno si scandalizzasse.
Ma in questo caso gli ultras chiedono a gran voce lo STOP… e su quali basi? Per quale motivo? Forse un corriere di Amazon vale meno di un calciatore? Forse un cameraman che lavora a gettone può morire di fame? Forse l’eventuale fallimento di una società calcistica non ci interessa perché non ci tocca direttamente e non capiamo cosa potrebbe comportare (licenziamenti degli addetti, banche in sofferenza, calciatori delle serie minori senza stipendio)? O al contrario, riapriamo ma un magazziniere può infettarsi perché lavora per un club calcistico? Un preparatore atletico pure mentre quelli delle palestre private sono tutelati in quanto sono chiuse?
Non dobbiamo necessariamente mettere il becco su tutto, tantomeno in questo caso che siamo comunque solo CLIENTI, lasciamo la decisione a chi viene pagato per decidere, ai dipendenti (compresi i calciatori) e a chi mette i soldi in questo baraccone la responsabilità di decidere, noi , siamo solo clienti.
Noi, se proprio, la rivoluzione facciamola su altro…la nostra voce facciamola sentire per altro… e di cose per alzare la voce soprattutto in Lombardia ne abbiamo… nel calcio la nostra voce serve solo in curva.
LAST 1967
By Staff di Atalantini.com
Condivido il concetto portante espresso nell’articolo, il calcio non è solo sport ma una azienda che come tutte le aziende deve ripartire, con le accurate precauzioni ovviamente…invito però a considerare anche un altro aspetto, irrazionale, però per me è fondamentale: la peculiarità del gioco del calcio, quella che da secoli ormai appassiona milioni di tifosi più di qualsiasi altro sport del pianeta… è questa passione che permette questo seguito e conseguentemente l’indotto che come una azienda da’ da mangiare a tanti… modificare, arrangiare, fare in modo comunque di andare avanti potrebbe essere pericoloso per l’effetto boomerang sul tifoso/appassionato che fa… Leggi di piu' »
last 67, presidente drl consiglio subito!!
Bravo, concordo al 100% il tuo pensiero che è anche il mio!!
last 67 parole sacrosante bravo!!!!
concordo tutto!!
Ciao LAST.
Credo che gli unici petali da strappare siano quelli del fiore del la logica e del buon senso.
Ripeto è uno sport di contatto….purtroppo questa è la realtà. ..privilegiati si.
Bestie no.
Che usino i tamponi dove servono veramente.
ciao last
sul discorso del chiudere x rispetto dei morti son d’accordo con te.
i morti ci son sempre stati e il campionato non si é mai fermato.
per me non ha senso il chiudere per chi é già morto
ha senso il chiudere per prevenire altre morti di gente che adesso é viva.
non so se mi son spiegato.
é una mia visione molto materialistica e atea.
non sono credente per nulla.
Caro Farabundo,
Anche da una visione da credente non ha senso non ripartire per rispetto dei morti. Fossero stati morti “per calcio” magari poteva essere compreso uno stop totale. Ma sono morti per altro.
Come dici tu, uno stop avrebbe senso se prevenisse altri morti.
Concordo con entrambi
I morti debbono essere ricordati con rispetto e gratitudine, da tradurre in difesa della vita, salvando i vivi dalle nefaste incombenze che ce li hanno strappati via. La chiave di lettura, anche dal solo punto di vista umano, non può essere diversa da questa: attenzione massima nell’evitare al massimo un’esposizione arrischiata.
infatti paramo
il morto é morto non può fare piú nulla. non serve rispettarlo giocando.
il vivo é vivo, e se lo stop al campionato (porte chiuse o no) servirà a salvare anche solo una vita….ben venga
Secondo me non è corretto paragonare i calciatori agli operai (detto da un operaio). Sarebbe come paragonare attori di Hollywood agli impiegati. Il mondo da sempre ha privilegiati rispetto ad altri, c’e’ chi ci nasce e chi ci diventa per abilità, è ovvio purtroppo che un Cristiano Ronaldo o anche un vecchio Ibrahimovic per i canoni del mondo occidentale attuale “vale” molto di più di un corriere Amazon. Anche io, in aggiunta senza aver fatto nulla per meritarmelo, “valgo” di più di miliardi di poveri Cristi che sono nati per sfiga nella metà sbagliata del mondo. La similitudine tra i… Leggi di piu' »
Ovviamente, come del resto sto facendo io ? io intendevo dire che qualsiasi posizione in questo specifico caso è opinabile… E che lo stop al campionato, che io auspico, non influisce solo sulla serie a ma su tutti gli sport nazionali e quindi anche su tante famiglie che vivono con stipendi normali e che rischiano di perderli.
Gli altri sport vivono sugli introiti della serie A, quasi tutti.
