Il titolo che vi propongo è ovviamente una provocazione solo due nostri rappresentanti che hanno goduto del trattamento del nostro mister, Freuler e Cornelius, e il bisonte danese era gia’ nell’orbita della sua nazionale prima di arrivare a Bergamo.

Un mondiale Gasperiniano dicevo, a cosa mi riferisco?

Al gioco, non ho visto ogni partita finora disputata ma in tutte quelle che ho potuto osservare ho trovato qualcosa di nuovo, anzi di antico, lo spirito che dovrebbe sempre guidare una partita di calcio, giocare per segnare e quindi vincere, l’antitesi del tatticismo che impera alle nostre latitudini.

Il bel gioco da noi è una merce rara, le squadre tatticamente sono molto evolute col risultato che spesso le partite sono di una noia mortale, e lo 0-0 non è visto come il diavolo ma, anzi, come “la partita perfetta”.

Nello scenario nostrano Gasperini (e pochi altri propugnatori del gioco all’attacco) è sinonimo di divertimento, tanto che diversi amici e colleghi, non tifosi della Dea, da quando abbiamo il Vate in panchina mi dicono che quando hanno tempo guardano l’Atalanta giocare perchè son sicuri di divertirsi.

Ecco in questo i mondiali di Russia sono un po’ Gasperiniani, il tatticismo è a livelli minimi, uno 0-0 finora (vabbe a volte grazie anche a portieri imbarazzanti) e la voglia di segnare un goal in più degli avversari piuttosto che subirne uno di meno. E quando l’atteggiamento viene meno (vedi la Svezia con la Germania) si viene puniti.

E’ un mondiale divertente, con partite ricche di reti e meno tattiche, completamente in chiaro in TV come non capitava da tempo, senza le pulsioni ed i calcoli “se vinci affronti X, se pareggi Y, meglio pareggiare”.

Forse dagli ottavi, ma non credo, l’atteggiamento diventerà più speculativo per via dell’eliminazione diretta, finora il mondiali sono uno spettacolo ed uno spot per il calcio.

Nota finale, anche i tifosi contribuiscono al clima con mescolamenti tipo quello dei nostri tifosi a Dortmund, è il mondiale ed una birra insieme si può bere, in fondo è solo un gioco.