Sono Guido, classe ’84, nato e residente a Foggia.
Con la presente vorrei raccontarvi della mia storia ed esperienza avuta e mai assopita con l’Atalanta.
Tutto ebbe inizio nell’estate del 1996, purtroppo l’ultima di Chicco Pisani, presso il ritiro estivo di Marilleva di Mezzana 900. Ero in vacanza con la famiglia e mi accorgo che nell’hotel difronte al mio c’era una squadra a tinte nerazzurre. Incuriosito mi affaccio e vedo un uomo con i baffi che passeggiava nell’atrio dell’hotel. Si era lui, Emiliano Mondonico. Successivamente mi recai al campo di allenamento per osservare da vicino le sedute di gioco della squadra. Si riconosceva il futuro capocanniere della serie A, un certo Pippo Inzaghi, però la figura che più mi attirava era Davide Pinato, altro futuro titolare e recordman di quella squadra.
La cosa più rappresentativa di quella estate fu quando organizzammo un partita di calcio a undici che svolgemmo sul campo adiacente a quello dove si allenava la compagine nerazzurra. Io ero il fuori quota, avevo dodici anni e mi confrontavo con gente più grande. Durante la partita noto sulla collinetta quell’uomo dai baffi folti osserva la “sfida”. Stette seduto, fumando la sua classica sigaretta osservando la gara per una buona mezz’ora. Pensavo fosse finita lì. Il giorno seguente mi recai presso l’hotel dove soggiornava l’Atalanta e diedi la mano a Pinato, sono un tipo, ancora oggi allergico a foto e autografi. Mentre stavo per andare via mi sentii chiamare con l’appellativo di ragazzino, effettivamente lo ero. Era l’uomo con i baffi, mi disse che mi ero comportato bene ieri e che avevo una grande visione di gioco e si vedeva che non avevo paura di quelli più grandi. La visione di gioco, quando mi diletto, mi è rimasta ma nel calcio non ho mica sfondato e ora lavoro come ragioniere. Mi rimarranno sempre in mente quelle parole, quella collinetta e quel baffo sorridente del mitico Emiliano.
Negli anni seguenti ho sempre osservato le partite della Dea e mi sono sempre emozionato quando vedevo i gol sotto la Nord del Vecchio Comunale e le corse dei tifosi sotto i vetri. Infatti desideravo sempre vedere i gol da quel lato anche in serie B.
Ora Vi faccio fare due risate.
Non ho mai visto partite dell’Atalanta dal vivo a Bergamo ma sempre fuori casa quando la Dea si avvicinava dalle mie parti rigorosamente senza tessera del tifoso quindi sempre in settori non proprio amichevoli però il mio accento mi preserva (Es. Pescara, Lecce e Roma). Quest’anno mi ero ripromesso di seguire almeno una gara dal vivo a Bergamo. Mi organizzo e decido di acquistare il biglietto per la partita casalinga di domenica 17 marzo 2024 contro la Fiorentina. Parto sabato per Milano, soggiorno e la domenica treno da Lambrate per Bergamo. Visito la città, sciarpa di ordinanza al collo, seppur resto sempre e solo un simpatizzante e non mi posso arrogare il diritto di essere tifoso come quelli che si sono sobbarcati anni di sofferenza, sconfitte, delusioni e anche vittorie, mi dirigo verso lo stadio intorno alle 15. Respiro l’atmosfera esterna e giro intorno al perimetro per almeno quattro volte. Puntualmente alle 17.50 arriva la notizia che la partita in questione veniva rinviata a data da destinarsi. Vi confesso solo una cosa, non mi è calata sul volto alcun segno di delusione perché ho respirato l’atmosfera dell’atalantinità che vale più di mille partite di calcio. Tornando verso Lambrate noto una ragazza bionda con stampato un po’ di amarezza sul volto. Avrà notato il mio accento meridionale con però la sciarpa atalantina al collo. Avrà pensato questo è proprio matto. Comunque questa amarezza sicuramente passerà alla prossima partita, sconfitta o vittoria che sia.
Alla prossima, speriamo.