La serie A campa con gli introiti delle TV.
Di mezzo ci andrebbero tanti ma tanti lavoratori, quindi pur essendo io favorevole ad uno stop, penso che la decisione debba spettare agli adetti ai lavori e non ad altri. Tutto qui.
Si, ma la maggioranza di lavoratori del settore che campano grazie al calcio non hanno potere decisionale, chi decide è chi sul calcio lucra. Ti ho fatto l’ esempio del turismo: pensa quante attività turistiche sono in difficoltà, quante forse dovranno chiudere e quanti lavoratori, stagionali e non, sono a piedi. Ma non possono riaprire perchè non sono in grado di garantire la sicurezza sanitaria necessaria. Nemmeno il calcio è in grado di fornire tali garanzie, ma chi sul calcio lucra vuole ad ogni costo riprendere a giocare, negando l’ evidenza.
Ma certo siamo d’accordo, ma se non lucrano loro gli altri muoiono di fame, perché i deboli anche nel calcio pagano …e quindi? Per non far lucrare i soliti noti facciamo perdere il lavoro agli altri? Allora andiamo in piazza per far chiudere tutte le fabbriche, perché gli imprenditori continuano a lucrare senza infettarsi e gli operai si infettano in qualche lurido spogliatoio o treno o autobus… Col risultato che pagano sempre e solo i più deboli.. E anche il calcio è pieno di deboli… Comunque ripeto che io sono per lo stop ma è una decisione che deve prendere… Leggi di piu' »
Intanto la Lega Pro annulla i campionati perchè non in grado di garantire i protocolli. Indipendentemente dal mio pensiero spero che le decisioni vengano prese con buonsenso, senza che tutto si riduca ad una farsa, o peggio ancora ad un dramma. Ciao Last
Speriamo davvero! Ciao e grazie per la chiacchierata
Vero Last. Ma gli altri sport di squadra si sono fermati spontaneamente senza delegare la decisione al governo. Il cacio, o meglio, la serie a non si vuol fermare. Chiediamoci perchè. Non penso sia per rispetto verso noi clienti, e nemmeno per tutelare l’ indotto. Girano tanti soldi ad alto livello. E non credo nemmeno che la ragione sia dovuta all’ incidenza economica nazionale, visto che il turismo, ad esempio, è ancora fermo. GIRANO TANTI SOLDI AD ALTO LIVELLO, e chi ci guadagna non vuol sentire ragione.
Malgrado il sito sia dedicato al calcio atalantino, vedere trattati argomenti esterni al calcio, ma strettamente legati al dramma vissuto dalla nostra provincia, è una cosa positiva, in quanto costituisce il tentativo di focalizzare determinate considerazioni. Senza entrare nei dettami di ordine politico, è facile ripensare a come il vecchio ospedati riuniti, sia stato chiuso, in favore del nuovo San Papa Giovanni XXIII, edificato con capienza ridotta di circa quattrocento posti letto in meno. Lo tsunami sanitario che ha sconvolto la nostra terra, ha evidenziato l’assurdità di tale contrazione, cui il diretto intervento popolare, costituito dal Corpo Alpini, dall’Associazione Artigiani… Leggi di piu' »
Concordo
Ritengo che la struttura preparata in tempi record da volontari encomiabili, debba rimanere un “polmoncino” pronto all’uso almeno fino alla fine del prossimo inverno, periodo nel quale potrebbe verificarsi un ritorno di fiamma della “bestia”. Al termine lascerei comunque attivo un presidio permanente, più contenuto, per non dimenticare mai più, quanto vissuto.
Concordo. Che senso avrebbe smantellarla per poi rischiare di trovarci di nuovo nella merda? Un poco di lungimiranza
Un vecchio detto racconta : il cliente ha sempre ragione…
Io da cliente dico che non mi interessa e che x me questa stagione è finita a fine febbraio.
Poi che facciano come vogliono,con regole che vogliono,con vincitori e vinti che vogliono.
Personalmente ,a queste condizioni, non seguirò nulla in attesa di una nuova stagione con regole e modalità chiare.
Io francamente non aspetto altro sono stanco voglio un po’ di normalità anche se per un periodo piuttosto lungo sarà una chimera.
Il mio piccolo aspetta solo che ricomincino. Io no, al momento mi lascia tutto indifferente. Magari poi alla prima partita mi torna tutta la passione che avevo, chissà
Fino a quando non torneremo fisicamente allo stadio secondo me vivremo il nostro tifo in una maniera ovattata e un po’ più superficiale.. ma appena varcheremo i tornelli rinasceremo pian piano, fino a sfociare nella più animalesca esultanza al primo gol.. e il calcio tornerà come prima..
La botta è stata troppo forte…sperem