Il neo tecnico azzurro, Beppe Iachini, alla ripresa della preparazione in vista della sfida con l’Atalanta ha parlato ai taccuini di tmw.com. Una chiacchierata a tutto tondo:
“E sarebbe sbagliato il contrario, perché Aurelio aveva vinto un campionato. È successo anche a me, so quanto affetto ti porti dietro quando riesci ad ottenere i risultati. Quando magari c’è qualche difficoltà paga l’allenatore, fa parte del calcio”.
L’anno scorso ha preso il Sassuolo penultimo e ha portato a casa la salvezza. Ora è chiamato ad un’altra impresa.
“Situazione uguale (sorride,ndr). Quando si subentra è sempre difficile, ci sono paure, timori, devi dare certezze al gruppo. Ogni allenatore porta le sue esperienze al servizio della squadra. Valuteremo bene le caratteristiche dei giocatori, anche i giovani devono capire in fretta la categoria che è molto impegnativa”.
In attacco può contare su Ciccio Caputo…
“Un attaccante bravo, forte, di profondità. Sa vedere la porta. Può essere l’anno della sua consacrazione, mi auguro possa ritagliarsi uno spazio importante nel campionato di Serie A”.
Ha ritrovato La Gumina dopo averlo fatto esordire a Palermo.
“L’ho fatto esordire a diciassette anni, l’ho ritrovato con piacere. Ha bisogno di fare un percorso di crescita in una categoria diversa rispetto allo scorso anno. Tutti si aspettano grandi cose subito. Ma nella vita tutto e subito non si sposano. L‘attaccante come il portiere ha un ruolo particolare. Nino ha qualità, fare un gol in più o in meno per chi fa l’attaccante è sempre importante. E poi si sa, gli attaccanti bravi, una volta che si sbloccano, poi non si fermano più”.
Mister, stava per andare al Chievo. Pericolo scampato…
“Ci sono delle situazioni dove trovi le condizioni per andare a fare un percorso insieme e altre no. Con il Chievo ho un grandissimo rapporto perché ho vissuto una bella pagina da allenatore. Il ricordo è sempre vivo e rimane. Non c’è stata la possibilità di lavorare insieme. Cosa che invece si è verificata ad Empoli, Accardi e Pecini mi hanno manifestato grande stima. Ho visto entusiasmo e voglia di portarmi ad Empoli e così è scattata la scintilla”.
La promessa: a fine anno Empoli salvo, Iachini che fa? Niente cappellino per una settimana?
“No, scordatevelo (sorride, ndr). Piuttosto credo che andrò a fare una visita ad un Santuario di Empoli insieme a tutta la squadra. La salvezza sarebbe davvero un bel traguardo. E dobbiamo lavorare tutti insieme con grande applicazione, come stiamo facendo”.
By marcodalmen