PS
Allego anche le foto del campo sportivo di Marilleva dove si svolse il ritiro e in cui ho giocato. Visibile anche la collinetta del Mondo (ribattezziamola così) e l’hotel in cui soggiornò l’Atalanta.
Guido (il Vostro terun)
Guidoki (utente atalantini.com)
By Staff di Atalantini.com
Chapeau
Ciao Guido, nutro da sempre una particolare e affettuosa ammirazione per i “foresti” Atalantini che nascono e vivono fuori confini della bergamasca.Ne ho conosciuti diversi, sia per lavoro, che casualmente nel mio girogavare in piacevoli viaggi.Da molti, mi sono fatto raccontare come è perchè era scoppiata quella scintilla e in percentuale altissima mi hanno detto che erano legati a STROMBERG.Quella famosa cavalcata di una sconosciuta nella coppa li aveva fatti innamorare e mai piu’ distaccarsi dalla dea.Benvenuto tra noi, ora viviamo tempi stra,strafelici,augurandoci che in futuro possano pure migliorare, nel salutari, colgo l’occasione di farti i ns migliori auguri di… Leggi di piu' »
Bellissimo ricordo, ciao Guido.
Grande Guido, da un altro folgorato dal neroblu come te
Fratello GUIDOKI . Per te tanto ONORE . Sei l’esempio di cosa significa “ conta solo la maglia e solo NOI la portiamo tutta la vita oltre che averla stampata sulla pelle “ ! Ci hai ricordato i momenti più “ veraci sanguigni spontanei e rustici “ che sono quelli indelebilmente legati allo storico straordinario periodo del MONDO ! Sei più di tanti “ UNO di NOI ! “
Ciao Guido bella storia ,sono commosso.Solo atalanta
Grazie Guido per aver condiviso la tua bella storia. Spero avrai nuove occasioni per tornare a BG. Non cambiare mai!
Complimenti Guido, la tua passione è speciale!😂ti auguro di esaudire al più presto il tuo sogno di vedere la Des dal vivo
Bella storia, complimenti.
Io invece ricordo benissimo il Foggia di Zeman, mi piaceva un sacco
Ciao Guido, magari ci si becca in Nord 😀
Complimenti per la tua fede…sono stato allo Zaccheria era il 1991 Foggia Atalanta 2-3…che belle che erano le trasferte..
Dell’Atalanta a Foggia ricordo Ferron col suo mitico cappellino e dei tanti gol presi. Partite sempre zeppe di gol.
Bella storia. Grazie che l’hai condivisa.
Speriamo di vederci il 15 maggio a Roma intanto!
e poi d’obbligo a Bg magari con un invito dal marketing
Grandissimo Guido!!!
Ciao Guido Terù 😂😂 – grazie per condividere questo pezzo della tua vita con noi! 💙🖤
Augurandoti di poter ritornare al Gewiss mi complimento e ti ringrazio Guido per aver condiviso questi bei ricordi e la kafkiana esperienza
Complimenti Guido.Bello ed emozionante il tuo scritto.Ti auguro di vedere presto la nostra Dea,in diretta in Curva Nord.Il nostro Emiliano era una grande e bella persona.Non mi stupisco,che osservo’la vostra partita,sulla collina.Un abbraccio.👍🏻👋🏻🇪🇪
Diciamo che per me da quando è andato via è rimasto lì, su quella collinetta.
“corse dei tifosi sotto i vetri” effettivamente sento che aver potuto correre contro quei vetri é stato un privilegio
Magari anche sotto la pioggia. Mitici ed imparagonabili.
Faceva sempre caldo in nord…anche quando pioveva 😉
Bella storia.
Grandi tutti i Dea lovers, ovunque risiedano.
E forza Dea!
Grande!🖤💙🖤
Chapeau!
Grande Guido!
Sempre belle le storie di chi si avvicina alla Dea senza legami territoriali, ti auguro di vedere presto una partita a Bergamo, magari nel nuovo stadio.
Che bella testimonianza, è questo il calcio che mi piace. Complimenti Guido, prima o poi la vedrai una partita a Bergamo