Si erano fatti avanti due club importanti e blasonati come Manchester City e Schalke 04, ma a nulla sono servite le perpetue lusinghe internazionali dei due club. Niccolò Gariani, centrocampista dell’Atalanta e della Nazionale italiana U16, ha firmato il suo primo contratto da professionista con la Dea.
Il classe 2007, originario di Cassano d’Adda, è arrivato a Bergamo all’età di sette anni dalla Pierino Ghezzi. Nato difensore ma poi traslato a centrocampo per sfruttare al meglio le sue qualità, può giocare sia mediano che mezzala. Si è sempre distinto dai suoi coetanei per un’incredibile dedizione al lavoro, nonché per il suo talento.
Veste la fascia di capitano sia nell’Atalanta che con l’Italia: guida i suoi compagni in mezzo al campo, gestendo il traffico dei palloni. Nella scorsa stagione ha avuto uno step mentale fondamentale. Ha dimostrato di avere il carisma di un veterano, trasmettendo sicurezza ai compagni da vero leader ed esprimendosi al meglio anche nelle partite più importanti.
Com’era prevedibile, grazie alle sue ottime prestazioni, ha attirato l’attenzione di diversi club da tutta Europa. I primi a farsi avanti sono stati gli inglesi del Manchester City, pronti a tesserarlo una volta compiuti i 18 anni (essendo un paese extraeuropeo). Gli Sky Blues l’avrebbero quindi girato in prestito biennale in una delle proprie squadre satelliti: Lommel (Belgio), Girona (Spagna) o Palermo.
L’altra grande interessata era una delle squadre più titolate della Germania: lo Schalke 04. I tedeschi si erano fatti avanti con un’importante proposta e un progetto allettante, avvalorato dall’esiguo numero di stranieri sui quali la società decide di investire per il proprio settore giovanile. Da sempre uno dei vivai più fruttuoso della Germania, negli anni ha sfornato talenti del calibro di Manuel Neuer, Ilkay Gündogan, Mesut Özil, Leroy Sané…
Alla fine, comunque, hanno prevalso il cuore e la fiducia nel progetto nerazzurro. Nella giornata di oggi Niccolò Gariani ha firmato il suo primo contratto da professionista e lo ha fatto con l’Atalanta. Il centrocampista ha scelto di restare alla Dea per proseguire il proprio percorso di crescita formativa, sia dal punto di vista calcistico che personale. L’obiettivo? Migliorarsi sempre per calcare un giorno i campi più importanti del mondo.
By Paglia
Grande ragazzo !! Grazie e in bocca al lupo !!
Tornando al post su Mannone credete che il contratto del City sarebbe stato più basso????
Queste sono belle storie e attaccamento alla società di appartenenza, non chi vuole tornare a svernare a fine carriera!!!!
Complimenti anche allo staff di atalantini per la qualità della news!
mi associo ai complimenti
Onore a lui, ai genitori soprattutto, e al procuratore se già ce l’ha ma credo proprio di sì che ormai li prendono che sono in fasce
Sì il procuratore è il nostro ex giocatore Piá
grazie fratello PAGLIA x l’informazione.
Come prevedevo,non è uno di quei faccendieri citati da me prima. Mi pare di capire che gente come Pià e Pari stiano comportandosi ,nei confronti della società in modo finora corretto
Esatto moreto, quello intendevo. Delicato il ruolo del procuratore in questi casi e bene che abbia spinto per la soluzione che favorisca la crescita del ragazzo. Grazie Paglia
Strano pensavo fosse Riso Giuseppe il procuratore del Papu Gomez.Aveva dodici assistiti nell’Atalanta.Gli è rimasto solo Piccoli(in prestito biennale).
un enorme BRAVO x cominciare a questo ragazzo e alla sua famiglia. Di certo è una scelta controcorrente e forsanche unica. Ma è una scelta prima di tutto matura,coerente e intelligente che più avanti lo ripagherà in modo tangibile abbondante e fruttuoso anche dal punto di vista economico . Di sicuro al ragazzo non manca personalità e leadership come dimostra la fascia da capitano portata nel club e in rappresentativa delle nazionali. Di sicuro,anche il nuovo vento che spira da Boston avrà avuto la sua parte concreta e sonante di merito. Al ragazzo dico solo che il maestro Favini sarebbe… Leggi di piu' »
È Piá il suo agente, il nostro ex giocatore
Bravo Inacio, continua così!!
Complimenti a Lui ed ai genitori , un campione qui diventa un campione più grande che in altri club e potrà poi spiccare il volo dove vorrà , una bandiera non so quanti avrebbero fatto come lui
Che i club facciano quest’opera di sciacallaggio su ragazzi di 16 anni, sfruttando il vuoto che si crea nel momento di transizione ai professionisti, è vergognoso. Con Cher Ndour era già accaduto, per fortuna questa volta è stato evitato.
Sarebbe bello diventasse una bandiera, per ora tanti applausi